TERZA GIORNATA PER ANDREA VENTURO E IL SUO ROMANZO "IL TORTO"


Hola Readers!!!
Eccoci giunti, finalmente, a venerdì. Ultimo giorno di lavoro prima del fine settimana e terza giornata dedicata all'autore della settimana. 
Oggi conosciamo meglio Andrea Venturo e il protagonista de "Il Torto" Conrad, attraverso la doppia intervista.
Buona lettura ;)



“AUTORE VS PERSONAGGIO: LA SFIDA”

      1)Chi è “Andrea Venturo”? Raccontaci di te e attribuisciti 3 aggettivi.
Sono nato nel 1971 e fin da piccolo mi son sempre piaciuti i giochi di ruolo, quelli dove si interpreta un personaggio. A scuola dalle suorine ho imparato i giochi classici come il dottore, Mamma e Figlio o Papà e Figlia, poi son passato a Guardie e Ladri e nel 1978 a Goldrake e Jeeg contro i mostri alieni. Quest’ultimo è stato vietato dalle suore perché volavano troppi “doppi magli perforanti” e i genitori protestavano per i lividi. Così me ne sono inventato uno che poi ha dato vita al mio primo nickname. Avevamo Giove (il capo), Venere (dea dell’amore), Marte (dio della Guerra)… io ero Nettuno, dio del mare, dei fiumi e di tutto ciò che scorre. Hai capito bene: in una scuola di suore io ho introdotto il gioco di ruolo degli dei pagani (e avevo solo 7 anni). Tre aggettivi per me? Curioso, Creativo e Costante. Il primo mi porta ad andare in giro un po’ ovunque e a pormi domande. Il secondo fa sì che i luoghi scelti siano piuttosto originali e le domande pericolose. La più pericolosa di tutte è stata “Vuoi Sposarmi” rivolta alla mia futura moglie e il luogo scelto è stata la cima del Kilimanjaro. Il terzo mi porta a scegliere orari e metodi creativi per continuare a scrivere anche dovendo badare a tre bambini oltre che mia moglie. Attualmente mi sveglio alle 4 e scrivo fino alle 6 3 mezzo.
Chi è “Conrad Musìn”? Raccontaci di te e attribuisciti 3 aggettivi
Mi chiamo Conrad Musìn e ho dodici anni e mezzo. Mio padre si chiama Dorian e insieme ai suoi soci Ivilas Comelys, un’elfa di Airumel, e Franscisco un mezz’elfo originario delle isole di Pelagòs, viaggia per tutte le terre note di Adra, uno molti continenti di Tharamys. Sta via per tutta la primavera e buona parte dell’estate. Quest’anno è tornato prima e mi ha regalato una spada vera! Poi Luigi, il terzo socio, quello che non viaggia mai e si occupa della fattoria oltre che di me, mi ha accusato di averla rubata. Ho detto a mio padre che, stavolta, io non son stato. Credi che mi abbia creduto? Macché: mi ha spedito a dormire nella stalla e a lavorare come spalatore di letame fino alla fine dell’autunno.
Tre aggettivi che mi rappresentano? Coraggioso, intelligente e attento.
2)Andrea: Cosa ne pensi del tuo personaggio? 
Che è un polletto che si crede un’aquila. Magari un giorno lo diventerà, magari no.
Conrad: Cosa ne pensi del tuo autore? 
Che mi odia: a momenti ci resto secco per scoprire un ladro di torte e coi razziatori mi ha fatto capire che le ragazze sono molto interessanti, ma mica ha messo “affascinante” tra gli aggettivi che mi descrivono!
      3)Andrea e Conrad: Nell’ordine: Libro, Musica e Cibo preferito
Andrea:“Memorie di un cuoco d’astronave” di Massimo Mongai, “Vamo’ alla Flamenco” di Nobuo Uematsu e “Pasta zenzero e peperoncino” di me medesimo.
Conrad:“La leggenda del Giovane Halden” di Alfos il bardo, “La ballata della rosa” di Andreij Faber e i Carzelloddi ‘ngappuciati che prepara Luigi: sono buonissimi!
      4) Andrea e Conrad: Se potessi cambiare lavoro, cosa ti piacerebbe fare
      Andrea: lo scrittore a tempo pieno!
    Conrad: Mio padre vuole farmi diventare un mercante come lui, è divertente, ma io preferisco studiare la magia.
    5)Andrea: Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
    Assolutamente no! Con tutto quello che ho investito in termini di tempo e fatica per limare ogni parola e portare la storia in una forma scorrevole e piacevole da leggere non toccherei neanche una virgola!
