INTERVISTA AL PERSONAGGIO: "LISA RANDI" - Marco Ghergo

Ospitiamo oggi per l'Intervista al Personaggio Lisa Randi, protagonista del romanzo Sul filo della morte di Marco Ghergo.


INTERVISTA AL PERSONAGGIO

1) Chi è Lisa Randi? Raccontaci qualcosa di te

Non mi va di parlare di me, men che meno della mia famiglia piena di soldi e di perbenismo. Vi basti sapere che studio all'accademia di belle arti di Macerata. Cerco di diventare una brava fotografa tra un allenamento di kick-boxing e l'altro. Il dolore fisico è l'ultima delle mie preoccupazioni visto che, da anni, il disturbo bipolare mi rode da dentro. E poi penso sempre a lei, l'amore della mia vita che non ho mai dimenticato. E questo, vi garantisco, fa più male di qualsiasi pugno in faccia.

2) Cosa ne pensi della tua storia? Nei limiti dello spoiler, sei contento di quello che ti capita nel romanzo?

Sono solo stufa di essere presa per pazza. Se ho deciso di correre dietro a un serial killer, è solo per dimostrare a tutti che ho ragione e che la gente peggiore è quella che vive rintanata nell'ipocrisia e nelle certezze di questa società individualista.

3) Hai degli hobby di cui il tuo autore parla nel libro?

Inseguo la morte: voglio fotografarla. Cimiteri, obitori, luoghi in cui sono avvenute tragedie... io so che la morte si può... vedere e persino ritrarre.

4) Che personaggio sei? Un protagonista amato sin da subito o no?

Molti dicono di sentirsi come me e di assomigliarmi. Mi dispiace sinceramente per loro. Nessuno mi ama davvero, in realtà: ogni interazione umana è solo una strategia per ottenere qualcosa. 

5) Pensi che qualche lato del tuo carattere possa appartenere al tuo autore?

L'allergia per gli arrivisti che affossano gli altri per esaltare se stessi.

6) Tre aggettivi che ti descrivono.

Forte, libera, profondamente tormentata.

7) Parlaci della città dove è ambientata la tua storia.

Macerata è un paese di circa 40mila abitanti. È una città universitaria molto tranquilla, quasi noiosa. Il luogo adatto per una che vuole solo essere lasciata in pace.

8) Che rapporto hai con gli altri personaggi del romanzo? Ti va di presentarceli?

Mio padre è un idiota che mi riempie di soldi, purché me ne stia lontana. Mia madre è una persona inutile.

Il professor Morelli è un viscido cinquantenne attorniato di giovani artisti ancora più patetici di lui.

Anna, la mia coinquilina, è più instabile di me. Mi piace, ma non è adatta per una relazione seria.

Poi c'è Paolo: lui non ha paura di me. È un ragazzo che mi piace davvero. Il che è alquanto strano; strano tanto quanto lui e i quadri che dipinge. 

Mi fanno schifo un po' tutti, in realtà. Riesco solo a tollerare le mie amiche dell'università, alcuni graffitari di mia conoscenza, e qualche piccolo spacciatore che frequenta l'accademia. 

9) La tua storia avrà un seguito?

Non credo, ho sofferto abbastanza.

10) Se potessi cambiare il lavoro che il tuo autore ti ha affibbiato nel romanzo, cosa ti piacerebbe fare?

La persona normale, ammesso che la normalità esista. Mi accontenterei di non avere più gli attacchi di panico, se non altro.

11) Cosa pensano di te i lettori nelle loro recensioni?

Che è facile entrare in empatia con me. Forse perché davvero il mondo fa schifo. Poi c'è chi si aspetta il thriller investigativo con il commissario di turno. Allora restano delusi perché io cerco la verità solo per venire fuori dal buio che mi trascino dentro.

12) Se potessi entrare nel romanzo di un altro autore, in quale ti piacerebbe finire e perché?

Pollyanna di E.H. Porter: per una volta vorrei trovare un lato positivo nella vita.

13) C’è un messaggio all’interno del romanzo che secondo te il tuo autore vuole trasmettere ai lettori?

Ognuno di noi è 'storto' alla propria maniera, ma il mondo non ha il diritto di farci sentire sbagliati. Siamo unici. È nella nostra oscurità che si nasconde la parte più preziosa della nostra anima.

14) Tre buoni motivi per leggere la tua storia.

Se vi piacciono il ritmo e i personaggi sfaccettati, sono qui. Se amate la ricerca della verità a tutti i costi, mi trovate sempre qui. Se vi interessa la vicenda di una donna che lotta, nonostante tutto, mi trovate ancora qui.

15) Rivolgiti direttamente ai lettori e cerca di catturare la loro attenzione affinché acquistino il romanzo del tuo autore.

Cercare il serial killer che insanguina la città in cui studio, è un viaggio verso me stessa. Ma nulla è ciò che sembra, neppure la nuda verità. Quella di cui sono certa, però, è che se mi accompagnerete in questo viaggio, non riuscirete a smettere fino a quando non arriverete alla  fine. Con colpo di scena e finale a sorpresa, ovviamente.