REVIEW TOUR: "LA CONGIURA DELLE VIPERE" di Matteo Strukul - NEWTON COMPTON EDITORI
Arya partecipa al Review organizzato dal nostro blog per l'uscita del romanzo di Matteo Strukul La congiura delle vipere edito Newton Compton Editori.
La congiura delle vipere è un thriller storico ambientato nella Venezia del Seicento, un periodo denso di tensioni politiche, pericoli esterni e cospirazioni interne.
La narrazione ci trasporta in una città suggestiva e decadente, dove tra le calli avvolte dalla nebbia si muovono spie, pirati, inquisitori e personaggi mascherati che sembrano usciti da un incubo barocco.
Avevo letto con entusiasmo I sette corvi, un precedente romanzo dell’autore che mi aveva colpita per ritmo, atmosfera e originalità, e forse proprio per questo mi sono avvicinata a La congiura delle vipere con aspettative piuttosto alte.
Si tratta di un’opera ben scritta, ben documentata, con una trama articolata e una struttura solida. Ma, per gusto personale, ho trovato l’impronta storica un po’ troppo marcata, tanto da rallentare a tratti il coinvolgimento narrativo.
Sullo sfondo della Guerra di Gradisca e dei saccheggi degli Uscocchi, i famigerati pirati dell’Adriatico sostenuti dall’Austria, prende forma una trama che unisce realtà storica e invenzione con grande padronanza.
La figura dello Spettro di Venezia – giustiziere mascherato tra mito e leggenda – domina la scena con il suo fascino ambiguo, distribuendo giustizia con la spada e il veleno. Accanto a lui spiccano due personaggi femminili forti e riusciti: Rea, ex prostituta che trova riscatto grazie all’arte della profumeria, e l’Invelenada, donna avvelenatrice decisa a vendicarsi della Serenissima.
Il contrasto tra profumo e veleno, tra arte e morte, si fa simbolo dell’intera narrazione: Venezia è bella e letale, affascinante e pericolosa, come le trame che si muovono al suo interno.
L’atmosfera è resa con grande cura, e lo stile, ricco ma mai eccessivo, contribuisce a creare un mondo credibile e immersivo.
Va detto che l’inizio risulta un po’ lento a carburare, probabilmente a causa dell’abbondanza di riferimenti storici e dell’introduzione di numerosi personaggi e situazioni. Ma una volta superata la prima parte, la trama si fa più incalzante, con colpi di scena e tensioni ben calibrate.
La congiura delle vipere è un romanzo di qualità, apprezzabile per la sua ricchezza storica, la precisione nella ricostruzione e l’intreccio ben congeniato. Forse meno immediato rispetto ad altri titoli dell’autore, almeno per chi – come me – predilige un equilibrio più spostato verso l’azione o il mistero rispetto alla componente storica.
Resta comunque una lettura affascinante, consigliata a chi ama lasciarsi trasportare nei meandri oscuri della storia, tra profumi, veleni e maschere che non sempre nascondono ciò che sembrano.