TERZA GIORNATA PER DANIELA LOJARRO E IL SUO ROMANZO "FAHRYON. IL SUONO SACRO DI ARJIAM"

Buongiorno a tutti!!!
Oggi giornata di rubrica "Quattro blog per un autore".
L'autrice Daniela Lojarro si racconta ai lettori attraverso la doppia intervista.
Andiamo prima a conoscere il romanzo con  tutte le info utili.



«Esisterebbe la luce senza il sole? O il calore senza il fuoco? Il Suono Sacro ha creato il Mondo e noi facciamo parte del Suo canto.»Nel regno di Arjiam, Fahryon, neofita dell'Ordine sapienziale dell'Uroburo, e Uszrany, cavaliere dell'Ordine militare del Grifo, si trovano coinvolti nello scontro tra gli adepti dell'Armonia e della Malia, due forme di magia che si contendono il dominio sulla vibrazione del Suono Sacro.Le difficoltà con cui saranno messi a confronto durante la lotta per il possesso di un magico cristallo e del trono del regno, permetteranno ai due giovani di crescere e di diventare consapevoli del loro ruolo e delle loro responsabilità in questa guerra per il potere sul mondo e sugli uomini.
Daniela Lojarro è nata a Torino. Terminati gli studi classici e musicali (canto e pianoforte), vince alcuni concorsi internazionali di canto che le aprono le porte fin da giovanissima a una carriera internazionale sui più prestigiosi palcoscenici in Europa, negli U.S.A., in Sud Corea, in Sud Africa nei ruoli di Lucia di Lammermoor, Gilda in Rigoletto e Violetta in Traviata. Alcuni brani che ha inciso sono entrati nelle colonne sonore di diversi film, fra i quali «The Departed» di M. Scorsese, «Il giovane Toscanini» di F. Zeffirelli e «I shot Andy Wharol» di M. Harron. Si dedica anche all’insegnamento del canto e alla musico-terapia come terapista in audio-fonologia, una rieducazione della voce e dell’ascolto rivolta ad adulti o bambini con difficoltà nello sviluppo della lingua oppure ad attori, cantanti, commentatori televisivi, insegnanti, manager per sviluppare le potenzialità vocali.

E ora vi lascio all'intervista.
Buona lettura!

“AUTORE VS PERSONAGGIO: LA SFIDA”
Intervista doppia all’autore e al protagonista del suo romanzo.
      1) Chi è “DANIELA LOJARRO”? Raccontaci di te e attribuisciti 3 aggettivi.
Bella domanda: è più facile parlare degli altri (o sparlare!!!) che di se stessi, tant'è vero che il motto e ammonizione «Conosci te stesso» stava all'entrata del santuario greco di Delfi. Ci provo! Sono una persona curiosa: ho mantenuto curiosità ed entusiasmo nell'affrontare le più disparate esperienze. Vedo una porta aperta, non posso fare a meno di sbirciare o di entrare; di sera, una finestra illuminata mi fa chiedere cosa stiano facendo le persone che abitano lì, se sono felici, cosa provano in quel momento, di cosa stiano parlando. Questa forma di curiosità mi ha portato a diventare estremamente osservatrice: viaggi, trasferte, chiacchierate con amici o anche con sconosciuti al bar o per strada diventano occasioni per ascoltare le loro esperienze, per imparare, per memorizzare la mimica dei loro volti e scoprire come affrontano la vita. Mi considero leale: l’amicizia e la parola data sono sacre. Però, se capisco che la mia fiducia o la mia amicizia sono state mal riposte, divento una furia: chi mi delude è cancellato e sicuramente non faccio nulla per nasconderlo. Sono uno spirito libero e sento la necessità di realizzare i progetti che mi passano per la testa quando e come voglio, altrimenti divento intrattabile e scorbutica. Apparentemente posso sembrare pigra ma in realtà passo da momenti di attività frenetica - quando decido di realizzare qualcosa mi ci butto senza mezzi termini, a momenti di stasi in cui pratico “l’otium” – cioè ascolto musica, passeggio, leggo, cucino e programmo viaggi. Sono maniaca dell’ordine e della pulizia.
Chi è “FAHRYON”? Raccontaci di te e attribuisciti 3 aggettivi.
