TERZA GIORNATA PER DEBORAH P. CUMBERBATCH

      
      Buongiorno a tutti Friends Readers.
      Questa settimana ci stiamo occupando dell'autrice Deborah P.Cumberbatch e il suo romanzo "Droop of blood".
      Vi lascio di seguito un po' di informazioni sull'autrice e sul suo libro.

 

      Titolo: Drop of  blood
Autrice: Deborah P. Cumberbatch
Editore: self pubblishing
Genere: Urban fantasy/paranormal romance
Formato: ebook
Prezzo: € 1.99 / 2,50
Data pubblicazione: 26 giugno 2017
Protagonisti: Paige Karen Kent– Nathan Lucas Ross
Pagine: 886
Serie: In corso, primo volume di una trilogia.

Ed ecco la speciale intervista che abbiamo fatto all'autrice

1)     Chi è “DEBORAH? Raccontaci di te e attribuisciti 3 aggettivi
   Buongiorno e grazie a tutte/i per questa magnifica opportunità. Sono Deborah P. Cumberbatch, pseudonimo di Deborah Luongo. Ho venti anni e sono nata a Napoli. Studio psicologia presso la Federico II, ma il mio sogno è quello di diventare scrittrice da quando avevo otto anni: adoravo (e adoro) il “Signore degli Anelli” e stavo scrivendo le battute del film su un quaderno, quando mio padre mi disse “perché non ne scrivi uno tuo?” e da lì è nata questa passione che non ho più lasciato, scrivendo il mio primo libro sugli zombie (che rimarrà per sempre sul mio pc, a vergognarsi di essere stato creato). La mia scrittrice preferita è Jennifer Armentrout ed è un modello che mi accompagna ad ogni passo, ma in generale ho un amore incondizionato per l’urban fantasy/paranormal romance, tuttavia leggo anche tantissimi altri generi (credo che non possa esistere una scrittrice che non sia prima di tutto lettrice), arricchendomi con ognuno di loro e che sono confluiti nel primo volume della mia trilogia “Drop of blood”. Credo che se dovessi scegliere tre aggettivi, sarebbero ironica (a volte troppo), caparbia ed estroversa.
       Chi è“PAIGE? Raccontaci di te e attribuisciti 3 aggettivi.
      Io invece sono Paige Karen Kent, originaria di New York, ma trasferita in un paesino in provincia di Avellino, Baiano, per le responsabilità di mia madre, la Cacciatrice. Ecco,  voi dalle vostre madri forse in eredità avrete delle foto, il suo vestito da sposa, cimeli di famiglia così orrendi che l’unico modo per accettarli nel vostro stesso spazio è quello di rinchiuderli in cantina,  io invece avrò la condanna di dover combattere vampiri e demoni, cause della morte di mio fratello Ben, che mi ha segnata e distrutto profondamente. Credo che sarei impazzita se non fosse per mio fratello Josh, l’unica ancora a cui posso appigliarmi e che riesce a farmi tornare sempre il sorriso. E’ per lui che sto combattendo contro questo Destino, per evitare che anche a lui possa succedere qualcosa e per assicurarmi una vita migliore per entrambi. Tre aggettivi che mi caratterizzano? Credo che potrei scegliere gli stessi di Deborah, ma invece di ironica, preferisco sarcastica: l’ironia è mascherata sempre da un sorriso, il sarcasmo invece non ha bisogno di mascherarsi: è semplice condanna.
2)   AUTORE: Cosa ne pensi del tuo personaggio?
    Paige è una ragazza che ne ha passate tante, ha una sofferenza dentro di sé che non riesce a soffocare e questo la rende inavvicinabile, tranne che da suo fratello Josh. Credo che ognuno di noi affronti il dolore a suo modo e ne esca quando e come può. Lei è incastrata in un Destino che non riesce a fronteggiare, di cui ha tremendamente paura, anche se non riesce ad ammetterlo (ho trasmesso a lei la mia difficoltà ad ammettere le mie debolezze). Ed è un viaggio che lei compie alla scoperta di se stessa, come io l’ho fatto, e continuo a farlo sempre, su di me.
       PERSONAGGIO: Cosa ne pensi del tuo autore?
       Deborah sognò una scena della mia storia quando era in terza media e per lei non è                 stato un bel periodo: era trattata male, si sentiva emarginata, era sovrappeso e i 
       coetanei spesso la prendevano in giro. Si rifugiava nei libri e nella scrittura e abbozzò i             primi quattro capitoli della storia su un quaderno con un panda e poi li lasciò lì, perché           capì che non era ancora il momento. Li ha ripresi poi dopo cinque anni, durante il 
       suo ultimo anno di liceo e lei era cambiata: era dimagrita, aveva degli amici, ma                         soprattutto era cambiata dentro di sé, cresciuta, più sicura e decise che era arrivato  
      il momento di dar sfogo alle sue idee e ci creò, lasciando che le sue dita facessero il resto.         Ma non ha mai voluto abbandonare l’assetto dato ai primi capitoli quando era una                   bambina: lo fece per onorarla, perché capì che quella bambina insicura sarebbe 
