VI SEGNALA NADIA #244: "MACARON E UNA TAZZA DI TE'" di Giulia Masini
Eccoci Amici Lettori.
Vi presentiamo il nuovo romanzo di Giulia Masini "Macaron e una tazza di tè".
Abigail - Macaron e una tazza di tè è il quarto e ultimo volume
di una serie in cui racconto la vita di quattro amiche. Quattro romanzi, uno
per ogni amica.
La particolarità di questa collana è che non solo i romanzi sono
concatenati tra loro, ma si svolgono nello stesso lasso di tempo dando origine
a degli intrecci di trama tra l’uno e l’altro romanzo.
Inghilterra, 1865
Nonostante sia ormai in età da marito, Abigail non è
intenzionata a sposare il primo buon partito che le farà la proposta.
Lei vuole amore, passione e complicità.
L’uomo perfetto si presenta sotto le sembianze di Marcus Barnes,
un americano alto, moro e con uno sguardo che incute inquietudine, ma che su di
lei ha lo stesso potere del fuoco su una falena.
L’attrazione è inevitabile, immediata e soprattutto reciproca e senza neanche accorgersene Abigail si ritrova perdutamente innamorata di quell’uomo tanto bello e passionale; un uomo che però è sprovvisto di titolo nobiliare, straniero e per di più di razza mista.
Basterà il loro legame per sconfiggere le tradizioni in uno dei Paesi più bigotti al mondo?
L’attrazione è inevitabile, immediata e soprattutto reciproca e senza neanche accorgersene Abigail si ritrova perdutamente innamorata di quell’uomo tanto bello e passionale; un uomo che però è sprovvisto di titolo nobiliare, straniero e per di più di razza mista.
Basterà il loro legame per sconfiggere le tradizioni in uno dei Paesi più bigotti al mondo?
– Lady Abigail! – la chiamò.
La ragazza voltò il capo e appena lo vide lo guardò con aria
sorpresa. – Signor Barnes, ma cosa ci fate aggrappato alla carrozza?
Da dentro, Marcus udì suo cugino intimargli di rientrare e
qualcosa su quanto fosse maleducato iniziare una conversazione in quel modo.
Ovviamente lo ignorò e sorrise a lady Abigail. – Volevo vedere quale fosse il
problema di questo rallentamento, ma ho sbagliato ad affacciarmi. Per caso voi
sapete spiegarmi per quale motivo qua in Inghilterra viaggiate sul lato
sbagliato della strada?
– Non siamo noi inglesi ad andare nel verso sbagliato – rispose
lady Abigail continuando a camminare tra le persone che la precedevano.
– Ah, sul serio? Mi piacerebbe approfondire meglio questa vostra
teoria.
– Non è una teoria, signor Barnes – sbottò una signora che
Marcus non aveva proprio notato. – E un giorno mia nipote sarà ben felice di
spiegarvi nel dettaglio la cosa, ma non qua e non con voi che continuate a
penzolare da quella carrozza come una sorta di scimmia senza peli.
Marcus la osservò cercando di capire se il tono che aveva appena
adoperato era di rimprovero. Non vi riuscì, però notò una certa somiglianza tra
lei e lady Abigail, entrambe avevano occhi verdi e labbra carnose e tra i
capelli imbiancati della donna si potevano ancora intravedere tracce del colore
ramato di lady Abigail. Che fosse la nonna? – Avete perfettamente ragione,
milady – le rispose e spalancato lo sportello saltò giù prendendo a camminare
accanto alla ragazza.
– Zia, permettimi di presentarti il signor Barnes – disse lady
Abigail. – Signor Barnes, vi presento mia zia, Letitia Barlett, marchesa di
Grantham.
Marcus la salutò con un cenno del capo. – È un vero piacere,
lady Grantham.
L’anziana donna sollevò un sopracciglio aristocratico e lo
scrutò da capo a piedi. Marcus era pronto a scommettere che gli avrebbe fatto
notare quanto fosse sconveniente attaccare discorso con due gentildonne nel
pieno della loro passeggiata. E invece lady Grantham sorrise, si avvicinò all’orecchio
della nipote e disse: – Non credo che tu gli abbia reso giustizia, cara!