L’autrice mi ha nomato così perché cercava un fonema “arioso” che contenesse il respiro e che, al tempo stesso, prendesse tempo nella pronuncia affinché galleggiasse nell’aria. Mi è piaciuto come nome e l’ho trovato adatto a me: sono una giovane donna, dall’aria trasognata, all’apparenza fragile, sensibile, inesperta del mondo ma intuitiva. Sono una neofita dell’Ordine dell’Uroburo: sto studiando per diventare una Magh, un’Illuminata che ha accesso ai Misteri del Suono Sacro per compiere magie come risanare le persone o prevedere il futuro. All’inizio sono incerta, piena di dubbi ma mi butto istintivamente nella vicenda per difendere i valori in cui credo. Poi, scopro che istinto ed entusiasmo non sono sufficienti e intraprendo il mio cammino di evoluzione interiore e maturazione. Durante il mio percorso sono confrontata con persone intelligenti, mature ed esperte che credono di potermi facilmente piegare e dominare; invece, saranno loro a soccombere davanti alle mie presunte debolezze. Cerco costantemente l’equilibro fra la mia natura impulsiva/sensitiva e la ragione. Quindi eccoti i tre aggettivi: ariosa e inafferrabile come il  mio nome, dolce e al tempo stesso caparbia. 
      2) Cosa ne pensi del tuo personaggio?
Fahryon, l’eroina alla continua ricerca dell’Armonia e dell’equilibrio. Una giovane in continua evoluzione, dunque, che non esita a separarsi dalle persone che ama, che affronta i suoi limiti, il suo passato e le sue paure, che osa penetrare la parte oscura che c’è in ognuno di noi pur di compiere il cammino per scoprire il Mistero del Suono Sacro e, di conseguenza, salvare il mondo creato dal desiderio di onnipotenza del suo nemico. La ammiro per il suo coraggio, per la sua determinazione nonostante delusioni e dubbi. Non è una predestinata, anzi, compie le sue sceglie sempre consapevolmente e se ne prende tutte le conseguenze muovendo le cose in una direzione o in un’altra secondo le sue conoscenze del momento. Non è nemmeno una prescelta con un potere speciale perché lotta accanitamente per raggiungere lo stadio superiore della sua iniziazione. Trovo, però, che sia veramente un po’ seccante in questa sua perfezione.  
PERSONAGGIO: Cosa ne pensi del tuo autore?
Che dire? È un po’ lunatica: passa da momenti di estasi per la scrittura a periodi in cui manco ti rivolge la parola, cioè non scrive e ignora le idee che le suggeriamo limitandosi a prendere appunti sul taccuino. A sua discolpa, però, posso dire che ha molti interessi e progetti - scrivere, cantare, praticare la musico-terapia, e li realizza tutti con passione, dedizione e sempre a un livello molto alto. Dice che io sono ammalata di perfezionismo ma lei non è da meno!
      3)AUTORE/PERSONAGGIO: Nell’ordine: Libro, Musica e Cibo preferito.
Daniela: Uh difficilissimo! Forse La quarta verità di Iain Pears … per il momento. Sono cantante lirica e ovviamente l’Opera lirica è il genere che amo di più in assoluto. I compositori che preferisco sono senza dubbio Giuseppe Verdi e Richard Wagner. Il ruolo cantato che più amo è senza dubbio Lucia della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti. Amo anche il Metal Rock: infatti, ho pure cantato diversi brani che sono stati incisi. Cibo preferito in assoluto: cioccolato amaro al 75% oppure lasagne seguiti dalla pizza.
Fahryon: Nel mio mondo esistono solo manoscritti o codici miniati. Leggo testi preferibilmente di filosofia ma non vi cito nomi o titoli perché al di fuori del regno di Arjiam, immaginato dalla mia autrice, non sono reperibili. Io, che conosco entrambi i mondi, il vostro e il mio, trovo che i nostri testi assomigliano a quelli di autori Sufi come Rumi. La mia musica: per me, come per ogni Magh, il Suono ha un altro significato dal vostro. Abbiamo anche della musica d’intrattenimento ma noi usiamo il suono della nostra voce per unirci al Suono Sacro, il Principio che ha creato il nostro Mondo e lo anima. Accordare la nostra voce con la vibrazione del Suono Sacro per compiere magie è lo scopo della mia vita. Il mio cibo preferito è una specie di sottile pane lievitato, simile alla vostra focaccia, condito con olio ed erbe profumate secche e triturate: di solito si mangia con verdure. 
