RECENSIONE: "LA STREGA DEL MARE" di Marcella Ricci


La nostra nuova recensitrice, Beamoon, ci racconta le sue impressioni sul primo libro letto per il blog: La strega del mare di Marcella Ricci edito Collana Literary Romance.



È l'estate del 1991 a Pinarella di Cervia, una tipica estate italiana, fatta di spiagge assolate piene di turisti, bagni in mare e giovani con tanta voglia di divertirsi. Ma per Morena, bagnina poco affabile, tanto da meritarsi l'appellativo La strega del Mare, è solo l'ennesima stagione lavorativa. Ben diverso invece è lo spirito di Andrea, aitante e ricco studioso milanese, in vacanza con gli amici, che si sente subito attratto da quella ragazza mascolina e arrogante. I loro mondi non potrebbero essere più diversi eppure c'è qualcosa che a loro insaputa li unisce e che li farà precipitare in un vortice di vendetta, paura e amore.


Ringraziamo la casa editrice per la copia digitale omaggio



In questa opera l'autrice si cimenta sia con il romanzo d'azione, sia con il romanzo rosa:

C'è la storia d'amore contrastata, come in ogni romanzo che si rispetti, ci sono i buoni e i cattivi, c'è il mistero che verrà rivelato solo nelle ultime pagine, ci sono i momenti di azione, c'è la contrapposizione fra classi sociali diverse, c'è la "location", ovvero il mare di Romagna

I personaggi sono rappresentati per categorie contrapposte: i ricchi presuntuosi e arroganti, tranne il protagonista, che riveste i panni del principe azzurro moderno: bello, ricco, intelligente, romantico: senza macchia e senza paura. La figura femminile principale è una Cenerentola del ventesimo secolo: orfana, con parenti cattivi, con la vita che si accanisce duramente su di lei, non permettendole il riscatto sociale che merita.

La psicologia dei protagonisti viene presentata in maniera lineare, Forse poteva essere approfondita un po' di più: è tutto sempre o bianco o nero, con una netta distinzione tra buoni e cattivi, tra simpatici e antipatici; I personaggi secondari sono figure un po' sbiadite messe nel romanzo per riempire un pochino la trama

Il linguaggio utilizzato dalla scrittrice è accessibile a tutti.

Buona l'idea di ambientare la storia sulla riviera Romagnola, in una epoca in cui ancora si telefonava dalle cabine a gettoni, un piccolo tuffo in un passato ancora recente e allo stesso tempo lontano. Mi sarebbe piaciuto trovare qualche colpo di scena in più, non intuire come sarebbe andata a finire la storia.

A CURA DI


VOTO