RECENSIONE: "E' UNA VITA CHE TI STO ASPETTANDO" di Jenny Leotta
Il romanzo di Jenny Leotta "E' una vita che ti sto aspettando" non ha convinto molto la nostra Floor26th.
A voi le sue impressioni
Lei è Jennifer ragazza frivola e superficiale attratta solo dalla vita mondana, poco interessata all’università dove sembra solo andare a seguire i corsi e poi con due ore di studio al giorno prende trenta e alla fine si laureerà con 110 e lode (un genio, peccato che non si evinca dal suo modo di fare).
Lui è Giordano, un tipo che viene descritto come bellissimo e a cui le ragazze guardano sbavando ma appena vede lei se ne innamora perdutamente rinnegando ogni essere femminile.
Detto ciò non saprei cos’altro dire, il racconto è ambientato in una città non ben precisata dove c’è il mare, i ragazzi di cui si racconta sono universitari ma si comportano come liceali, superficiali e per niente interessanti. La storia si svolge tra saluti, baci e bacetti e messaggini che non portano il racconto da nessuna parte, appuntamenti segnati da orari scanditi in continuazione. Non c’è movimento, non aspettativa, non colpi di scena, difficile arrivare alla fine.
Nessuno dei personaggi è particolarmente simpatico od accattivante, tutti piatti, lei poi, Jennifer, talmente insulsa da non riuscire mai simpatica.
Forse il racconto potrebbe piacere ad un pubblico molto, molto giovane che è interessato a chiacchiere senza costrutto.
Unico pregio, non ci sono grossi errori grammaticali.