RECENSIONE: "IO SONO NOVE" di Federico Stopani
Buon Salve Amici Lettori.
La nostra Iris&Periplo ha letto per noi il romanzo di Federico Stopani "Io sono nove".
Chi è Nove? Perché questo nome? Chi si può celare e perché dietro una
cifra? Cosa ci fa uno sportivo legato ai politici? Storia di grandi
fortune, vittorie, successi, denaro. Ma cosa accade quando dal successo
si passa, in un solo giorno, al fallimento completo, al disastro? Una
sconfitta senza rivincite, ma che è strettamente legata proprio a
quell'iniziale successo. Chi è causa del suo mal pianga se stesso...E
perché allora Nove vuole vendicarsi? Di chi? Per cosa? Lui, da solo,
contro uttto e tutti, perché lo deve a chi gli ha sempre voluto bene, ha
creduto in lui a prescindere e contro ogni evidenza.E così accade. Bum,
bum, bum, il suo cuore sta battendo nella notte buia e Nove non riesce a
dormire, come gli accade ogni notte ormai da anni. Sta sopravvivendo,
faticosamente, senza un presente e tanto meno un futuro, quando
improvvisa, come una coltellata allo stomaco, si fa strada in lui la
consapevolezza che quel cuore potrebbe smettere di battere e il suo
tempo finire, anche in quel preciso momento. E così la verità, la sua
verità, non verrebbe mai raccontata. Si decide a scrivere le sue
memorie, il suo testamento spirituale, perché rimanga scritta tutta la
verità. Ma riordinare i ricordi gli fa comprendere cose che non aveva
mai considerato, durante tutto il suo percorso di discesa all'inferno. E
la rabbia si tramuta in furia primordiale e desiderio di vendetta. Ed è
una vendetta che Nove userà come fosse una terapia, per vincere la
depressione che lo sta trascinando verso la fine, dopo aver perso tutto,
conscio di non aver più nulla da perdere."Stava provando un'emozione
che non riusciva a comprendere. Era giunto alla fine della lista e
concluso l'ultimo degliappuntamenti che aveva fissato tanto tempo prima:
l'estremo faccia a faccia con i suoi traditori. Adesso avrebbe potuto
anche festeggiare la realizzazione di quel piano che all'inizio aveva
creduto quasi impossibile e forse per questo tanto affascinante.
Finalmente era giunto al traguardo, dopo un percorso lungo e drammatico,
e aveva vinto la più difficilecompetizione di tutta la sua vita.
Avrebbe voluto che quella sensazione di trionfo potesse non finire mai,
come accade quando ci si ritrova vincitori, inaspettatamente, contro
ogni pronostico. Avrebbe fatto qualsiasi cosa perché quella notte non
avesse mai fine......Nove stava guardando, un po' troppo affascinato, il
foro d'uscita del silenziatore: quel buco nero, piccolo e perfettamente
rotondo, da dove erano usciti, con sorprendente velocità, i suoi
piccoli e fedeli aiutanti, la sua guardia personale, il plotone
d'esecuzione."
Una vera e proprio opera letteraria.
350 pagine di un romanzo scritto in maniera ottimale, perfetto l’accavallamento tra il reale e l’immaginario.
Interessante e stimolante fin dalle prime pagina, con personaggi magistralmente descritti.
Una storia davvero avvincente, scritta con tutta la passione che l’autore poteva metterci!
Le ambientazioni in quel di Trieste sono raccontate in modo eccellente.
E’ un romanzo che mi è piaciuto molto, che racconta verità che nemmeno dovremmo sapere.
Magari non proprio per tutti, un thriller vertiginoso che secondo me si legge comunque molto bene e riesce a coinvolgere.
VOTO
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