A TU PER TU CON UN BLOGGER #27: "THE INK SPELL" - Jessica
Nuovo ospite per la rubrica "A Tu per Tu con un Blogger".
Abbiamo con noi la blogger Jessica di The Ink Spell.
1)Raccontaci
un po’ di te e di quando hai deciso di voler diventare un/una Blogger.
Dunque... ho sempre amato leggere, fin da
bambina, ma alle medie mi sono un po' persa perché era diventato un obbligo con
titoli che non mi piacevano. Giusto Harry Potter mi ha tenuta in carreggiata.
Alle superiori (2005) sono entrata nel tunnel dei manga e non ne sono più
uscita fino all'ultimo anno di università (2013) quando ho ripreso in mano la
lettura grazie al Kobo. Da lì ho ripreso a leggere romanzi regolarmente, ma
l'idea - anzi, la necessità - del blog è arrivata alla fine del 2015: stavo
vivendo un brutto periodo a causa del lavoro che mi ha portato alla
depressione, così per cercare di uscirne e di tenermi impegnata ho aperto il
blog. Da allora è un fedele compagno che non abbandono mai, nemmeno durante le
feste o le vacanze (salvo eccezioni). È ciò che mi tiene ancorata a terra,
spesso.
2)Qual è il
nome del tuo Blog? In cosa pensi sia diverso rispetto a tutti gli altri Blog?
Il mio blog si chiama "The Ink Spell
- L'incantesimo dell'inchiostro" e se ci ripenso ora, paragonandolo ai
titoli di altri blog, mi dico da sola che avrei potuto scegliere un nome più
semplice xD
Onestamente credo che il mio blog si
differenzi dagli altri perché cresce con me pur mantenendo la sua identità.
Quando ho aperto ho scelto dei colori e degli stili che mi piacessero a lungo
termine e che fossero riconoscibili. In tre compleanni blog ho cambiato tre
grafiche, ma il blog è sempre rimasto assolutamente riconoscibile perché non
gli ho mai davvero cambiato faccia.
Inoltre, chi mi segue lo sa (e se volete
aggiungervi ovviamente fa piacere!) ho un modo particolare di scrivere le
recensioni. Da quando ho aperto a Gennaio
del 2016 il mio modo di scrivere è cambiato, da recensioni brevissime a temi,
poemi e demolizioni. Non mi trattengo né sul bene né sul male, non
tratto i miei lettori con condiscendenza e anzi, mi rivolgo a loro come fossero
miei amici perché alla fine il blog mi rappresenta più di qualsiasi altra cosa.
Introduco le recensioni parlando di me, della mia giornata e della mia vita,
come fosse un diario, quindi c'è tanto di me quanto dei libri nei miei post.
3)Ti è mai
capitato di pensare di chiudere “baracca e burattini” perché non riuscivi a
ritagliare un momento della giornata per scrivere i tuoi articoli?
Onestamente no, ma conosco tante blogger
che lo hanno pensato e altrettante che lo hanno fatto. Probabilmente a me non è
mai capitato perché approccio diversamente il modo di gestirlo. Il primo anno
cercavo di star sempre dietro alle nuove uscite, alla fine il mio angolino era
molto simile a tutti gli altri, ma già dal secondo anno ho ridotto
esponenzialmente le anteprime che chiedevo e gli eventi a cui partecipavo. Ho
cercato di differenziarmi con rubriche e post di massa che però fossero anche
solo miei. Quando non riesco a postare non ne faccio una tragedia, capita.
Quando torno mi scuso con i miei lettori e mi rimetto in carreggiata. Credo che
sia principalmente una questione di consapevolezza: non ho la tenacia per anche
solo tentare di essere una influencer, quindi vivo la mia passione molto
tranquillamente. Anzi, ora che mi sto buttando quasi esclusivamente sulle
letture in lingua, la vita è quasi più facile!
4)Com’è il
tuo rapporto con gli autori che vogliono farsi conoscere e con le case editrici
che ti contattano per dare spazio ai loro autori?
Inizialmente - il primo anno - accettavo
richieste di segnalazione e di recensione dai self, ma dal secondo anno ho
smesso perché mi sono accorta che finivo per perderci un sacco di tempo perché
il 90% delle volte quello che leggevo non mi piaceva. Non che tutti gli autori
italiani siano da buttare, per carità, ne ho letti anche che mi sono piaciuti,
ma penso che sia proprio sbagliato il modo in cui viene approcciato il blogger.
