RECENSIONE: "1627" di Andrea Martinetti - DARK ABYSS EDIZIONI


Durante le "ferie" estive, Arya ha letto il romanzo storico di Andrea Martinetti dal titolo 1627 edito Dark Abyss Edizioni.

Il romanzo di cui vi parlerò oggi mi è stato regalato da mia sorella perché sa quanto io ami le storie ambientate nel passato. 

1627, scritto da Andrea Martinetti, è un'opera che si inserisce pienamente nel filone del romanzo storico classico e già dalle prime pagine si percepisce con chiarezza la competenza dell’autore e l’accuratezza del suo lavoro di ricerca: Martinetti è uno storico, e si sente.

L'ambientazione è affascinante: siamo nel pieno Seicento, in un’Europa attraversata da tensioni politiche, lotte di potere, intrighi religiosi e traffici mercantili. 

La figura di Jacopo Argenti, giovane mercante genovese, si intreccia con quella di pittori, spie, armatori, religiosi e nobildonne, in una trama ricca di personaggi e dettagli storici.

Tuttavia, pur riconoscendone il grande valore dal punto di vista culturale e narrativo, devo ammettere che – per il mio gusto personale – ho trovato il ritmo della narrazione piuttosto lento. 
Sono un'appassionata di thriller storici, dove
l'azione incalzante, i colpi di scena e le indagini serrate sono al centro dell'intreccio.

In questo caso, invece, 1627 si prende il suo tempo per costruire l'atmosfera e
far muovere le sue “pedine” sullo scacchiere geopolitico del tempo. 

Una scelta coerente con lo stile del romanzo storico tradizionale, ma che può risultare meno coinvolgente per chi cerca tensione continua e adrenalina.

In conclusione, 1627 è un romanzo scritto in modo impeccabile, solido e colto,
consigliato a chi ama immergersi in un'epoca lontana e ben ricostruita, con personaggi credibili e una narrazione che restituisce il respiro della storia. Non è un thriller mascherato da romanzo storico: è un romanzo storico autentico. E
per chi ama davvero il genere, questa è una garanzia.