Conrad: Se potessi cambiare il destino della tua storia, lo faresti? Se sì, perché? Eccome! Innanzitutto voglio la mia mamma che è morta un po’ prima che iniziasse la questione della torta e tutti i guai che mi ha causato. Se c’era lei io avrei avuto la mia fetta subito e nessuno l’avrebbe rubata e ora non starei qui a raccontare niente, ma tra le sue braccia a godermi le sue coccole. Poi: voglio conoscere una ragazza e non voglio nessuno che si metta in mezzo, non stavolta… hai capito Andrea? E fammi spuntare la barba, voglio sembrare un uomo!
      6) Andrea: Hai una nuova avventura per Conrad?
      Eh eh eh certo che ne ho. Dopo la questione dei razziatori c’è un “Piatto Freddo” in arrivo cui forse cambierò il titolo, quindi sarà la volta dell’ombra scarlatta, del predatore di sogni (titolo provvisorio) e della Fiamma di Meroikanev (altro titolo provvisorio).
Conrad: Hai qualche proposta per Andrea nel caso di una nuova avventura?
Sicuro! “Il castello della principessa d’argento” per esempio e il ruolo di eroe per me. Però ora che mi ha spoilerato i titoli… non mi sento per niente tranquillo!
7)Andrea: Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo personaggio?
C’è dentro un po’ di tutto. Fisicamente somiglia a Dirk Pitt da adolescente. Pitt è un personaggio creato dalla fantasia di Clive Cussler: uno scrittore di romanzi di avventura molto bravo e col quale ogni tanto scambio un saluto via facebook. Il carattere è una via di mezzo tra quello dei miei figli Laura e Manuel di 5 e 3 anni e il mio, che invece di anni ne ho qualcuno di più.
Conrad: Pensi che il tuo autore si sia ispirato a se stesso per qualche tua caratteristica? 
Penso ci sia molto di autobiografico nelle sfortune che mi tira addosso, specie con le ragazze.
     8)C’è un personaggio secondario nel romanzo che merita di essere citato a pari del protagonista?
     Andrea: Ce ne son tanti, ma uno in particolare ha richiesto molto lavoro, si tratta di Qar. Qar è un elementale dell’aria, una creatura soprannaturale. E’ immortale, dotato di fenomenali poteri cosmici e costretto a vivere in un minuscolo spazio vitale da ben 400 anni. Comunica attraverso un forellino monodimensionale con l’esterno e sta imparando grazie a Conrad a riprendere contatto col mondo. Ah, questo non dirlo a Conrad che non deve sapere di Qar almeno fino a che non riuscirà a liberarlo.
     Conrad: cos… una persona a me molto cara, oltre mia madre e mio padre? Flantius Mijosot, il famosissimo Colle Ondoso, colui che ha realizzato con la sua magia le mura di Nadear la Bianca nel giro di una notte! Da grande voglio essere come lui.
      9)Andrea: Parlaci del messaggio che vuoi trasmettere tramite il tuo romanzo.
     Che si può scrivere Fantasy e comunque essere originali anche usando dei cliché come elfi e Nani, incantesimi e principesse da salvare o ladri di torte da smascherare. A un livello più profondo mi ha sempre affascinato il passaggio dall’infanzia all’età adulta e le storie di Conrad parlano di questo, dei conflitti tra genitori e figli, dell’impatto che ha la vita sull’innocenza di un bambino e dell’adulto che nasce da questa forgia straordinaria.
Conrad: È riuscito, secondo te, il tuo autore a trasmettere tramite la tua storia un messaggio?
Non so di cosa parli. So solo che mi stanno capitando tanti di quei guai che la metà basterebbe a farmi dire “ok, mi arrendo” solo che ogni volta non posso farlo perché se lo faccio poi una persona a me cara soffre o muore proprio. In questo Andrea è proprio uno… posso dire una parolaccia?
10)È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare i tuoi romanzi? 
Andrea:Perché sono divertenti, perché sono scritti col cuore e trattati da editor professionisti che hanno saputo indirizzarmi nel migliorare la scrittura e renderla fruibile al pubblico. Perché l’ambientazione è curata e consente  a chi legge di giocare con la fantasia e immaginare di essere altrove… almeno per un po’.
Conrad: AIUTO! AIUTATEMI! Sono prigioniero di un pazzo che mi fa capitare di tutto e neanche mi presenta una ragazza con cui trascorrere qualche ora insieme! Se qualche lettrice volesse darmi una mano avrà tutta la mia gratitudine!