Sarà che io collaboro con tantissimi autori e PR stranieri e il modo di fare è
completamente diverso.
Per quando riguarda le case editrici,
collaboro con tutti i maggiori editori italiani e mi comporto con tutti alla
stessa maniera: nessun post di segnalazione singolo, tutti i libri finiscono
nel post delle uscite settimanali del lunedì.
In ogni caso, sono sempre stata io a
cercare loro, mai il contrario. Mi piacerebbe se mi capitasse, ma sto bene
anche così, davvero.
5)Ogni quanto
pubblichi sul tuo blog e quali sono i contenuti più apprezzati dai lettori
secondo te?
Cerco di pubblicare sul blog ogni giorno,
dal lunedì al venerdì, mentre lascio liberi il sabato e la domenica. Ci ho
provato a pubblicare anche nel weekend, ma diventava troppo limitante perché
non sono una che programma con anticipo proprio perché mi piace condividere la
mia vita nelle introduzioni. Di solito scrivo il post il giorno prima di
pubblicarlo, quindi scrivere nel weekend portava via troppo tempo.
Per quanto riguarda i contenuti più
apprezzati dai lettori in generale direi che sono gli annunci delle nuove
uscite, ma ci ho provato anche io e oltre a essere un lavoro estenuante se si
lavora anche a tempo pieno, per The Ink Spell non funzionava. No, sul mio blog
i post più apprezzati sono sicuramente il post delle uscite settimanali che
pubblico ogni lunedì, seguito dalle recensioni dei romance (etero) inediti che
poi io vado a suggerire ai vari editori se penso che meritino la pubblicazione
in Italia e dalle recensioni demolizioni. Ah, i DBD (Demolition Book Derby)
quanta gioia che mi portano come blogger!
6)Cosa ne
pensi degli autori che criticano le recensioni dei Blogger? Ti è mai accaduto
personalmente?
Sono convinta che l'Italia abbia molti
talenti da offrire, ma penso anche che quegli stessi talenti siano per la
maggior parte troppo sicuri di sé per poter essere davvero chiamati scrittori.
Ho avuto esperienze di autrici che hanno incassato con classe un brutto voto
nonostante il loro fandom mi abbia mangiata viva e ho avuto esperienze di
autrici che mi hanno bloccata e inserita nelle loro black list quando non ho
promosso il loro libro. Mi è stato raccontato che ci sono autrici che hanno
album su Facebook in cui raccolgono le recensioni negative e le criticano e
deridono. Non so se sia vero, ma se lo è la trovo una cosa assolutamente
infantile che la dice lunga sul perché moltissimi blogger rinunciano a dare
spazio agli autori self italiani.
Ah, ovviamente parlo di italiani perché in
tre anni che leggo in lingua, non mi sono mai capitate queste cose con gli
stranieri. Poi magari lo fanno anche loro e io non lo so.
Sui voti positivi invece non mi esprimo,
nessun autore o autrice ha mai da ridire su quelli.
7)Quanto
contano i numeri per te? (Parliamo di lettori fissi, visualizzazioni,
commenti). Quanto influenzano il tuo “lavoro” da Blogger?
In tutta tutta onestà... non contano quasi
nulla. Ho installato Google Analytics per monitorare le visite al blog, ma non
sono mai andata oltre la pagina principale e non mi interessa farlo. Una volta
al giorno guardo i numeri delle visite che conta Blogger e mi gaso quando
impazzisce e mi da numeri che non stanno né in cielo né in terra, ma per il
resto non gli do alcun peso.
Certo, i commenti fanno sempre piacere, ma
sono io la prima che accumula qualcosa come tre mesi di commenti prima di
rispondere perché non ne ho il tempo.
Comunque ho notato che da quando i
follower su Blogger si sono stabilizzati a circa 280 lettori fissi, le visite
sono aumentate esponenzialmente mentre sono calati drasticamente i commenti.
Non so se c'è una relazione tra le tre cose, ma mi piace pensare che queste 280
persone che mi seguono lo facciano per davvero e che siano semplicemente
lettori silenziosi e non solo un numero in un widget. Anche perché altrimenti
non si spiegano i numeri di visite che mi restituisce Blogger da oltre un anno.
