RECENSIONE: "SONO IO L'ASSASSINO" di Amy Suiter Clark


Briciole di storie, la nostra nuova amica di letture, ha letto per noi il thriller di Amy Suiter Clarke edito Newton Compton Editori Sono io l'assassino.


Una volta, Elle Castillo era un’assistente sociale e aiutava giovani vittime di crimini violenti. Adesso conduce un popolare podcast incentrato sui casi irrisolti di sparizioni e rapimenti di bambini. Dopo quattro stagioni in cui è riuscita a risolvere molti casi del genere tra Minneapolis e Saint Paul, in Minnesota, Elle ha deciso di concentrarsi sul suo chiodo fisso da sempre: il Countdown Killer. Vent’anni prima, questo assassino terrorizzò la comunità rapendo molte giovani e uccidendole con orrendi rituali, a gruppi di tre, nell’arco di sette giorni. Ogni nuova vittima aveva un anno in meno della precedente. Nessuno sa perché si sia bruscamente interrotto con la sua ultima vittima, una bambina di undici anni. Il pluriomicida non fu mai identificato. Elle ha appena cominciato a seguire una pista suggerita da un ascoltatore, quando quello stesso ascoltatore viene ucciso. Pochi giorni dopo, viene rapita una ragazzina. Sembra opera del Countdown Killer. Secondo la versione diffusa anni prima dai media e dalle forze dell’ordine, l’omicida si era suicidato, ma Elle non ha mai creduto a quella storia. E ora la sua indagine sembra averlo risvegliato…


ringraziamo la casa editrice per la copia digitale omaggio


Sono io l’assassino di Amy Suiter Clarke è un thriller adrenalinico. 
La protagonista Elle, conduce le sue indagini grazia al podcast da lei ideato. È una donna forte e determinata a scoprire la verità. Il libro, come i migliori gialli americani, segue la pista del “sangue”, Elle ha un grande fiuto anche se a volte sembra avere la verità in tasca e infatti la donna, ex assistente sociale, è convinta che il killer di molti anni prima si sia in qualche modo risvegliato per i suoi podcast. 

Le indagini della protagonista sono veloci e non scontate. Il fatto che il serial killer sia rimasto inattivo per due decenni e certo un lato ben ingegnoso della trama che ricorda le serie tv tipo criminal mind dove il criminale inattivo ha un suo perché. 
Come in questo romanzo che si legge bene e con suspense.

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