BLOGTOUR: "TULIPANO ROSSO & BIVONEA DI SAVI" - Monica Brattoli
Ospitiamo oggi una delle tappe del BlogTour organizzato dal blog Reading is True Love per l'uscita del romanzo di Monica Brattoli: Tulipano Rosso & Bivonea di Savi.
Perché leggere questo romanzoMh… non lo so ahahah Cioè: io ho scritto un romanzo che stranamente mi piace, anche se ha qualche difettuccio di svista, ma quelli sono un po’ fisiologici e un po’ l’occhio che ci fa l’abitudine. Se mi fosse capitato un libro come T(r)&BdS lo avrei letto perché abbiamo un po’ tutti una vita incasinata e credo che anche la persona più sicura di questo mondo ogni tanto si guarda allo specchio e ha un pizzico di ansia da prestazione. Carlotta e Cristiano hanno le loro ansie e le loro imperfezioni, però si sostengono a vicenda e si amano anche per quelle. Quindi penso sia un bel messaggio, no?
TRAMA
Un addio al nubilato in una delle città più dissolute d’Europa, con i suoi panorami da cartolina, le viuzze acciottolate, canali e tulipani e solo serate per ragazze. Amsterdam sembra la meta perfetta… Se non fosse che Carlotta non voleva proprio andarci! È ottobre, fa freddo e soprattutto ha lasciato il suo amato Jacky da Piera. Seduta su una panchina della zona fumatori dell’aeroporto, per ingannare il tempo, si ritrova a fare un bilancio della sua vita: due lavori, un mutuo, zero aspettative, sogni o desideri. Tutto fin quando non le si avvicina un olandese biondo, con quell’accento là, che le chiede se ha da accendere, e da quel momento il suggerimento della sua migliore amica prende vita.
Cedric Cristiano Conti Jager è fuori dallo Schiphol per puro caso: all’ultimo minuto gli hanno cancellato il volo per Berlino; perciò, gli tocca aspettare che qualcuno venga a prenderlo per tornare a casa e cercare una nuova meta per i suoi viaggi aziendali, e nel mentre riattacca con la compagnia aerea scorge un meraviglioso darwin, il suo tulipano preferito nel tripudio di girasoli della smoke-zone. Nonostante abbia appena spento la sigaretta sente il bisogno di riaccenderne un’altra, e di chiedere proprio a lei l’accendino.
La cosa peggiore? Nessuno dei due immaginava di rincontrarsi la sera dopo in un pub.
L’altra cosa peggiore? Nessuno dei due immaginava come si sarebbe conclusa la serata.
L’altra cosa ancor più peggiore? Nessuno dei due immaginava di rincontrarsi mai più.
Eppure, è accaduto per davvero: a distanza di cinque mesi, in un’altra nazione e in una circostanza che prevedeva tutti i vestiti addosso.
Perché non si sanno mai quali e quanti giri faranno due vite, ma se una ti offre dei bulbi, tu piantaci un tulipano.