   4)AUTORE/PERSONAGGIO: Se potessi cambiare lavoro, cosa ti piacerebbe fare? 
      Daniela: Forse l’archeologa ma credo di avere un’idea troppo romantica di quel lavoro!
Fahryon: cantare, quindi usare la mia voce per aiutare le persone con il mio dono, è per me una “vocazione” e, pur con tutte le difficoltà e i sacrifici che questo comporta, non lo cambierei mai. Riconfermo la mia scelta.
5)AUTORE: Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
Non cambierei nulla di fondamentale degli elementi della storia: ho scritto diverse stesure, rielaborate, corrette, tagliando, correggendo, eliminando o aggiungendo. Si è trattato di un lavoro molto lungo e complesso in cui sono stata anche aiutata da amici che hanno la mia fiducia come beta lettori. A distanza di tempo, avendo intrapreso un nuovo progetto di scrittura, mi sento più matura e sicura nello stile: con l’esperienza di ora modificherei certi passaggi per renderli più scorrevole, altri poco più approfonditi.
PERSONAGGIO: Se potessi cambiare il destino della tua storia, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
C’è un avvenimento che mi pesa molto e che con tutte le mie forze desidererei cambiare. Si tratta di un rogo, non specifico quale perché ci sono diversi incendi e catastrofi. So perfettamente che qualunque decisione avessi preso in quell’istante, non avrebbe influito sul corso degli eventi: chi causò il rogo con le sue conseguenze, non si sarebbe fermato, anche se io avessi ceduto alla sua richiesta. In fondo al mio cuore, però, resta sempre il dubbio: se lo avessi fatto, qualcosa sarebbe stato diverso? È assurdo ma il dolore non si è ancora del tutto spento e con esso un senso di colpa.
6)AUTORE: Hai una nuova avventura per “Fahryon”?
Fahryon parteciperà anche al prossimo episodio della saga di Arjiam ma non più come eroina principale. Il suo sarà un ruolo di “sostegno” al nuovo personaggio che è entrato in azione.
PERSONAGGIO: Hai qualche proposta per “Daniela” nel caso di una nuova avventura?
Alla conclusione del secondo episodio, sono diventata la Magh più potente e al tempo stesso temuta di Arjiam: sono consapevole del mio ruolo e chiedo di potermi sviluppare su un piano più umano. Che ne diresti, Daniela, di crearmi un’influenza in ambito sociale e politico nel regno di Arjiam?
7)AUTORE: Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo personaggio?
Cesare Pavese diceva che «Scrivere è sempre nascondere qualche cosa in modo che venga poi scoperto». I personaggi del mio libro nascono dall’osservazione delle persone, parenti, amici perfetti sconosciuti, colte nella quotidianità in sinergia con la rielaborazione di emozioni, impressioni e ricordi personali. Abituata al lavoro in teatro, nello scrivere mi sono identificata in tutti. Per ogni frase o pensiero, ho sempre cercato di mettermi nei panni di quel personaggio e di farlo agire secondo la sua personalità, la sua condizione sociale e psicologica e per il fine che si proponeva di raggiungere, caratterizzandolo anche con espressioni mimiche o tic nervosi che possono apparire in momenti di tensione emotiva.
PERSONAGGIO: Pensi che il tuo autore si sia ispirato a se stesso per qualche tua caratteristica?
Tante parole per evitare la nuda e cruda verità! Io e Daniela siamo fisicamente uguali: entrambe brune, capelli lunghi, occhi scurissimi, carnagione pallida, piccole di statura … si capisce al volo che siamo tali e quali! E poi per entrambe il Suono è al centro delle nostre vite. Basta leggere la scena della festa a corte in cui io mi esibisco di fronte al re di Arjiam: ogni particolare ricorda i teatri antichi italiani come il Farnese di Parma o quello del Palladio a Vicenza. Senza il minimo dubbio la mia autrice si identifica in me, ovvio!
