RECENSIONE: "LA CENA DEI VELENI" di Fernando Santini



Hello Wolves Readers!
Oggi la nostra Dott.ssa Biotech ci racconta le sue impressioni sul  romanzo di Fernando Santini "La cena dei veleni" edito Porto Seguro.


Michela Bettini è una donna giovane, molto bella e soprattutto caparbia e determinata. Vive una relazione con Daniele Taverni, un imprenditore di cinquantacinque anni. All'alba delle nozze col compagno, la donna organizza una cena in un agriturismo a Montepulciano, riunendo familiari, ex mogli, ex fidanzati e colleghi. Le tensioni personali e i risentimenti di una vita sembrano presagire la resa dei conti. Ma la morte di uno di loro sconvolgerà i piani di tutti. Il commissario Narducci e la madre Eleonora, psicologa esperta di cinesica, si troveranno soli, isolati da un violento nubifragio, a scavare nei più torbidi segreti dei promessi sposi e dei loro commensali, indagando fra rancori malcelati, questioni irrisolte e verità sepolte.


“La cena dei veleni” è un thriller polizesco in cui seguiamo le vicende di Michela, donna giovanissima, seducente ammaliatrice determinata ad ottenere tutto ciò che vuole, e Daniele, ricco imprenditore con oltre 20 anni più di lei, alle prese con l’organizzazione del loro matrimonio. 

Michela riesce ad organizzare per la sera prima del matrimonio una cena in un agriturismo delle campagne toscane, vicino Montepulciano, in cui riunisce, allo stesso tavolo, le persone più vicine a Daniele, tra cui anche il suo ex fidanzato e la sua ex moglie. Durante la cena emergono le varie tensioni personali e il risentimento che aleggia tra gli ospiti, che sembrano provare tutti un odio sconsiderato verso una persona in particolare. Nonostante l’atmosfera tesa e gli sguardi infuocati, sembrerebbe una normale cena pre-cerimoniale, fino a quando uno di loro muore in circostanze ambigue, mentre fuori si scatena un violento temporale che, causando il malfunzionamento delle linee telefoniche, isola l’agriturismo dal mondo esterno. 

Fortunatamente, la stessa sera si trova lì a cena con sua madre Eleonora, psicologa, il commissario Narducci, il quale, con il suo aiuto, inizia ad indagare sulla misteriosa morte, interrogando tutti, scoprendo verità scottanti su ognuno dei presenti alla cena.

Fernando Santini ha scritto un thriller degno di nota!
La trama coinvolge già dalle prime righe, la storia di fondo è sviluppata molto bene, non banale, studiata, che svela un dettaglio alla volta, fino a ricomporre il quadro completo.

La caratterizzazione psicologica dei personaggi è molto dettagliata, ognuno con i suoi pregi e difetti, con i suoi segreti oscuri e, soprattutto, ognuno con un valido movente!

Al momento della morte della vittima comincerete a fare supposizioni, a credere che il colpevole sia uno piuttosto che l’altro, e cambierete idea ogni volta che il commissario parlerà con ognuno di loro. Ma credetemi, non riuscirete davvero a capire al 100% chi sia l’assassino fino alla fine!

Lo stile di scrittura è scorrevole e non annoia mai, anzi, sarà molto difficile mettere in pausa la lettura!

Se siete amanti dei “mistery thriller”, allora questa lettura fa decisamente per voi!