Recensione: "I love shopping" di Sophie Kinsella



Becky è una giornalista che dalle colonne di un prestigioso giornale londinese consiglia risparmio e investimenti sicuri. È carina, piena di inventiva, determinata. E ha una irrefrenabile passione: lo shopping. Irrefrenabile al punto di diventare una sorta di malattia, che la spinge a comprare abiti, accessori, cosmetici, ma anche dolci, biancheria e articoli per la casa...

Niente e nessuno possono trattenerla: non le pressanti lettere di sollecito delle banche per i suoi molti conti in rosso, non i manuali che insegnano a risparmiare, non i buoni propositi di contenere le proprie spese.
I love shopping è un romanzo brillante e intelligente, in cui si susseguono situazioni paradossali ma non improbabili. Perché Becky è tutte le persone che vanno in fibrillazione quando vedono la scritta SALDI, e che, quando ricevono l'estratto conto della carta di credito, pensano immediatamente a un errore... Insomma, Becky è un po' tutti noi.





Sicuramente molte di voi questo romanzo lo avranno già letto e, come al solito, io vado sempre contro corrente e solo adesso ne vengo a conoscenza. È il primo libro del genere Chick Lit (romanzi al femminile intrisi di umorismo) che leggo e devo dire che mi ha fatto sbellicare dalle risate.
Rebecca Bloomwood, detta Becky, è una giornalista finanziaria che lavora per un mensile di economia (e già qui mi chiedo come sia possibile per una come lei). Becky dà consigli su come risparmiare, facendo l’esatto opposto e così i suoi estratto conto si trovano sempre in rosso. Decide di dare una svolta alla sua vita e prova a correggere questo suo difetto non facendo più colazione al bar, cercandosi un lavoro extra e annotandosi le spese giornaliere.
Sarà aiutata dall’amica Suze e avrà sempre alle costole Derek Smeath, l’uomo incaricato dalle banche di recuperare i soldi da Becky.
Ci sarà spazio anche per degli incontri/scontri con un uomo che davvero non riesce a sopportare: Luke Brandon. Ma sarà davvero così?
Il romanzo è molto scorrevole, leggero e ironico. Scritto in prima persona e quindi maggiormente coinvolgente.
Lo consiglio alle maniache ossessivo-compulsive dello shopping e a chi cerca una lettura leggera per ore di puro divertimento.

VOTO: