SETTE BLOG PER UN AUTORE: "NORA B. CUGNO"


Ospite della rubrica Sette Blog per un Autore, l'autrice Nora B. Cugno che ci presenta la protagonista del suo romanzo.


1)Chi è Nina Flammà? Raccontaci qualcosa di te.
Qualcosa su di me… in realtà non c’è poi molto da dire: mi chiamo Nina Flammà, ho ventisette anni e sono una studentessa di medicina fuori corso.
In realtà questo è un segreto che conoscono solo i miei due coinquilini e mia nonna, ma che resti tra noi, io… riesco a vedere gli spiriti dei defunti e ho la capacità di farli andare oltre.

2)Cosa ne pensi della tua storia? Nei limiti dello spoiler, sei contento di quello che ti capita nel romanzo?
Guarda, non mi esprimo nemmeno. Anzi, sai cosa. Lo faccio.
Contenta? Ho il terrore sia degli ascensori che delle scale, immagina come sia la mia vita abitando al terzo piano di un condominio. Devo costantemente decidere di che morte potrei morire e vogliamo parlare di non capire mai se chi ho davanti sia vivo o morto? Sono praticamente, costantemente un fascio di nervi. Per di più quella grandissima t@*** della mia creatrice, dopo che ho fatto trapassare una povera anima sofferente, mi mette alle costole la morte ed è pure bono. Ma vi sembra una cosa normale da fare?
Ma soprattutto, MIA NONNA.
No guarda Maria, io esco.

3)Hai degli hobby di cui il tuo autore parla nel libro? 
Suono il pianoforte fin da piccola, è una delle poche cose di cui posso vantarmi senza risultare arrogante. Avrei tanto voluto continuare in conservatorio, ma la vita ha avuto altri progetti per me.

4)Che personaggio sei? Un protagonista amato sin da subito o no? 
Penso di essere una protagonista strana. Faccio cose per cui la mia creatrice mi avrebbe presa a sprangate sulle gengive (lo so perché gliel’ho sentito ripetere molto spesso). Tendo a perdonare l’imperdonabile e non sempre questa cosa è capita, ma è più forte di me e poi forse… ho baciato troppe persone in così poco tempo che alcune lettrici non hanno approvato il mio comportamento. Anche alle Sante capita di peccare, poi vorrei vedere loro al mio posto, ma questa è un’altra storia.

5)Pensi che qualche lato del tuo carattere possa appartenere al tuo
autore? 
So che in passato Nora mi somigliava, perdonava spesso chi le faceva del male, ma credo proprio sia cambiata. Adesso so che è più come Ezra.

6)Tre aggettivi che ti descrivono.
Ironica, gentile, determinata.

7)Parlaci della città dove è ambientata la tua storia.
La mia creatrice non lo dice apertamente nel libro, ma la storia si svolge tra Catania e Marzamemi, la prima è una vera e propria città universitaria, l’altra è un pesino di mare più a sud di Tunisi. Entrambe si trovano in Sicilia, ma questo era facile capirlo dato le credenze e le formule rituali che mia nonna mi ha insegnato. In Sicilia, il sacro e il profano si mescolano e io mi sento fatta di entrambe le cose.

8)Che rapporto hai con gli altri personaggi del romanzo? Ti va di presentarceli?
Questa cosa mi prova abbastanza, ho sentimenti contrastanti al riguardo, ma proverò a non fare spoiler e a comportarmi come se non sapessi cosa succede alla fine della mia storia.
Mattia: è il mio migliore amico dai tempi del liceo, siamo cresciuti insieme e siamo finiti per vivere nello stesso appartamento, frequentando la stessa facoltà. È uno studente assennato e intelligente, inoltre è bellissimo, un vero e proprio angelo. A volte però mi fa arrabbiare e allora ce ne diciamo di ogni, solo che poi ha la capacità di farsi perdonare sempre, gli basta un abbraccio. La verità è che so che lui mi ama, ma non lo ammetterebbe mai e nemmeno io.
Daniele: È l’altro ragazzo con cui condivido l’appartamento in cui abito con Mattia.
Soffre di misofobia, una condizione per cui si prova una paura eccessiva e irrazionale dello sporco, dei germi e della contaminazione; per questo non esce quasi mai di casa e nei suoi momenti peggiore nemmeno dalla sua stanza. È un ragazzo dolcissimo, un ottimo ascoltatore e un buon amico.
Ezra: la morte. Non lo voglio nemmeno nominare, Si è trasferito nell’appartamento di fronte al nostro ed è ossessionato da me. Credo voglia cogliermi, lo ha detto spesso, solo che non sono molto sicura che la cosa mi dispiaccia… ma cosa sto dicendo?!
Selafiel e Uriel: sono due gatti. O forse no? Sta di fatto che sono strani e hanno la mania di baciarmi ogni due per tre.

9)La tua storia avrà un seguito?
La mia creatrice dice che piuttosto si taglia le dita, io ti rispondo che sto bene con il finale che mi sono scelta. Ma l’ho sentita parlare di un ipotetico spin-off, chi lo sa…

10)Cosa pensano di te i lettori nelle loro recensioni? 
C’è chi mi odia e chi mi ama, sono una protagonista divisiva a quanto pare. Le mie scelte non sono quelle di una protagonista canonica. Tendo a fare troppo del bene e poi casco in scelte amorose sbagliate. Provate a starci voi nei miei panni!

11)C’è un messaggio all’interno del romanzo che secondo te il tuo autore vuole trasmettere ai lettori?
Oltre l’accettazione della morte, uno dei temi che le sta più a cuore è l’autodeterminazione del se. Io mi autodetermino in quanto donna, compio una scelta. Nessuno può dire a un’altra persona cosa essere, cosa diventare e ciò vale su ogni piano. Siamo noi che dobbiamo essere liberi di poter prendere una decisione, di esprimerci. Che si parli di natura fisica, sessuale o sentimentale.

12)Tre buoni motivi per leggere la tua storia.
Se ti piacciono gli stand alone
Se vuoi arrabbiarti tantissimo con tutti i personaggi
E se vuoi innamorarti della tua più grande paura