RECENSIONE: "1899. NASCE UN MITO: MILAN" di Giuseppe di Cera - NEWTON COMPTON EDITORI


Dante Wolf ci racconta le sue impressioni sul saggio di Giuseppe Cera dal titolo 1899. Nasce un mito: Milan edito Newton Compton Editori.

1899. Nasce un mito: Milan è un romanzo storico – saggistico di tipo sportivo edito dalla Newton Compton Editori nel Novembre 2025. 

L’autore è Giuseppe di Cera, nato a Taranto nel 1975. Laureato in Scienze politiche, è cronista per “Il Corriere dello Sport” e “L’Edicola”. Attualmente è il responsabile della comunicazione del Milan Club Pugliesi (AIMC Puglia). Infatti oltre a “1899. Nasce un mito: Milan” ha scritto molti altri libri sulla squadra rossonera.

Il romanzo si incentra per la maggior parte sulle origini del Milan, uno dei club più blasonati della storia del calcio italiano. Inizia con le origini della figura di Herbert Kilpin che trasferitosi in Italia per lavoro fonda, con l’aiuto di soci italiani e inglesi anch’essi appassionati di sport, il Milan Football and Cricket Club nell’inverno del 1899. Da lì tutta una serie di successi sfidando i colossi nati prima di loro come Genoa e Fc Torinese o ancora la neonata Juventus fino al 1907 anno dell’ultimo scudetto. Da lì il quarantennio buio dopo l’abbandono da parte di Kilpin e la scissione che portò alla fondazione dell’Inter. Ma il mito del Milan risorse negli anni grazie ad opera di uomini come Gianni Rivera o il presidente Berlusconi.

“Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari”. 
Queste furono le parole di Herbert Kilpin quando decise quel giorno d’inverno del 1899 di fondare una squadra di calcio destinata a diventare il punto di riferimento del calcio in Italia e nel mondo negli anni avvenire. Un romanzo scritto con lo stile di un saggio che ripercorre i primi anni in maniera molto dettagliata anno per anno: dalla fondazione alla prima vittoria che non si scorda mai, dal dominio alla decadenza e la scissione. 

Ma il mito del Milan nonostante tutto è sopravvissuto negli anni a venire grazie a quelle figure che hanno raccolto l’eredità di Kilpin, come Rivera, il presidente Berlusconi, la famiglia Maldini. 

Punto importante è il dettaglio con cui vengono descritte anche tutte le vittorie di scudetti, coppe e supercoppe. Insomma si può dire che il romanzo vuole dare un senso alle parole del grande Herbert.