RECENSIONE: "ANANKE. LE GEMME DELL'EUBALE" di Cristiana Meneghin



 

Buongiorno a tutti. Come vanno le vostre letture "librose"?
Oggi sono qui a raccontarvi qualcosa sulla mia ultima lettura. Si tratta del romanzo di Cristiana Meneghin "Ananke".
Vi lascio la trama e la mia recensione.

Ambra è una ragazza semplice, testarda e follemente innamorata di Ithean. Il suo amico d'infanzia. Dopo aver vinto la Sfida per gli Hartox, si è iscritta all'Università dei Laghi del Nord ed è convinta di avere la vita sotto controllo. Ma durante il Ballo Accademico, la festa che anticipa l'inizio dei corsi universitari, incontra Arhon. E tutto sarà diverso. Arhon, nei suoi capelli color cenere e lo sguardo che sa sciogliere, è quanto di peggio Ambra possa incontrare. Ribelle, arrogante e dal fascino irresistibile. È la persona più odiosa che Ambra abbia mai incontrato, ma è anche peggio di solo questo. Arhon è un Martood e cela in sé un profondo segreto. Tra i due è odio a prima vista, eppure questo odio nasconde un sentimento molto più profondo che scatena in entrambi una passione incontrollabile e che li porterà a commettere un grave errore. Forse il più grave di tutta la loro vita.

Il romanzo di cui vi parlo oggi è la storia di Ambra, la prima donna a possedere un Hartox – un gioiello dai poteri magici - e che studia in una delle università più importanti al mondo. In seguito alla caduta di un meteorite che ha stravolto non solo l’intera popolazione umana ma anche la natura, si sono originati gli Animaltus e gli Animaltus Sapiens. Questa catastrofe ha portato anche alla nascita di piante pericolose e letali di cui si occupa la nostra protagonista che, con il suo ruolo di Guardiana, può riportare la purezza in queste piante grazie al suo Hartox. 

Il mio Hartox contiene il DNA della Margherita Trixopoidea, una specie pericolosissima di margherita che sputa aculei velenosi, stordisce le sue prede e le inghiottisce in un sol boccone ed è uno dei pochi strumenti che racchiude in sé il potere di ripopolare di meravigliose piante le ampie zone deserte del nostro pianeta. In più io non sono ancora la sua definitiva proprietaria.

Durante un ballo all’Università Ambra incontrerà Arhon, un ragazzo con cui avrà un rapporto di odio-amore.
Il romanzo si legge tutto d’un fiato grazie alla bravura dell’autrice che riesce a tenere viva l’attenzione del lettore per tutta la durata della storia. I personaggi sono ben descritti; ognuno ha un suo ruolo ben preciso all’interno della narrazione.
Ci sono diversi errori di punteggiatura e qualche refuso che andrebbero revisionati ma che permettono comunque al lettore di immedesimarsi nella storia anche grazie alla narrazione in prima persona della protagonista; così facendo l’autrice ci permette di entrare più in contatto con le emozioni e sensazioni di Ambra.
Consigliato agli amanti del genere e a chi crede nell’amore, quello che scavalca tutte le barriere senza nessun timore e ascolta solo l’istinto.

VOTO: 4 ZAMPE