TERZA GIORNATA PER SARA SIMONI


Buongiorno a tutti Readers!!!
Oggi giornata della rubrica "Quattro blog per un autore" in cui ospitiamo l'autrice Sara Simoni e il suo romanzo "La Musa della Notte".
L'abbiamo già conosciuta nei due precedenti blog e adesso la conosciamo meglio attraverso una doppia intervista che abbiamo fatto a lei e al protagonista del suo romanzo.
Ma andiamo con ordine e vediamo la trama di questa storia.
 
In una Milano piena di incanto e di mistero, due fazioni sono impegnate in una lotta segreta da un tempo antichissimo: le streghe, donne dotate di terribili poteri magici, e i loro cacciatori naturali, gli inquisitori, uomini che di generazione in generazione si tramandano il compito di proteggere la popolazione dalla magia. Ma qualcosa comincia a cambiare quando nelle aule di un’università la strega Viviana e l’Inquisitore Arturo si incontrano come due normali studenti. L’attrazione è forte, ma né Viviana né Arturo possono dimenticare chi sono e da dove vengono.
“Ci vorrebbe tanta più forza di quella che noi abbiamo per non farci del male.”


E adesso vi lascio all'intervista!!!

1)AUTORE: Chi è Sara? Raccontaci di te e attribuisciti 3 aggettivi.
Determinata, energica, fantasiosa. Sono una fornace di idee e progetti che non si esaurisce mai; sempre attiva, sempre impegnata a fare (o imparare) qualcosa. Amo i libri dalla più tenera infanzia e ho fatto di tutto per trasformarli in qualcosa di più di una passione, improntando su questo anche tutto il mio percorso formativo accademico. Sono in perenne equilibrio tra disciplina e confusione, tra ordine e caos.
PERSONAGGIO: Chi è Arturo? Raccontaci di te e attribuisciti 3 aggettivi
Testardo, generoso, socievole. Mi piace stare in compagnia (tranne quando il Milano perde e i miei amici ne approfittano per le battute idiote; le sopporto per qualsiasi cosa, ma per questo no). Non ho mai fatto grandi progetti per il futuro e non sono ambizioso, ma so di essere capace di grandi sacrifici per ciò che ritengo giusto, quindi l’avvenire non mi spaventa. Sono cresciuto all’interno dell’Inquisizione e, anche se non ho scelto io questo destino, credo nell’importanza del compito di gente come noi-
2)AUTORE: Cosa ne pensi del tuo personaggio?
Arturo è un ragazzo ambivalente: da un lato è aperto, dolce e un po’ impacciato, dall’altro si pone pochi dubbi ed è capace anche di commettere azioni che gli altri giudicherebbero crudeli. Insomma, come personaggio lo adoro, perché sotto un’apparenza tranquilla la sua personalità ha dei risvolti che lo adombrano e lo approfondiscono.
PERSONAGGIO: Cosa ne pensi del tuo autore?
È una persona cattiva. Nient’altro da aggiungere, vostro onore.
3)AUTORE/PERSONAGGIO: Nell’ordine: Libro, Musica e Cibo preferito
Sara: “La bussola d’oro” di Philip Pullman, vado a momenti e olive.
Arturo: Libri? Cos… Ehm, Thirty Seconds to Mars e pizza alla diavola (o come chiamate voi quella col salame piccante).
4)AUTORE/PERSONAGGIO: Se potessi cambiare lavoro, cosa ti piacerebbe fare?
Sara: Al momento sto frequentando un dottorato di ricerca; al termine o in contemporanea mi piacerebbe lavorare in editoria o nel settore della comunicazione in senso relativamente lato.
Arturo: Io sono un inquisitore. E basta. Non ho mai pensato alle alternative perché non ce ne sono.
5)AUTORE: Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
A livello di macroeventi lascerei tutto com’è; più che altro forse aumenterei un po’ il ritmo.
PERSONAGGIO: Se potessi cambiare il destino della tua storia, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
Ho fatto quello che ho fatto perché lo ritenevo giusto. Questa cosa non può cambiare, per quanto possa essere dispiaciuto.
6)AUTORE: Hai una nuova avventura per Arturo?
La trilogia de “La musa della notte” è ancora in corso. Il secondo romanzo è già uscito, mentre proprio in questi giorni sto scrivendo il terzo. Di questi ultimi, tuttavia, Arturo non è più il protagonista maschile, ma un personaggio secondario importante.
