RECENSIONE "LA STRANA INDAGINE DI THOMAS WINSLOW" DI GIACOMO FESTI




Thomas Winslow è un uomo in fuga. Ma non fugge come le persone normali, egli segue il proprio metodo. Scappa di storia in storia, spostandosi quando avviene il climax del racconto e attraversando tutti i generi narrativi. Non sa perché fugge, sa solo che deve scappare. La fuga gli ha annebbiato il cervello, ma gli ha lasciato quella basilare informazione. Finché un giorno non viene catturato da degli uomini grigi che lo portano dal loro capo, tal Gillighan, il quale gli rivela che lui altri non è che il personaggio di una storia, dalla quale è fuggito, che giace in fase di stallo in attesa del suo reinserimento. Così Thomas viene immesso nella sua storia originale, nella quale è un detective degli Anni '30 che deve indagare su un misterioso omicidio... ma l'indagine sarà più profonda di quanto possa aspettarsi. L'indagine più spaventosa e atipica di tutte. Quella dentro se stesso.

Un libro che gioca con le citazioni, che omaggia un genere, e nel farlo cerca di rendere giustizia a tutti gli altri. Perché non c'è nulla di più importante al mondo di una storia, qualunque essa sia.

Oggi, cari Friends Readers, vi parlo di un romanzo made in Italy che già dal titolo e dalla copertina suggestiva dovrebbe colpire qualsiasi amante del thriller. Sto parlando de "La strana indagine di Thomas Winslow", scritto da un giovane autore, Giacomo Festi, edito Duetredue edizioni.
La storia che ci racconta Giacomo è un mix tra il fantasy e il thriller e la sua caratteristica principale è che ci parla di una storia nella storia. Sì, avete capito bene... il protagonista del romanzo, Thomas Winslow, se ne va a zonzo per altre storie lasciando la sua in sospeso (e qui mi immagino sia i personaggi che l'ambientazione completamente congelati, in attesa che il ritorno del protagonista scongeli la situazione ridonando vita alla storia).
Incontreremo un Vecchio Saggio che ci racconterà la storia di guerrieri antichi come Uskik Sale-e-terra che creò la prima arma suscitando l'ira degli dei; spieremo da lontano una gang che su un campetto da basket sembra pronta a una rissa all'ultimo sangue; seguiremo una coppia di futuri innamorati che si conoscono alla fermata dell'autobus grazie a un libro (qui Thomas sembra non gradire la storia a cui sta assistendo). Lui si muove all'interno di questi racconti come uno spettatore; non interferisce mai e scappa non appena la trama sembra infittirsi. E come dar torto alla sua fuga improvvisa... d'altronde è inseguito da strani individui, degli uomini in grigio, con a capo un certo Gillighan che ha un compito ben preciso: colmare i vuoti di memoria di Winslow che non ricorda chi è né tantomeno sa qual è il suo posto nel mondo.
Quando Thomas ritorna nella sua storia, dopo che Gillighan lo riporta a "casa" con la forza, l'ambientazione subisce un repentino cambiamento trasformandosi in un thriller poiché Winslow non è altri che un detective degli anni '30 che ha per le mani un pluriomicidio.
Da qui inizierà a investigare sul delitto raccogliendo indizi e prove finché non arriverà a scoprire l'identità dell'assassino. 
Come ben sapete, i romanzi fantasy sono i miei preferiti in assoluto, mentre al secondo posto ci sono i thriller: datemi un Michael Connelly, un Dan Brown, un Ken Follett o un Carlos Ruiz Zafon e mi rendete felice.
N.B. Ho scoperto sul Blog dell'autore che il nome del protagonista è un omaggio a due autori: Don Winslow e Thomas Harris che, ahimé beata ignoranza, non conosco ma sono pronta a rimediare.
Capirete quindi la mia curiosità quando l'autore mi ha proposto di leggere il suo romanzo descrivendolo come un insieme dei due generi.
Devo dire la verità, ho pensato: "Come avrà fatto a unire due generi così diversi tra loro?". Quindi sono subito andata alla ricerca di romanzi basati su questo filone fantasy/thriller e ne ho trovati ben pochi.
L'idea quindi l'ho trovata originale, qualcosa di assolutamente nuovo; all'inizio potrebbe sembrare che il fantasy non abbia niente a che fare con questa storia, eppure c'è quel pizzico di surrealismo e di sovrannaturale tipico del genere.
Ho trovato il romanzo molto scorrevole, specialmente nella seconda parte, e il finale - niente spoiler, non temete - è stato decisamente inaspettato. Pensavo che una volta trovato l'assassino (che modestamente anni e anni de "La signora in giallo" mi hanno permesso di capire chi fosse già qualche capitolo prima, anche se il movente non mi è stato chiaro fin da subito XD), il nostro detective avrebbe assolto il suo compito e "vissero tutti felici e contenti" e invece no! La mente contorta dell'autore (non sto offendendo Giacomo anzi, devo dire che mi ha completamente spiazzato), aveva altri piani in serbo per lui e quando arriverete alla fine di questo romanzo la penserete anche voi come me. 
Concludendo... consiglio questa storia a tutti quelli che amano entrambi i generi perché è sì principalmente un thriller, ma c'è qualcosa di magico nascosto nelle sue pagine.

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