RECENSIONE: "QUARANTENA" di Dario Giardi


Nuova recensione sul blog firmata dalla nostra Dott.ssa Biotech che ha letto per noi il romanzo di Dario Giardi "Quarantena Roma".
A voi le sue impressioni.


Roma, 2100. Un'ondata di omicidi, nell'arco di una sola notte, accende l'allarme. Poche ore e la città diventa teatro di ripetuti atti di violenza. All'origine di tutto sembra esserci un virus letale sconosciuto, che trasforma gli esseri umani in creature feroci. Le cause del contagio rimangono ignote, mentre il numero delle persone infette aumenta di giorno in giorno raggiungendo rapidamente i livelli di una pandemia mondiale. Un gruppo di ragazzi cerca di sopravvivere rifugiandosi in un'area isolata e appartata della città. Intanto, in una Città del Vaticano blindata e militarizzata, biologi e medici hanno allestito laboratori dove sperano di sintetizzare l'antidoto al virus. Il contagio sembra essere partito proprio dall'interno delle mura vaticane. È lì che si sono registrati i primi casi. Una coincidenza? Cosa lega la pandemia a una scoperta archeologica fatta anni prima sul Monte dei Cocci, nel Rione storico di Testaccio?
Siamo a Roma, anno 2100, quando un ragazzo trova alcune registrazioni dei ricordi di suo nonno Flavio di quando era un adolescente nel 2066, un passato non piacevole per lui da ricordare. In quegli anni la tecnologia aveva preso il sopravvento, sostituendo la maggior parte dei rapporti umani, la lotta per l’ambiente si era trasformata in fonte di tossicità per il pianeta. Flavio all’epoca era un normalissimo ragazzo che si dava da fare per costruirsi un futuro. Tutta la sua vita sembrava procedere in maniera molto abitudinaria, almeno fino al giorno in cui iniziò a diffondersi una strana infezione, capace di riportare in vita, senza però nulla di umano, le persone che ne venivano colpite, rendendole aggressive. La città di Roma viene così messa in quarantena per cercare di arginare il virus. Inizia così per lui e i suoi amici una fuga senza sosta per cercare di sfuggire agli “infetti”. Ed è proprio durante questa fuga che Flavio incontra un suo vecchio compagno di scuola, Francesco, nel frattempo diventato prete, che gli confessa di lavorare in Vaticano e che l’infezione è nata proprio lì, e per questo motivo biologi e medici hanno allestito nel Vaticano stesso dei laboratori per lo studio di questo virus e la ricerca di una cura. Partono così tutti alla volta del Vaticano per cercare di scoprire il legame di quest’ultimo con l’inizio dell’infezione, che sembra essere legata ad alcune rivelazioni contenute nei vangeli apocrifi. Ci sarà una corsa contro il tempo per cercare in tutti i modi di salvare la popolazione.

“Quarantena Roma” può essere considerato un thriller/distopico post-apocalittico in cui la Terra come noi la conosciamo non esiste più. Le foreste sono state disboscate e nell’aria fluttuano polveri sottili, causa di infezioni respiratorie e, in alcuni casi, di morte. È un futuro in cui la tecnologia ha preso il sopravvento. Nonostante ciò, si percepisce l’ansia di trovarsi di fronte a un virus sconosciuto che potrebbe ucciderci da un momento all’altro, soprattutto perché l’ambientazione in una nostra città italiana, e nel Vaticano stesso, rende il tutto molto realistico. So che l’ipotesi dei morti tornati in vita e diventati aggressivi potrebbe indurvi a pensare di trovarvi di fronte a un richiamo di “The walking dead”, ma qui in realtà si spiega esattamente cosa accade nel cervello degli “infetti”, cosa innesca la trasformazione.

La scrittura è molto scorrevole, il libro non è suddiviso in capitoli ma in ricordi, e lo stile di scrittura è semplice ma efficace. Non ci sono punti morti, il ritmo è costantemente incalzante, e i contenuti sono buoni. 

Consigliatissimo per gli amanti del genere thriller/distopico.