RECENSIONE: "L'ORSO E L'USIGNOLO: LA NOTTE DELLL'INVERNO VOL. 1" di Katherine Arden


Arya ci racconta le sue impressioni sul primo romanzo della trilogia La Notte dell'Inverno di Katherine Arden edito Fanucci Editore.

Questo romanzo mi ha sorpresa in modo molto positivo. La storia è ambientata in un piccolo villaggio ai confini della tundra russa, un luogo dove l’inverno sembra non finire mai e la neve arriva a coprire quasi tutto. Qui vive Vasilisa, una ragazza speciale: può vedere gli spiriti della natura e della casa, creature che proteggono le famiglie e il villaggio. È un dono che la rende diversa dagli altri, ma che allo stesso tempo la espone a molti pericoli.

Tutto inizia a cambiare quando nel villaggio arrivano una nuova matrigna molto severa e un giovane prete deciso a eliminare le antiche tradizioni. Da quel momento gli abitanti smettono di fare offerte agli spiriti e l’equilibrio del luogo si spezza: i raccolti falliscono, il freddo diventa più duro e strane creature cominciano a comparire nella notte. Un’antica forza malvagia, chiamata “l’Orso”, sta per risvegliarsi e minacciare la vita di tutti. Solo Vasilisa, con il suo coraggio e il suo dono, può provare a fermarlo entrando nel cuore del bosco e affrontando ciò che fino a quel momento era solo leggenda.

La cosa che ho amato di più è Vasilisa stessa: un personaggio che cresce molto nel corso del romanzo. All’inizio è una bambina curiosa e ribelle, ma pagina dopo pagina diventa più forte e determinata, ed è facile affezionarsi a lei.

Anche se il libro è presentato come un fantasy, io lo definirei più un dark fantasy. Ci sono momenti davvero cupi, quasi da horror, che rendono l’atmosfera più intensa rispetto ai fantasy classici. Non è una storia piena di magia “chiara”, ma un racconto in cui la natura, l’oscurità e le antiche paure hanno un ruolo centrale.

L’ambientazione nella tundra russa è uno dei punti più originali. È raro trovare romanzi fantasy ambientati in luoghi così freddi, isolati e affascinanti. Il paesaggio innevato, le notti lunghissime e il bosco misterioso diventano quasi un personaggio della storia.

Molto bello anche il folklore russo che fa da sfondo al romanzo. Non conoscevo bene queste leggende, essendo più abituata a quelle celtiche, ma le ho trovate davvero interessanti: spiriti domestici, creature del bosco e antiche divinità danno alla storia un’atmosfera nuova e originale.

In conclusione, questo primo capitolo della trilogia mi è piaciuto molto. È un romanzo che unisce magia, paura, tradizioni antiche e una protagonista coraggiosa. Lo consiglio a chi ama i fantasy con un tocco più oscuro e le ambientazioni diverse dal solito.