RECENSIONE: "HOTEL MEZZANOTTE" di Michele Botton


Oggi sono qui a raccontarvi della mia ultima lettura che riguarda “udite un po’” il genere Horror.
Eh sì, cari Friends Readers, mi sono buttata su un genere che non ho mai letto in vita mia perché, sono sincera, non ho mai avuto il coraggio di leggere storie macabre e inquietanti.

Io sono una di quelle persone che quando entra in una stanza buia accende la luce prima di varcare la soglia; una di quelle persone che salta per ogni minimo rumore notturno; una di quelle persone che è pronta a esclamare: “Armiamoci 
e partite!”.
Ma tralasciamo il mio coraggio da BraveHeart e andiamo con ordine: scopriamo la trama di questo romanzo.




“Hotel Mezzanotte” è un’antologia di racconti dell’orrore. Otto storie per lo più di vita quotidiana, dove qualcosa non è come dovrebbe essere.Abbiamo una bambina, travestita da zombie, la notte di Halloween che suona campanelli per il classico dolcetto-scherzetto, ignara del terribile segreto che nasconde. Una misteriosa e inquietante ragazza che inizia a fissare un povero malcapitato in un vagone del treno. Una cena familiare “molto” speciale. Un pallone da calcio maledetto che porterà alla rovina una famiglia con le sventure che causa. Una storia natalizia che dello spirito natalizio non ha proprio niente. C’è Lilith, l’emissaria della morte che si nutre della morte stessa. Ci sono Paolo e Michele che nella campagna padovana troveranno un uomo senza volto.Storie con un finale a sorpresa, in cui la sorpresa non è mai allegra.
Michele Botton, con i suoi racconti raccolti nel libro “Hotel Mezzanotte”, ha saputo destare la mia curiosità e tenere vivo quel senso di pathos tramite la sua scrittura scorrevole e le sue storie dal gusto noir.
Sono otto racconti che trattano di scene di vita quotidiana e che, una volta terminati, ti lasciano tutti la medesima cosa: ANSIA, ANSIA e ancora ANSIA!!!
C’è qualche errore di battitura, niente che inficia la leggibilità del romanzo.
Insomma, tirando le somme, nonostante il genere nella mia classifica personale resta all’ultimo posto, consiglio questi racconti agli amanti degli Horror e a tutti quelli che hanno bisogno di una bella scarica di adrenalina.
Ah, dimenticavo! Quest’anno a dicembre non aspettate Babbo Natale; non credo riesca a venire il 25. Leggendo il libro capirete!
Questa volta non mi sento di dare un voto a questo romanzo; siccome non è il genere che prediligo, non voglio condizionare la vostra lettura. Sarete voi a dirmi che voto meritano questi racconti.