RECENSIONE: "AARON E GLI DEI COMBATTENTI" di Claudio Massimo
Salve Amici Lettori.
Eccomi qui oggi a raccontarvi qualcosa su una delle mie ultime letture fantasy. Si tratta del romanzo di Claudio Massimo "Aaron e gli dei combattenti" edito Lettere Animate.
A voi la trama e la mia opinione.
In un tranquillo villaggio nel sud ovest dell'Irlanda, Aaron ha delle
strane visioni. Guerrieri di luce ed entità sinistre combattono una
guerra che va avanti dai tempi delle leggende. Coinvolto suo malgrado in
questa lotta, e gravato da profonde responsabilità, Aaron è costretto a
rifugiarsi nel mondo parallelo, dove apprende che sarà lui a guidare
l'esercito nello scontro con le forze oscure, dal cui esito dipenderà il
futuro dell'umanità. In un mondo che piega le leggi della fisica fra
divinità e potenti druidi, Aaron comincerà il suo viaggio al fianco di
un antico guerriero, verso risposte taciute e verso un destino che non è
ancora certo di poter realizzare.
“Il bosco è vivo e ci
parla; basta solo saperlo ascoltare”
Irlanda. Terra di musica,
leggenda e croci celtiche.
È forse uno dei pochi luoghi in
cui si respira aria di magia soprattutto per la sua tradizione legata al popolo
elfico.
È proprio in Irlanda che l’autore
Claudio Massimo ambienta il suo romanzo trasportando fin da subito il lettore
in un mondo incantato.
Aaron Finningam, protagonista
del romanzo, ha sempre viaggiato con la fantasia anche grazie ai racconti di
nonno Oliver sulle leggende di antiche divinità e Guerrieri della Luce.
Ma cosa succede quando tutto
ciò che doveva essere solo un sogno a occhi aperti si trasforma invece in
realtà?
Aaron verrà catapultato in un
mondo parallelo dove dovrà compiere la sua missione in quanto Prescelto. Il suo
compito sarà quello di combattere il male per sconfiggerlo ed evitare
ripercussioni anche nel suo mondo.
Parto subito col dirvi che la
prima cosa che mi ha colpito in questa storia sono state le descrizioni dell’ambiente
che fa da cornice al romanzo (il mio sogno è quello infatti un giorno di poter visitare l'Irlanda).
Il tema predominante, come in
ogni buon fantasy, è la continua lotta tra il bene e il male che si evince già
dai primi capitoli della storia; molta importanza viene data anche alla purezza
dell’animo umano, quella purezza che forse solo i bambini hanno, dovuta alla
loro innocenza e bontà interiore. E anche, e soprattutto, per questo che la
scelta del Prescelto è caduta su Aaron: un bambino spiritualmente puro, “diverso”
dagli altri; un bambino che con le sue visioni e con la sua fantasia viene
etichettato come una persona alienata.
(Mi permetto di aprire
una parentesi. Quanti bambini oggi sono davvero in grado di giocare con l’immaginazione
e quanti, invece, sono completamente dipendenti da cellulari, tablet e
videogiochi? In un mondo dove ormai la tecnologia la fa da padrone, non
riusciamo a goderci il momento delle piccole cose concrete che ci circondano
come il raggio verde di un tramonto o il colore delle foglie che cambiano a
ogni stagione, perché presi a fotografarlo per postarlo su uno dei social più
comuni per ricevere un like).
È qui che il nostro protagonista
risulta “diverso” da tutti; lui si lascia coinvolgere pienamente dalla natura e
dalle leggende raccontate dal nonno, a differenza del fratello Joshua che gli
intima di smetterla di giocare con la fantasia se non vuole essere bullizzato dai
compagni di scuola, anche perché lui non potrà proteggerlo per sempre.
“Aaron e gli dei combattenti” è
un fantasy davvero originale; l’autore utilizza uno stile accurato, abbastanza
scorrevole nonostante qualche refuso di troppo. I primi capitoli della storia, sarò sincera, mi sono apparsi un po' lenti; il ritmo non è incalzante come quando si entra di più nel vivo dei combattimenti ed è infatti proprio lì che il romanzo rende veramente tanto.
Nonostante queste piccole pecche, resto comunque dell'idea che il romanzo presenta un pizzico di novità e lo consiglio a tutti gli amanti del genere e di tutte le età.
VOTO: