REVIEW TOUR: SANGUE ALLA TERRA di Luca Mortali



L'erede di Chtulhu ha letto per il blog il romanzo di Luca Mortali dal titolo Sangue alla Terra edito Winter Edizioni, che ringraziamo per la copia digitale omaggio.

Lo ha definito un capolavoro assoluto vediamo insieme il perchè.



A CURA DI

Ho provato a scrivere questa recensione circa ottanta volte. E ogni volta cancellavo insoddisfatta. Eppure un sorriso sbucava dietro il mio grugno alla Grinch. Perché se un libro ti mette cosi alla prova, beh allora è il libro giusto. E sangue alla terra è l'incanto fatto carta. Proprio cosi incanto. E nonostante le scene forti, a volte feroci, resta dentro di te alla fine della lettura una strana emozione dolceamara.

Data non solo dall'epilogo, straordinario fatemelo dire, ma dall'intero percorso umano dei protagonisti. Perché qua l'umanità gronda dalle pagine. Umanità che si arrocca su valori distorti di una società prigioniera di troppe anomalie, strappi non solo nel continuum temporale ma persino nell'anima. Umanità silenziosa avvinta a ideali che sembrano dissacranti in un contesto cosi disperato, come quello descritto da Luca Mortali. Eh sì. Il selvaggio west di tanti film e libri. Selvaggio, pieno di opportunità, di valori e di dannati senza gloria. È quello che ci appassiona no?

Sapere che l'orizzonte ampio di un sogno nato in terra d'America, lontano dagli stereotipi elitari sia a portata di mano. E nascono così cittadine in cui la legge viene fraintesa con la violenza cieca di chi deve per forza impossessarsi di quell'orizzonte. 

A farne spese non è solo la terra macchiata di sangue. Perché per creare quello che oggi chiamiamo il self made man, il pioniere, di sangue, la terra ne ha bevuto. A litri. E sangue di innocenti e sognatori, di persone che finivano strappate a forza da terre considerate di propria esclusiva proprietà. Come se noi potessi definire il possesso di una manciata di sabbia e fango. 

La terra non è di nessuno, se non di chi ha la fame e la voglia di curarla. (Vecchioni cit.)

E cosi il west può nascondere anche la parte marcia. Come tutto in questa vita che sembra uscita dal peggiore dei romanzi. Nasconde la ferocia dietro l'apparenza di una giustizia umana che di umano non ha nulla. Nasconde il pregiudizio con la voglia di ordine. Nasconde il dolore dietro a valori distorti e pieni di denti aguzzi. Nasconde il nero presente dentro ognuno di noi con l'apparenza di una normalità che divide in vittime e carnefici un’umanità indivisibile. E sotto il cielo rosso squarciato da un evento soprannaturale che ci fa comprendere come qua, in questo libro pieno di dolore e speranza, normale non è nulla. Non sono le rocce erose dagli anni, la notte gelida, le montagne innevate che racchiudono una città fatta di ferro e di metallo, cosi come ferro e metallo è il cuore di chi ci vive.

L'anomalia è nella sopraffazione, nell'annientamento consapevole di altre culture, di altri modi di vivere di una saggezza che costantemente ti ricorda che non sei te a possedere la terra.  Ma è la terra ad accoglierti. Come un figlio prodigo, come una pecorella smarrita, come un lupo lontano dal suo vero branco, costretto a essere allevato come cane domestico. E cosi la storia non è soltanto weird, steampunk, horror, ma anche una storia di redenzione. Perché la verità nelle pagine finali non faranno altro che raccontare il tuo modo di essere uomo.

E a seconda delle scelte che si faranno, persino quella di assecondare l'istinto di sopravvivenza, potrai vederti davvero allo specchio. Rifiutando di essere parte dello schieramento tra due fazioni. 

O nel mettere l'amore per un fratello sopra persino i valori con cui si è cresciuti.

Parole oscure?

Le capirete soltanto leggendo il libro. Sangue alla terra è quanto di più bello. Feroce, commovente che ho letto finora. E fidatevi io vivo per leggere. Ma di cosi belli, beh ne ho avuti pochi tra le mani.

Pochissimi.

Capolavoro da leggere e rileggere senza sosta.


 + lode