PERSONAGGIO: Hai qualche proposta per Sara nel caso di una nuova avventura?
Vorrei che smettesse di mettermi in situazioni in cui devo per forza sembrare cattivo. Lo sa che non lo sono!
7)AUTORE: Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo personaggio?
Lo faccio sempre, per tutti i miei personaggi. Mi baso su persone vere e poi semplifico e riadatto alla narrazione la complessità del carattere. Possono essere amici e parenti, ma anche conoscenti e persone che ho incontrato una volta sola: nessuno sfugge alla mia penna!
PERSONAGGIO: Pensi che il tuo autore si sia ispirato a se stesso per qualche tua caratteristica?
Non particolarmente.
8)AUTORE/PERSONAGGIO: C’è un personaggio secondario nel romanzo che merita di essere citato a pari del protagonista?
Viviana è co-protagonista al pari di Arturo (il volto sulla copertina è il suo e metà dei capitoli segue il suo punto di vista). Ci sono poi Leandro e Miriam, amici di Arturo e protagonisti del sequel, “La cacciatrice di stelle”. Ci sarebbe un’infinità di cose da dire su ciascuno di loro, ma il modo migliore per conoscerli è incontrarli tra le pagine del romanzo.
9)AUTORE: Parlaci del messaggio che vuoi trasmettere tramite il tuo romanzo.
“Messaggio” è una parola forte: faccio intrattenimento, prima di tutto, quindi il mio romanzo condivide lo scopo di fondo di tutte le narrazioni di fiction, che dovrebbe essere quello di esorcizzare il lato oscuro dell’umanità attraverso personaggi interessanti e trame mozzafiato, possibilmente con catarsi conclusiva. Posso dire, comunque, che ho scelto una struttura a POV alternati proprio per mostrare come bene e male siano relativi e ogni protagonista possa anche essere l’antagonista di un’altra storia.
PERSONAGGIO: È riuscito, secondo te, il tuo autore a trasmettere tramite la tua storia un messaggio?
In generale non saprei, ma io di sicuro ho imparato tanto. Ad esempio, forse a definire quello che sono non è la mia eredità o altro, ma ciò che faccio. Non ne sono ancora sicuro, a dire il vero. È che ho sempre avuto pochi dubbi, in passato, mentre dopo quello che è successo ogni cosa mi sembra confusa. Secondo Leandro ho solo cominciato a vedere le cose come stanno. Ma lui è uno che ha sempre pensato che il mondo sia fatto per essere osservato e non per essere giudicato; per me non è altrettanto facile.
10)AUTORE/PERSONAGGIO: È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo?
È una domanda un po’ strana, nel senso che credo che ogni persona segua una motivazione diversa e personalissima al momento di scegliere il prossimo libro da acquistare. Senza dimenticare che il 90% dell’impulso all’acquisto proviene, di solito, dalla reputazione che circonda un determinato libro e dalle conferme sociali che ha ricevuto (ad esempio, se tutti i miei amici virtuali e reali hanno lodato un romanzo anche io sarò abbastanza propenso a leggerlo e ad apprezzarlo). Quindi se un lettore casuale dovesse decidere di acquistare “La musa della notte” tendenzialmente lo farà perché gli piace la copertina e/o ne ha sentito parlare bene da qualcuno.
In ogni caso, quando scrivo cerco di creare il libro che vorrei leggere e non riesco a trovare da nessuna parte. Come la maggior parte degli scrittori, del resto. Così anche ne «La musa della notte» ho condensato ciò che ritengo essenziale in un romanzo. C'è una storia d'amore, che ha un ruolo fondamentale e dà la spinta alla catena degli eventi; perché le stupidaggini si fanno sempre per amore. Ma la trama (e il senso dell'opera) non si esaurisce nell'avventura romantica tra i due protagonisti, che peraltro sono abbastanza anomali per il genere di riferimento. Ho cercato di immaginare due persone reali che si trovano a dover fare i conti con delle origini che li vogliono in conflitto e ne ho mostrato le conseguenze. E poi ci sono drammi, tanti feels, intrighi familiari, complotti che cambiano il destino del mondo…