INTERVISTA AL PERSONAGGIO #44: "TREVOR" - Licia Righi



Wolves Readers oggi, dopo qualche settimana di pausa, torna la rubrica Intervista al Personaggio. Ospite è Trevor, uno dei protagonisti del romanzo di Licia Righi "Prophecy".



    Chi è’ Trevor Kingsbury?
Sono un ragazzo di sedici anni, fin troppo responsabile, gentile, educato, appassionato di libri e football. Sono una persona molto schiva e riservata, perché ho avuto un’infanzia diversa da quella dei miei coetanei. Sono cresciuto senza una figura paterna e, nonostante non lo abbia mai dato a vedere, ne ho risentito e sofferto parecchio. Spesso mi sono chiesto perché mio padre abbia abbandonato me e mia madre ancora prima che nascessi e, altrettanto spesso, ero invidioso dei miei compagni che, al contrario, un padre lo avevano. Mi sono mancate molte cose, ma non l’affetto di mia madre che, per me, si è sempre prodigata pur di non farmi mancare nulla. Così, per ripagarla dei tanti sacrifici, sono cresciuto troppo in fretta, cercando di comportarmi bene e non crearle problemi, impegnandomi nello studio per costruirmi un futuro e potermi mantenere da solo. Questo mio atteggiamento però, spesso, viene scambiato per superiorità, mi considerano una persona troppo piena di me per degnarli della mia presenza. Nulla di più sbagliato, ho solo dovuto adattarmi alla situazione.

   Cosa ne pensi della tua storia? Nei limiti dello spoiler, sei contento di quello che ti capita nel romanzo?
Assolutamente no! Come potrei esserne contento? Passo da un’infanzia difficile a un’adolescenza ancora più incasinata. Se prima ero considerato uno che se la tirava, ora sono un fenomeno da baraccone. Scherzi a parte, non sono molto soddisfatto di ciò che mi succede nella storia perché non ho potuto scegliere e mi sono chiesto più volte se, la mia vita, sia tutta una finzione. È chiaro che gli Antenati hanno mosso i fili delle nostre vite, ci hanno giocato a loro piacimento e, ora, mi ritrovo con dei poteri, una ragazza vampiro incazzata nera e un destino segnato. Ovviamente, ci sono anche delle note positive, ho ritrovato mio padre e stiamo ricostruendo il nostro rapporto.

    Hai degli hobby di cui il tuo autore parla nel libro?
Sì, amo moltissimo leggere perché, quando ero piccolo, spesso rimanevo da solo e la lettura mi teneva compagnia. Amo immergermi nelle vite degli altri e poter vivere mille avventure diverse. Crescendo poi, mi sono appassionato al football. Effettivamente le mie due passioni cozzano un po’ l’una con l’altra, ma lo sport mi aiuta a riequilibrarmi, a scaricare la rabbia che mi porto dentro.

   Che personaggio sei? Un protagonista amato sin da subito o no?
Sono uno dei protagonisti e non so dirti se sono molto amato. Credo dipenda a chi lo chiedi all’interno della storia. Se ti riferisci invece ai lettori, credo che molti non mi abbiano inquadrato e capito il perché di molti miei atteggiamenti.

   Pensi che qualche lato del tuo carattere possa appartenere al tuo autore?
Assolutamente. La lealtà e la sincerità sono due cose che abbiamo in comune, per il resto, siamo come il giorno e la notte.

    Tre aggettivi che ti descrivono.
Riflessivo, sincero, leale

    Parlaci della città dove è ambientata la tua storia.
Newport è una città di circa diecimila abitanti, capoluogo della contea di Lincoln in Oregon. Nella storia non ci sono molte scene ambientate nella città, a parte alcune che si svolgono all’interno della Newport High School.
Le restanti, sono ambientate nel nostro quartier generale o in luoghi partoriti dalla mente dell'autrice.

    Che rapporto hai con gli altri personaggi del romanzo? Ti va di presentarceli?
Bella domanda. Con alcuni vado molto d’accordo, con altri è stato più difficile comprenderci e riuscire a costruire un rapporto o anche solo a tollerarci.
Cassy, è la mia ragazza e, nonostante il suo umore sia altalenante e spesso non creda in se stessa, è una ragazza straordinaria.
Cloe, è un vero e proprio ciclone, dove passa travolge con la sua esuberanza e simpatia. Per me è stata una persona fondamentale perché spesso ha fatto da paciere tra me e Cassy. Adoro la sua franchezza.
Paul, lo zio di Cassy, è una persona con cui ho legato subito, accomunati dalla stessa passione per lo sport e dall’affetto per Cassy.
Sebastian… lui è stato una spina nel fianco non da poco. Era sempre tra i piedi e mi attaccava per qualsiasi cosa, non perdeva occasione per sminuirmi o provocarmi. Poi, lentamente, siamo riusciti a comprendere che volevamo le stesse cose e stavamo dalla stessa parte e non ti dico che dopo siamo andati d’amore e d’accordo ma siamo riusciti a tollerarci e a collaborare.
Richard, mio padre, ha un carattere e un temperamento forte, è molto sicuro di sé e gli piace comandare. Per me è stato difficile vederlo comparire all'improvviso nella mia vita e accettare le motivazioni che lo hanno spinto ad abbandonarci ma quando ho capito che si trattava di una questione di “vita o di morte”, ho realizzato che al suo posto avrei fatto lo stesso.
Felicia, mia madre, è una donna molto dolce e disponibile, ha un carattere molto forte e lo dimostra il fatto che mi abbia cresciuto da sola. Dopo la delusione per l’abbandono di mio padre, non ha più voluto uomini accanto, a parte me ovviamente.
Ethan, il ragazzo di Cloe (e non dico altro per non spoilerare), ha un temperamento a dir poco focoso, con un nonnulla si infiamma e gli piace stare in mezzo alla zuffa. È tremendamente geloso di Cloe, ma io è meglio che sto zitto perché non sono da meno nei confronti di Cassy, e dopo una partenza non troppo amichevole, abbiamo scoperto di essere molto simili: entrambi vogliamo proteggere le persone a cui teniamo a ogni costo e siamo diventati molto amici.
Questi sono i personaggi principali, ma ce ne sono davvero molti altri, che meriterebbero di essere conosciuti, alcuni incontrati da poco e che avranno più visibilità nel proseguo della storia.

