RECENSIONE: "OLTRE IL FIUME" di Federica Gaspari


Anna Rita ci racconta qualcosa su una delle sue ultime letture Oltre il fiume di Federica Gaspari edito Nua Edizioni.


Un ritorno alle origini, un segreto nascosto per troppi anni, un pericoloso nemico che lavora nell’ombra. Un caso intricato per il criminologo Alan Giuliani, forse il più intricato della sua carriera, e allo stesso tempo il più intimo. Un romanzo perfetto per gli amanti dei thriller che però abbiano il sapore della nostra terra. Un po’ un Montalbano di montagna. Una serie di brutali omicidi sconvolge una cittadina di montagna, costringendo il criminologo del RIS Alan Giuliani a tornare al suo paese d’origine. Un solo dettaglio sembra legare le vittime tra loro: tutti i corpi riportano uno strano simbolo che suggerisce rituali di natura esoterica, eppure c’è qualcosa che non torna. Chi è il killer del fiume? Che cos’hanno a che vedere le vittime con il romanzo di una giovane scrittrice locale? È possibile che gli indizi di cui Alan ha bisogno per risolvere il caso si nascondano tra le pagine di un libro? Ha inizio così un’implacabile caccia all’assassino, che porterà il maresciallo Giuliani a mettere in discussione le proprie certezze e a dubitare perfino di chi gli è più vicino, fino a scoprire inquietanti verità nascoste da anni. Così come la trama scioglierà man mano i nodi del suo ordito, così il protagonista scioglierà quelli della propria esistenza. Giuliani percorrerà un cammino a ritroso nella sua vita, e il suo ritorno avrà come risultato il riportarlo al punto originario: a casa. Una casa reale, fisica, ma anche quella racchiusa nella conoscenza, degli eventi e di se stesso.


ringraziamo la casa editrice per la copia digitale omaggio



Le vicende narrate nel romanzo vedono come protagonista Alan Giuliani, un criminologo dei Ris, che si trova costretto a tornare nel suo paese di origine dal quale anni prima voleva scappare, ma che adesso gli manca infinitamente e solo grazie al tremendo omicidio che vede vittima il giovane sacerdote del paese riesce a capirlo.

Il romanzo inizia proprio così, con il ritrovamento del corpo del giovane parroco del paese nei pressi del fiume. Il corpo del giovane è completamente nudo e con uno strano simbolo tatuato.

Purtroppo quello del parroco non sarà l’unico corpo che verrà ritrovato lungo il fiume… ce ne saranno altri, tutti accomunati dallo stesso simbolo.

In soccorso di Alan arriva una giovane scrittrice di romanzi che fa notare che gli omicidi sembrano quelli descritti nel suo romanzo. Inutile dire che suona del tutto strano e che il maresciallo e la sua squadra iniziano ad indagare in tutte le direzioni.

Durante lo svolgersi delle indagini si sospetta veramente di tutti, l’autrice è stata veramente brava a creare un alone di mistero intorno ad ognuno dei personaggi che fanno capolino nel romanzo, in particolare intorno a Rebecca.

Il protagonista assoluto è Alan, con le sue manie/fobie e soprattutto con la sua “voglia di libertà”. Vorrei scrivere molto riguardo questo personaggio, che nel corso del romanzo fa un viaggio “in se stesso”, affronterà il suo passato e prenderà decisioni molto importanti, ma evito di scrivere di più per non spoilerare. Sono certa vi piacerà questo “Montalbano di montagna”.

Sicuramente l’aspetto che mi ha più colpito è stato il suo “capire” la mentalità delle persone che rimangono in montagna, non è facile da spiegare, credo che solo chi “vive” questa situazione riesce a comprenderla. Dovete sapere che anche io da circa due anni mi trovo in montagna e anche qui le persone non vedono di buon occhio chi torna dalla città, mi complimento veramente tanto con l’autrice per aver descritto questo aspetto, è qualcosa che non ho mai trovato in nessun altro romanzo.

Il romanzo è veramente ben strutturato e i colpi di scena non mancano. Le vicende sono narrate in maniera chiara e precisa, le descrizioni degli ambienti molto dettagliate. I fatti si susseguono velocemente e non si riesce a smettere di leggere, vi dico solo che sto imparando a memoria la filastrocca iniziale e non vedo l’ora di leggere il seguito.

“Tu vuoi sapere chi sono, viaggiatore tra i mondi” 

Non aggiungo altro, consiglio la lettura a tutti gli amanti del genere.

A CURA DI
VOTO