8)Cosa deve
fare un Bookblogger, secondo te, per ricevere consensi da parte dei lettori e
non ritrovarsi a “parlare da solo”?
Eh, bella domanda... credo che tu lo
chieda alla persona sbagliata perché io so di non essere sola. Il fatto è che
ti rendi conto di non essere solo quando ciò di cui parli esce dal blog. Quando
invade le chat e crea bellissime amicizie. Tipo, è qualche mese che io mi
scambio email con una ragazza che è una lettrice. Parliamo di libri ovviamente,
ma anche se lei non mi commenta il blog, so che lo legge. Viceversa ho lettori
fissi, che non mancano mai un post e hanno sempre un pensiero per me. Davvero,
se sfogliate gli ultimi post troverete almeno un commento di Serena a
dimostrarlo. Poi ovviamente ho le amiche blogger, quelle con cui ci leggiamo
reciprocamente e anche se non ci commentiamo ci siamo.
Credo che la chiave sia distinguersi per
qualcosa, che sia il genere di cui si parla o il modo in cui lo si fa. Se si
diventa un altro blog stampino con la grafica uguale ad altri dieci blog, con
le anteprime e le recensioni che dicono le stesse cose che dicono tutti... beh,
si è uguali a tutti gli altri e ci si autoelimina.
A parte che ormai l'era dei blog sembra
volgere al termine in favore dei social, quindi forse, per non parlare da soli,
bisogna essere solo molto social.
9)Fiere,
presentazioni, saloni del libro. Hai mai partecipato a uno di questi eventi?
Raccontaci la tua esperienza.
Nel mio piccolo ho partecipato a tutto. Il
primissimo evento è stato l'incontro blogger in casa Newton Compton a Roma a
Gennaio 2017. Il blog non aveva ancora un anno e io ero al settimo cielo. La
cosa più bella è stata poter parlare delle novità e delle anteprime sul blog,
ma ammetto che a livello di evento è rimasto un po' freddo perché non conoscevo
nessuno e la maggior parte delle blogger avevano già il loro gruppetto e
inserirsi era praticamente impossibile.
Dopo di quello, sempre nel 2017, sono
stata a Tempo di Libri e al Salone del Libro di Torino. Se ho amato alla follia
la prima (ho speso un patrimonio in libri tra i vari stand e Libraccio, beccato
autori a random e seguito conferenze super interessanti) il secondo mi ha
clamorosamente delusa, sia per spazi che per eventi all'interno.
Nel 2018 c'è stato di nuovo Tempo di
Libri, di nuovo con eventi interessanti e autori che mi hanno autografato i libri,
e sono stata anche alla Fiera di Bologna per i libri young. Quest'ultima è
stata un'esperienza che vorrei rifare prima o poi perché si ha una panoramica
del fantasy young adult che ci perdiamo costantemente in Italia.
E poi, ovviamente, c'è stato il Rare. Ho
partecipato a questo evento per la prima volta nel 2018 e ho replicato da poco
a Settembre 2019. È un'esperienza che io consiglio assolutamente a tutti almeno
una volta nella vita. Incontrare così tante autrici, parlare in fila con
lettrici e blogger con la tua stessa passione... è qualcosa di indescrivibile.
Non ho ancora preparato il resoconto di quest'anno, ma trovate quello dell'anno
scorso sul blog (https://theinkspell.blogspot.com/2018/06/rare18roma-evento-e-challenge.html).
10)Un
consiglio a chi vuole diventare un Bookblogger ma non ha ancora trovato il
coraggio di entrare in questo strano mondo che è la blogsfera.
Buttati, ma fallo per te stessa/o, non per
un qualche tornaconto. Se lo fai per i libri gratis, i lettori se ne accorgono.
Sii diversa/o, non omologarti alla massa
solo perché ti sembra che qualcosa piace ai lettori perché finché non lo provi
non lo sai.
Non recensire solo le novità, ci sono
tanti blog stampino che fanno gli stessi eventi, che pubblicano solo se sotto
evento, per gli stessi libri. Ci sono tantissime pubblicazioni in Italia, più
di quante i lettori italiani si meritino, trova la tua nicchia.
Divertiti, perché se diventa un obbligo
perdi anche te stesso insieme alla voglia di fare.
Grazie ancora per questa occasione!
Jessica, The
Ink Spell : L'incantesimo dell'inchiostro
http://theinkspell.blogspot.it/