REVIEW PARTY: "LA RAGAZZA CHE SALVAVA LE COCCINELLE DALL' ACQUA" di Giada Fariseo



Sunflower partecipa al Review del romanzo di Giada Fariseo La ragazza che salvava le coccinelle dall'acqua.


"Non è mai troppo tardi per essere felici" – è questo il cuore pulsante del romanzo che ci accompagna nel viaggio di Alix Leroy, donna sofisticata e indipendente, ma anche profondamente segnata da un passato che credeva di aver dimenticato.

Ambientato tra la frenesia di New York e la poesia sensoriale della Provenza, il romanzo si snoda come una vera e propria sinfonia di profumi, ricordi e scelte di vita. 

Alix, “naso” di fama nel mondo della profumeria, si ritrova a dover affrontare non solo una svolta professionale, ma anche un bivio esistenziale. Il ritorno in Francia, inizialmente vissuto come un dovere, si trasforma pian piano in una riscoperta personale, in un lento ma inesorabile riavvicinamento alle proprie radici.

La scrittura è scorrevole e i capitoli brevi aiutano a rendere la lettura piacevole, quasi ritmata, come un respiro profondo che accompagna il lettore pagina dopo pagina. La ragazza che salvava le coccinelle dall’acqua non è solo un romance, ma molto di più: è un romanzo che ti scava dentro, che ti mette in discussione, che parla a quella parte di noi che ogni tanto ha bisogno di fermarsi e ascoltarsi davvero.
È un turbinio di emozioni che il lettore è portato a vivere in prima persona — non vi nascondo che mi sono commossa leggendolo.

Tra le pagine emergono citazioni che colpiscono al cuore in maniera delicata e profonda, che tocca chiunque abbia conosciuto il dolore di una perdita:
“Essere felici non significa dimenticare. Essere felici significa onorare la memoria di chi non c'è più.”
Una frase che racchiude uno dei messaggi più intensi del romanzo: la felicità non cancella il dolore, ma lo trasforma, dandogli un nuovo significato.

La storia è un intreccio ben calibrato tra introspezione e romanticismo, tra nostalgia e rinascita. La protagonista è credibile e sfaccettata, una donna moderna ma profondamente umana, divisa tra due mondi: quello sicuro e razionale che ha costruito con fatica, e quello emotivo e autentico che aveva lasciato indietro.

Il paesaggio della Provenza – con i suoi ritmi lenti, i mercati, i profumi di lavanda e le tradizioni artigianali – non è solo sfondo, ma vera e propria anima del racconto. È un libro che profuma di terra e di memoria, che invita a rallentare e a guardarsi dentro.

Perfetto per chi ama le storie di rinascita, di ritorni inattesi e di seconde possibilità, questo romanzo ci ricorda che a volte, per andare avanti, bisogna avere il coraggio di tornare indietro. E che le radici, anche se trascurate, sanno sempre dove trovarci.
È un inno ad andare avanti nonostante tutto.