REVIEW PARTY + RECENSIONE - "IL SOLDATO DIVENNE QUELLO PER CUI ERA NATO" di Olivia Ross

Buongiorno a tutti voi cari Wolves Readers!!!
Tempo di Review Party qui sul Blog dove ospitiamo l'autrice Olivia Ross e il suo romanzo "Il soldato divenne quello per cui era nato".
Pronti a conoscere tutte le info utili?



Un amore non convenzionale, di quelli travolgenti ma che ti inducono anche a osteggiare la realtà dei fatti, che a volte sfianca, sfinisce, però è anche pura bellezza. Un amore che sembra una lotta, ma che spinge a dare il meglio di sé, a pretendere, a non accontentarsi; una relazione che emoziona, coinvolge, attrae. Sogni che si accantonano per combattere il terrorismo, necessità di trovare una pace interiore che aiuti a vivere intensamente ogni giorno senza più il pericolo che tutto finisca improvvisamente. E poi un dipinto che con la sua storia sovverte il destino di chi lo possiede. Le cose non sono mai semplici come appaiono, non lo sono per niente, ci sono mille insidie, emozioni contrastanti da assorbire, voleri che non possono essere appagati, ma è proprio per la difficoltà di affrontare le insidie che la vita assume quel valore inestimabile che dà un tocco magico alla storia.

La fantasia è un’arma potente, arriva dove la realtà non riesce.


Mitchell Grant è un soldato della squadra speciale degli Stati Uniti, la Navy Seals. In seguito al suo congedo decide di trasferirsi in Scozia e cercare lì un lavoro. Dopo un colloquio che sembrava non essere andato per niente bene, viene assunto come factotum dalla signora Isabeau Morel. Inizia così la sua nuova vita dove abbandonare i fantasmi del passato sembra tutt'altro che semplice.
Isabeau Morel è una donna fredda, distaccata, che vive la sua vita rintanata nei suoi appartamenti senza rivolgere più di due parole ai suoi dipendenti. Il rapporto tra i due è dapprima burrascoso; Isabeau non fa altro che umiliarlo arrivando perfino a chiamarlo “garzone”, ma Mitchell le risponde a tono e più lei cerca di allontanarlo con il suo atteggiamento scostante più in lui si scatena una forte attrazione per la donna che, giorno dopo giorno, entra prepotentemente nei suoi pensieri.
“Lei mi vede come una morta che cammina perché io voglio che lei mi veda così. È più semplice per me gestire alcune situazioni”.
Di quali situazioni parlava? Mi aveva fatto capire che il suo atteggiamento controllato e indisponente fosse solo una facciata creata per proteggersi… ma da cosa? Si era nascosta dentro un mezzo blindato che niente e nessuno avrebbe potuto scalfire.
Entrambi hanno una passione in comune: la musica. Mitchell sembra essere nato per diventare un violinista professionista mentre Isabeau ama suonare il pianoforte e ballare. La musica diventerà quel filo conduttore che unirà i due protagonisti e che li vedrà entrambi liberarsi, durante i loro duetti musicali, dalle ombre oscure del passato, perché anche Isabeau nasconde degli scheletri nell’armadio; qualcosa da cui è difficile poter uscire e di cui lei non riesce a liberarsi.
Lui la desidera con tutto se stesso.
Lei vuole che lui segua i suoi sogni e diventi ciò che era destinato a essere prima di arruolarsi.
Potrà Mitchell con il suo amore far sì che Isabeau riesca a “guarire” fino a farla innamorare di lui?
"Ci sono cose nella vita che ti cambiano, una sola però ti completa: l’amore, quello vero. Non parliamo di un falso d’autore, parliamo dell’amore autentico, incondizionato, spassionato, quello pronto a dare senza ricevere nulla in cambio, quell’amore che farebbe di tutto, solo per strapparti un sorriso. Vi starete chiedendo se esiste? Sì, certo che esiste, basta avere la fortuna di incontrarlo".
Questo romanzo è un vero e proprio inno all’amore; quell’amore puro, casto, che non si ferma davanti a nulla e cerca di superare tutte le barriere. La storia di Mitchell e Isabeau vi farà ridere, piangere, simpatizzare per lui e giudicare male lei (almeno a me è successo) finché non vi renderete conto che dietro all’indifferenza si nasconde qualcosa di più complicato. Una paura difficile da domare, se non impossibile; un sentimento che vuole cancellare tutti gli orrori e le crudeltà vissute in passato con pazienza e perseveranza.
Come si dice, la speranza è l’ultima a morire, e il nostro protagonista ce la metterà davvero tutta facendoci sentire parte della sua storia - grazie alla narrazione in prima persona - coinvolgendoci nei suoi pensieri e nelle sue emozioni.
Lo stile dell’autrice è scorrevole, diretto; una trama semplice che cattura l’attenzione del lettore sin da subito. La voglia di sapere come si evolverà il rapporto tra Mitchell e Isabeau è forte e vi ritroverete a divorare il romanzo pagina dopo pagina.
Non mi resta che consigliare la lettura di questo romanzo a tutti gli amanti del genere e a chi crede nell’amore, quello vero, che sboccia all’improvviso e che non ti fa dormire la notte.
"Cos’è per me la felicità?
La mia felicità è sapere che il Soldato è diventato quello per cui era nato…"

VOTO:
e
1/2