       sempre stata dentro di lei e sarebbe stata una forza, mai una debolezza.
3)     AUTORE/PERSONAGGIO: Nell’ordine: Libro, Musica e Cibo preferito. 
    Libro: beh, qualunque cosa scriva l’Armentrout per me diviene una sorta di Bibbia, al momento sono in fissa per la saga Dark Elements; musica rock, ma spazio tra vari generi e ho un debole per Ed Sheeran; il cibo è facile: amo la pizza.
4)     AUTORE/PERSONAGGIO: Se potessi cambiare lavoro, cosa ti piacerebbe fare? 
    Al momento studio psicologia e mi piace: è un modo per conoscere meglio la psiche umana e tento di riportarlo il più possibile nei miei scritti. Il mio sogno però è vivere della mia penna e aprire una casa editrice che sostenga le giovani autrici come me (e autori, perché no!), aiutandoli e dimostrando che c’è qualcuno che crede in loro: ognuno di noi abbia bisogno di sentirsi dire “andrà bene, ce la faremo”.
5)     AUTORE: Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler). 
     No, non cambierei nulla, perché, nel bene e nel male, quella metaforicamente è la mia storia: una storia ancora agli esordi, che dovrà scriversi lentamente, ma che mi ha portata qui, dove sono adesso. E la rispetto proprio per questo.
       PERSONAGGIO: Se potessi cambiare il destino della tua storia, lo faresti?             Se sì, perché?         (Raccontacelo nei limiti dello spoiler). 
       No, non cambierei nulla, perché sono sempre   stata io a fare le mie scelte e tutto                       quello che ho fatto, l’ho fatto con il cuore. E quindi  non  credo sarebbe potuta                            andare diversamente.
6)     AUTORE: Hai una nuova avventura per Paige? 
      Tante, tantissime altre! Il secondo volume è ormai a metà e vedremo una Paige matura, più consapevole di sé e delle sue abilità che scoprirete nel corso del primo volume e il terzo è ben delineato della mente e cosa posso dire? Ne vedremo delle belle.
        PERSONAGGIO: Hai qualche proposta per Deborah nel caso di una nuova           avventura?            
        Rendermi meno folle aiuterebbe tanto! Poi, vorrei solo cercare di fare un po’ di                          chiarezza tra tutti i misteri in cui mi sto imbattendo, perseguitata continuamente dagli            dei. Non è una situazione molto semplice!
7)     AUTORE: Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo personaggio? 
      Me stessa, in parte, per la descrizione caratteriale, per quella fisica invece no, si è scritta da sola, prima che io potessi intervenire.
       PERSONAGGIO: Pensi che il tuo autore si sia ispirato a se stesso per                       qualche tua caratteristica? 
       Assolutamente sì. Credo si sia ispirata alla ragazza/donna che sarebbe voluta                             diventare quando era bambina e poi semplicemente si sia descritta, pregi e difetti                     compresi.
8)     AUTORE/PERSONAGGIO: C’è un personaggio secondario nel romanzo che merita di essere citato a pari del protagonista? 
      Sicuramente Nathan, il coprotagonista della vicenda, un ragazzo davvero saccente, e sexy, certo, che darà filo da torcere alla nostra Paige e che sembra essere avvolto da un alone di mistero. E Paige vuole risolverlo a tutti i costi. E poi Josh, con la sua dolcezza e la sua spontaneità, capace di comprendere Paige in un modo che nessun altro può capire. Per il resto, ho cercato di dare a ognuno di loro una propria personalità e spero di esserci riuscita.
9)AUTORE: Parlaci del messaggio che vuoi trasmettere tramite il tuo romanzo. Il messaggio principale è “non permettere a nessuno di dirti chi tu sia, solo tu puoi saperlo” ed è un messaggio che sto imparando anche io piano piano. Spero di essere riuscita a far capire che il mondo non è tutto bianco o nero, che ci sono milioni di sfumature che bisogna imparare ad osservare e che la verità a volte è molto diversa da quello che pensiamo.
       PERSONAGGIO: È riuscito, secondo te, il tuo autore a trasmettere tramite           la tua storia un messaggio? 
      Lo spero, altrimenti sarebbe capace di far scoppiare una guerra pur di farlo capire.                    Quindi, per favore, capitelo.
10) AUTORE/PERSONAGGIO: È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo? 
      Nelle mie storie metto davvero tutta me stessa, le vivo mentre le produco, ecco perchè mi concentro molto sui dialoghi e sulle emozioni dei personaggi e non do descrizioni minuziose, perchè, da lettrice, trovo che, se esagerate, spezzino il corso naturale della storia. Credo inoltre che, se ci siamo riuniti tutti in questa pagina, è perchè una sola vita non ci basta e vogliamo sognare insieme ai nostri libri. E io spero davvero che possiate sognare insieme a me.