    La tua storia avrà un seguito?
Certo, la nostra storia continuerà nel secondo e ultimo libro. Sempre che l’autrice non decida di scrivere qualche novella o spinn-off.

Se potessi cambiare il lavoro che il tuo autore ti ha affibbiato nel romanzo, cosa ti piacerebbe fare? 
Credo che non sia possibile cambiarmi “lavoro” in quanto attualmente sono ancora uno studente.

1  Cosa pensano di te i lettori nelle loro recensioni?
Molti lettori non sono riusciti ad inquadrarmi o a comprendermi. Alcuni di loro credono che io sia troppo buono o troppo controllato, altri, che non sia un personaggio chiave ma se avessero letto attentamente la mia storia, si sarebbero resi conto che dietro ai miei silenzi o ai miei comportamenti, c’è una storia e una motivazione. Altri ancora, mi hanno definito senza spina dorsale ma, essere pacato non significa essere senza palle e ai più attenti, non sarà sfuggito che lentamente io sia cambiato e non sia più il ragazzo che hanno conosciuto all'inizio della storia. Questo cambiamento dove mi porterà? Lo vedrete nel secondo romanzo.
A quelli che mi hanno criticato per la mia gelosia, rispondo così: voi a sedici anni eravate tutti sicuri di voi stessi? Non eravate per nulla gelosi? Senza contare che grazie all'abbandono di mio padre, che mi sto ancora sforzando di superare, ho sviluppato una profonda paura che le persone a cui tengo, mi possano lasciare. Spesso, è una cosa difficile da gestire e controllare.
E poi vabbè, non si può di certo avere la presunzione di piacere a tutti!

Se potessi entrare nel romanzo di un altro autore, in quale ti piacerebbe finire e perché? 
Wow, questa è tosta! Se me lo avessi chiesto prima di vivere quest’avventura, ti avrei detto senza alcun dubbio Il Signore degli anelli oppure Shadowhunters, perché essendo amante del genere Fantasy, sono due saghe che ho particolarmente apprezzato. Poi potrei citare anche Games of Trones per gli intrecci, la suspance e i complotti. 
Ora però che sono anch’io parte di una stramba avventura, non apprezzo come prima il genere. Forse ha ragione Cassy che è meglio buttarsi su qualcosa di più tranquilla, qualche commedia smielata che lei tanto apprezza e chissà che anche noi non avremo il nostro happy end.

C’è un messaggio all’interno del romanzo che secondo te il tuo autore vuole trasmettere ai lettori? 
Ne ha disseminati molti all’interno del romanzo. Il più importante è di sicuro l’importanza della famiglia nella vita di ogni individuo. Famiglia non solo intesa come gruppo di persone che condividono lo stesso Dna ma anche come gruppo di persone che entrano a far parte della nostra famiglia. Inoltre vengono trattati ampiamente i temi dell’amicizia, dell’amore, da quello adolescenziale con le prime esperienze a quello più maturo, del rispetto, dell’onesta e della lealtà, del sacrificio.

Tre buoni motivi per leggere la tua storia. 
Siamo una squadra un po’ pazza ma ben assortita e ti faremo divertire. 
La storia si svela poco per volta e c’è la giusta suspance fino alla fine 
C’è Sebastian che a detta dell’autrice, ha fatto perdere la testa a molte lettrici. Io non condivido ma, a ognuno i suoi gusti!

Rivolgiti direttamente ai lettori e cerca di catturare la loro attenzione affinché acquistino il romanzo del tuo autore. 
Ti diverti a rendermi la vita difficile, di la verità! Dunque… fammi pensare. 
Se ti piacciono gli Urban Fantasy con sfide da affrontare e misteri da risolvere, se adori che le strade dei personaggi si incontrino per un volere superiore, che le loro storie si intreccino tra loro e vengano svelate al lettore lentamente, se sei amante del paranormale e non disprezzi che al suo interno ci sia anche del romance, Prophecy non può assolutamente mancare nella tua collezione. 
Spero di avervi invogliato ad acquistarlo, altrimenti Licia mi farà fare una brutta fine!!!!

Grazie a Trevor per aver partecipato alla nostra intervista e grazie a Licia che si è prestata al nostro gioco :)