REVIEW PARTY: ODIO BABBO NATALE... O FORSE NO di Manuela Chiarottino
Una lettura che scalda, anche quando sfiora ferite che chiedono tempo e coraggio per rimarginarsi. Odio Babbo Natale... o forse no di Manuela Chiarottino appartiene proprio a questa categoria.
David, protagonista maschile, è il perfetto elemento di contrasto. Il Natale lo detesta: ci è cresciuto dentro ed è fuggito, cercando riparo in una Florida soleggiata e lontana da tutto ciò che gli procurava dolore. Il ritorno a North Pole, richiesto dal matrimonio della sorella Beth, diventa per lui una resa emotiva: un confronto inevitabile con ricordi, conflitti e vuoti mai davvero colmati.
Amber, con la sua pasticceria e la sua bambina, è l’opposto di David. Ama il Natale, ama il paese e lì ha ricostruito la sua fragile serenità. È un personaggio luminoso, ma non per questo semplice: la Chiarottino la dipinge con cura, lasciando affiorare sacrifici, forza e una dolcezza tutt’altro che ingenua.
L’incontro tra Amber e David accende una scintilla tanto inattesa quanto irresistibile. Lei è tutto ciò che lui non desidera; lui è tutto ciò a cui lei non può concedere spazio. Eppure insieme brillano.
La loro attrazione è il filo rosso che unisce la vicenda, ma ciò che rende davvero il romanzo speciale è la capacità dell’autrice di alternare leggerezza e profondità. Tra una ricetta, un ricordo che punge e un dialogo sincero, il lettore è accompagnato da due persone che imparano a guardarsi davvero, anche quando fa male.
Non è solo la storia di un amore che nasce, ma un percorso di ritorno, di perdono e di guarigione quella che il tempo da solo non sempre concede, ma che può essere resa possibile da un incontro inatteso.
North Pole è uno di quei luoghi che sembrano nati per far sognare: un piccolo paese che assomiglia a quelle sfere con la neve che cade soffice. Dove il Natale non è un semplice periodo dell’anno, ma un vero e proprio stile di vita. Luci, canti, strade imbiancate e un’atmosfera sospesa nel tempo: la Chiarottino costruisce un’ambientazione così sensoriale e vivida da trasformare il paese in un personaggio a tutti gli effetti. Ogni angolo conserva una storia da ricordare e, talvolta, da affrontare.
La scrittura dell'autrice è, uno dei punti di forza: delicata, sensoriale, capace di evocare atmosfere e sentimenti con naturalezza. C’è musicalità nelle sue frasi, calore nelle descrizioni, e un equilibrio costante tra emozione e misura. Una penna che accarezza senza invadere, rendendo ogni parola più incisiva.
Odio Babbo Natale... o forse no è la lettura ideale per chi cerca un romanzo romantico, dolce ma mai banale, intriso di magia natalizia senza scivolare negli stereotipi. È un libro che parla di crescita, famiglia, dolore e rinascita, ma soprattutto di quella piccola, preziosa magia che arriva quando meno la si aspetta.
Consigli
Da gustare con una tazza di cioccolata calda magari accompagnata da un biscotto alla cannella.
E, perché no, da regalare a chi ha bisogno di un soffio di luce.




