RECENSIONE: "WAITING" di Daniel Di Benedetto

Tutti siamo in perenne attesa.

Qualcosa che potrebbe accadere. Qualcuno che deve arrivare o partire, magari per sempre.

Una vecchia panchina di legno, all'ombra della grande quercia in un parco comunale, è il palcoscenico delle storie che si muovono capitolo dopo capitolo.

Un susseguirsi di personaggi che si incontrano, si sfiorano, si sfuggono, rappresentano le varie fasi della vita e le diverse sfumature dell’attesa.
Una storia dall'andamento circolare, che si svolge nell'arco temporale di una settimana e che vede il suo inizio e la sua fine tratteggiati dagli stessi occhi innocenti, quelli di una bambina in attesa del ritorno del padre.


Un sorriso, una carezza, un’assenza, un dolore. C’è spazio per ogni emozione, seduti giorno dopo giorno su quella panchina.

Oggi verso il domani, semplicemente aspettando…


Lei, quella panchina ora baciata dall'ultimo sole del giorno, era rimasta lì, al suo posto. 
Fiera, silenziosa e pronta ad accogliere altrettanti sogni e segreti, sussurri ed emozioni di qualsivoglia sconosciuto avesse voluto donarle, semplicemente sedendosi.

Buongiorno Readers!!!
Oggi sono qui a raccontarvi qualcosa sulla mia ultima lettura Made in Italy.
Si tratta di "Waiting", romanzo di Daniel Di Benedetto (un autore che ha partecipato qualche mese fa alla rubrica "Quattro blog per un autore": QUI  trovate l'intervista della terza giornata) che vede un insolito protagonista: una panchina.

Sì, avete letto bene, protagonista del libro di Daniel è una  panchina di legno del parco comunale che accoglie in sé tutte  le emozioni e sensazioni delle persone che si siedono su di  essa rendendola così testimone delle loro storie.

La parola d’ordine è dunque l’attesa, perché tutti noi siamo  sempre in attesa di qualcosa o di qualcuno: una svolta nella  nostra vita, un traguardo tanto agognato, una persona amata che deve far ritorno.

Insomma, voglia accettare un semplice consiglio. 
Viva, tutto quanto, sempre. Non si maceri nell'attesa. Sia ingorda di vita e curiosa del mondo. E non si senta in colpa, qualsiasi cosa sia accaduta. Sorrida.

In “Waiting” il lettore conoscerà i sogni e le speranze di personaggi di diverse età e sesso che, inevitabilmente, lo coinvolgeranno nella loro vita conducendolo per mano fino a farlo immedesimare nelle loro storie. Storie autentiche, di vita vissuta, che l’autore descrive in maniera impeccabile grazie al suo stile scorrevole ed elegante.
Personaggi quindi diversi, con diverse storie e con diverso finale, ma una cosa li accomuna tutti: l’amore. L’amore fraterno, l’amore passionale, l’amore di un padre e quello di una figlia.

Questo romanzo è un susseguirsi di emozioni. È come le montagne russe di una luna park: si piange, si ride, si spera, fa riflettere e sognare.

Consiglio "Waiting" a tutti quelli che sono “in attesa” di qualcosa e a chi ha voglia di leggere delle storie di vita vera magari seduto su una panchina nel parco.


VOTO: