INTERVISTA AL PERSONAGGIO: Erin di Marianna Gaj


Ospite di oggi Erin protagonista del libro scritto da Marianna Gaj


1) Chi è Erin Davies? Raccontaci qualcosa di te.

Sono una ragazza tranquilla e una grande sognatrice. Amo starmene incollata alle pagine di qualunque cosa somigli ad un ammasso di parole. Non per niente il posto che preferisco al mondo è la biblioteca di Amersham, la cittadina in cui vivo. Recentemente la mia vita è stata scossa da una notizia improvvisa ma non del tutto inaspettata: ho un tumore ai polmoni al terzo stadio. Come si legge nella mia storia, quando il dottor Greenwood ha emesso la sua diagnosi mi sono sentita come un muro che cade, mattone dopo mattone, finché a terra non rimane altro che polvere. So che non mi resta molto tempo: qualche settimana, un paio di mesi se va bene. e in biblioteca non ci sono libri che spieghino come affrontare situazioni del genere.

2) Cosa ne pensi della tua storia? Nei limiti dello spoiler, sei contento di quello che ti capita nel romanzo?

La mia è una storia dolceamara: quello che mi capita nel romanzo non è sicuramente il classico “vissero sempre felici e contenti”, ma non cambierei il corso degli eventi. Ogni attimo, ogni parola, ogni sguardo ha contribuito a farmi crescere e, in qualche modo, a farmi rinascere. Per cui sì, posso dire di essere contenta della mia storia.

3) Hai degli hobby di cui il tuo autore parla nel libro?

Leggere, leggere, leggere. È ciò che farei, e che spesso faccio, dal mattino alla sera; non mi stanca mai.

4) Che personaggio sei? Un protagonista amato sin da subito o no?

Non saprei. Credo che all’inizio del romanzo potrei risultare un po’ antipatica: ho un carattere schivo, non mi apro facilmente. Amo paragonarmi alla volpe del Piccolo Principe: ho bisogno di essere addomesticata prima di potermi fidare per davvero.

5) Pensi che qualche lato del tuo carattere possa appartenere al tuo autore?

Credo di sì, abbiamo molte cose in comune. Soprattutto le insicurezze e il mare di emozioni contrastanti in cui nuotiamo costantemente.

6) Tre aggettivi che ti descrivono.

Testarda, caparbia, sensibile.

7) Parlaci della città dove è ambientata la tua storia.

Amersham è una piccola cittadina di circa 14 mila abitanti che si trova nel Buckinghamshire, in Inghilterra.

Non è particolarmente originale e i suoi inverni sono decisamente troppo freddi per i miei gusti, ma in fondo non mi dispiace viverci. Forse non lo ammetterei ad alta voce, ma mi piacciono le sue stradine strette, le casette tutte uguali e quella sua aria un po’ misteriosa, da libro di fiabe.

8) Che rapporto hai con gli altri personaggi del romanzo? Ti va di presentarceli?

Con mia mamma e Matt ho un rapporto di amore e odio: sono un’adolescente e spesso non mi sento capita appieno da loro, ma sono l’unica famiglia che ho. E poi c’è Thomas Lee, il bibliotecario fastidiosamente sorridente che a poco a poco mi ha rubato il cuore e mi ha restituito la voglia di vivere, di ridere e di gioire per le piccole cose.

9) La tua storia avrà un seguito?

No, si conclude con questo romanzo e leggendolo capirete il perché.

10) Se potessi cambiare il lavoro che il tuo autore ti ha affibbiato nel romanzo, cosa ti piacerebbe fare?

Vorrei lavorare anche io in una biblioteca o in una libreria, ma non mi dispiacerebbe neanche il lavoro di mia mamma, la fioraia.

11) Cosa pensano di te i lettori nelle loro recensioni?

Mi descrivono come una ragazza dolce e sensibile, ma forse mia mamma avrebbe qualcosa da ridire!

12) Se potessi entrare nel romanzo di un altro autore, in quale ti piacerebbe finire e perché?

Vorrei intraprendere il viaggio tra i pianeti fatto dal Piccolo Principe; mi piacerebbe perlustrare quelle terre così magiche e diverse dalla nostra realtà.

13) C’è un messaggio all’interno del romanzo che secondo te il tuo autore vuole trasmettere ai lettori?

Il fatto che tutto intorno e noi è governato dal destino, che certe cose sono inevitabili. E soprattutto che c’è sempre una buona ragione per Vivere, vivere per davvero, indipendentemente da quanto la vita possa essere dura con noi.

14) Tre buoni motivi per leggere la tua storia.

Non è la classica storia d’amore tutta rose e fiori, c’è di più nel romanzo.

È una storia autentica, che non ha paura di mostrare la durezza dei sentimenti e i lati oscuri dell’esistenza.

Tutti quanti avremmo bisogno di un Thomas Lee nella nostra vita.

15) Rivolgiti direttamente ai lettori e cerca di catturare la loro attenzione affinché acquistino il romanzo del tuo autore.

Vi propongo un assaggio di ciò che troverete nel romanzo: Erin Davies ha solo diciassette anni quando le viene diagnosticato un tumore ai polmoni al terzo stadio. Metodica e diffidente, con un’infanzia segnata dalla sofferenza, vede il suo mondo andare in frantumi un pezzo alla volta e trova rifugio nei libri, da sempre suoi unici amici. Grazie ad essi incontra Thomas Lee, bibliotecario diciannovenne fastidiosamente sorridente che irrompe nella sua quotidianità senza chiederle permesso, facendole riscoprire la bellezza delle piccole cose e portandola a guardare la vita sotto una luce completamente diversa.

Quello che Erin non sa è che anche il ragazzo nasconde dei segreti, la porteranno a dover prendere la piùdifficile delle decisioni: rinunciare a Thomas Lee e mettersi al riparo dai suoi demoni, o rischiare il tutto per tutto pur di tornare ad essere felice?