8)AUTORE/PERSONAGGIO: C’è un personaggio secondario nel romanzo che merita di essere citato a pari del protagonista?
Daniela: Sicuramente Mazdraan che non è certo secondario ma l’antagonista! Lo amo, lo odio, lo ammiro e lo detesto. Si tratta del personaggio più elaborato e affascinante del libro. Riunisce in sé astuzia e intelligenza, determinazione, capacità di manipolare gli altri con la forza della sua eloquenza, con il fascino della sua eleganza senza mai perdere la sua calma o la sua sicurezza. Ricorre alla violenza come ultima ratio ma anche in questo caso non ha esitazioni o ripensamenti pur di raggiungere il suo scopo. Non esercita il potere ma lo ama al punto da desiderare di diventare lui stesso il Potere che crea e distrugge. Rappresenta il sogno di onnipotenza dell’uomo.
Fahryon: La mia autrice dice di amare e immedesimarsi in tutti i personaggi che ha creato ma Mazdraan è il realtà il suo preferito rispetto a tutti noi. Comunque, non sono gelosa, tanto si sa come va a finire la storia! Lei non parla mai di Tyrnahan eppure senza di lui la storia non incomincerebbe neppure. Tyrnahan è la mia guida spirituale, colui che per primo ha avuto il coraggio di opporsi al potere di Mazdraan. Senza il suo spirito combattivo, il suo sacrificio e la sua preveggenza io non sarei riuscita a trovare il mio cammino e a raggiungere poi la mia meta … che non svelo per ovvi motivi!
9)AUTORE: Parlaci del messaggio che vuoi trasmettere tramite il tuo romanzo.
PERSONAGGIO: È riuscito, secondo te, il tuo autore a trasmettere tramite la tua storia un messaggio?
Daniela: Nello scontro fra Armonia e Malia, quindi tra Fahryon (in apparenza fragile, indecisa e debole) e Mazdraan (un seduttore così abile e affascinante nell’illudere perfino gli avversari sulla perfetta correttezza del suo pensiero e del suo agire), ho voluto simboleggiare il conflitto che esiste al giorno d'oggi nella ricerca scientifica: in che misura può l'uomo manipolare la natura? Abbiamo dei limiti? Se ci sono, possiamo di volta in volta sorpassarli e crearne di nuovi? Abbiamo appena intravisto, per esempio, le enormi possibilità che ci schiuderebbe la manipolazione genetica in termini di cura di determinate patologie: ma come non chiedersi cosa succederebbe con questa tecnologia se impiegata per «migliorare» la razza umana. Ho concepito la storia di Fahryon e Uszrany come un viaggio alla scoperta di se stessi, delle proprie potenzialità e, allo stesso tempo, come una scoperta del mondo che ci circonda: ascoltarsi e saper ascoltare in maniera consapevole per entrare in comunicazione con l'altro con il diverso da sé senza averne paura. Questo è il messaggio più importante per le nuove generazioni in questo mondo dilaniato da guerre e da conflitti sociali profondi, senza scordarsi che la vita è un cammino in continuo divenire, soggetto a grandi rivolgimenti, l’importante, come diceva Samuel Beckett è «Fallire – Provare di nuovo – Fallire ancora – Fallire meglio».
Fahryon: Per me, che vivo nei confini di Arjiam, concetti come limiti della ricerca scientifica non hanno significato. So che dal mio punto di vista, Daniela è riuscita a porre l’accento su temi importanti quali amore, amicizia, lealtà, saper dare un senso alle proprie scelte e azioni, comprendere che non è mai tutto nero o tutto bianco ma che spesso la realtà dei rapporti umani li comprende entrambi, offrendo sempre degli spunti di riflessione al lettore per continuare a svilupparli personalmente. 
     10) AUTORE/PERSONAGGIO: È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo?
Daniela: La storia di Fahryon e Uszrany può aiutare a scoprire se stessi, a crescere o a trovare una nuova via.
Fahryon: I lettori dovrebbero acquistare e leggere il romanzo per lasciarsi trasportare in un magico mondo di colori e profumi mediterranei, nell’universo del Suono, per appassionarsi alla mia storia, la storia di Fahryon e del Suono Sacro.