VI SEGNALA NADIA #192: "LA SPOSA INGLESE" di Anita Sessa
Buondì Amici Lupetti!
Come procedono le vostre letture?
Siamo qui a segnalarvi il nuovo romanzo di Anita Sessa dal titolo "La sposa inglese" edito Dri Editore.
A voi tutte le info utli.
Giunta nella
capitale per la sua prima stagione, Lady Edith Courtenay, figlia di un ricco
marchese, finisce nel mirino di un pretendente dalle poco nobili intenzioni. A
trarla in salvo, con la proposta di un matrimonio di convenienza, è Archibald
Lennox, Duca di Richmond e figlio di un vecchio amico di famiglia.
L’unione,
nata per essere solo una finzione e mettere al sicuro Edith nonché le
rispettive proprietà degli sposi, sfocia ben presto in una profonda attrazione.
Ma proprio quando lo strano rapporto tra i coniugi arriva ad un punto di
svolta, tutto è destinato a mutare.
Sullo sfondo
dei paesaggi selvaggi della Scozia, terra d’origine del Duca, appariranno dal
nulla un’amante dai capelli rossi e oscuri personaggi del passato, che
metteranno in pericolo la vita di Archibald. Sarà costretto a partire alla
volta del Devonshire per cercare di salvare una persona cara, mentre Edith si
ritroverà faccia a faccia con la morte.
Dopo essersi
cimentata con successo nei romance contemporanei, Anita ha raccolto la nostra
sfida nel realizzare un Regency con entusiasmo. Ne è venuto fuori un libro che
si schiude piano piano come un fiore che sboccia e dispiega i suoi petali ai
raggi del sole. L’intreccio infatti, come anche l’universo emozionale dei
protagonisti, parte in sordina e molto allineato allo stile del genere, e si fa
piano piano sempre più interessante, tenendo il lettore incollato alla pagina
per capire cosà accadrà nella seguente.
Missione
compiuta!
“Il Marchese di Exeter
ha intenzione di chiedermi in moglie.”
Il duca la fissò
confuso, sbattendo le palpebre diverse volte.
“Non era il pretendente
che vi aspettavate?” chiese poi, ricordando qualche commento di sua nonna a
riguardo e riscoprendo quella sensazione di fastidio che aveva provato anche la
prima volta che la prospettiva si era palesata all’orizzonte. Era stato in un
pomeriggio tranquillo a Gardenrose. Sua nonna lo aveva messo a parte della
questione e lui era rimasto a rimuginarci per qualche ora prima di riuscire a
passare oltre.
Edith abbassò lo
sguardo, arrossendo.
“Lo era, mio malgrado.
Ma prima di sentirlo confabulare nella serra con qualcuno, asserendo di puntare
solo alla mia dote per pagare i propri debiti.”
Mio malgrado. Quella espressione non sfuggì ad Archibald,
che tuttavia non si scompose. A differenza di Edith, conosceva meglio il genere
umano maschile, anche per il solo fatto di farvene parte, e sapeva bene quali
erano i motivi che spingevano un uomo al matrimonio. In nessun caso si trattava
di nobili cause.
“Non era ciò che vi
aspettavate dal vostro pretendente?” replicò senza riuscire a trattenere una
punta di sarcasmo.
Edith sgranò gli occhi,
fissando sconcertata quell’uomo che sembrava essere uscito di senno. Eppure, le
altre volte in cui si erano incontrati le era sembrato normale. Un po’ rude,
forse, ma non faceva parte del suo essere scozzese?
“No, buon Dio!” esclamò.
“Ovvio che non me lo aspettassi!”
Il Duca inalò a fondo,
stampandosi in faccia un sorriso divertito e condiscendente.
“Lady Courtenay, la
vostra istitutrice vi ha lasciato più di una lacuna” le disse, prendendola
bonariamente in giro. “Per esperienza personale, posso dirvi che quasi tutti i
gentiluomini si sposano con l’unico scopo di appianare i propri debiti,
aumentare o consolidare il proprio patrimonio.”