RECENSIONE: "MALEDETTO ROSSETTO ROSSO" di Chiara Della Monica


Lullaby ha letto per noi il romanzo di Chiara Della Monica "Maledetto rossetto rosso" edito Literary Romance che non l'ha convinta pienamente.
Vediamo perché leggendo la sua recensione.







TITOLO: Maledetto rossetto rosso
AUTORE: Chiara Della Monica 
GENERE: Romance
EDITORE: Literary Romance
FORMATO: Cartaceo e Digitale

Ringraziamo la casa editrice per la copia digitale omaggio 



Colin è un principe nero. Ha tatuaggi su tutto il corpo, capelli rasati sui lati, occhi verdi, e un passato che lo tormenta. La morte di suo fratello lo ha segnato nel profondo e da quel momento il suo cuore non ha più visto la luce. Demet lavora in una distilleria, è la figlia dei Sunny, la famiglia più in vista della città, e anche lei ha dovuto superare delle sfide: l’allontanamento della sorella a causa di una gravidanza inattesa, per esempio. In un giorno di pioggia il fato ha voluto intrecciare i loro destini, un incontro che porterà luce e tenebre, amore e odio, passato e futuro. Perché forse c’è qualcosa che hanno in comune… «Vorrei che mi raccontassi una storia, una fiaba in cui la principessa salva il cavaliere nero. Ho bisogno di un lieto fine.»




Colin ha vissuto la sua vita a metà, una parte di lui è rimasta nell'ombra, chiusa a chiave dopo la morte del fratello rendendolo distaccato da ciò che lo circonda.
Demet da quando sua sorella se n'è andata non è più la stessa, il peso della sua famiglia la schiaccia in maniera incontrollabile, per questo si lascia trascinare dalle sue emozioni quando ne ha la possibilità.

È come se avessi aperto la finestra di uno stanzino buoi affinché il sole lo inondasse con la sua luce.
Il cuore mi batte forte.
Sono vivo.

Colin e Demet si incontrano per caso, che sia fato o una coincidenza; questo evento concatena una serie di situazioni a cui nessuno dei due è pronto, ma se il destino avesse fatto i suoi conti e fosse tutto già scritto?
La pioggia non è mai stata così bella.
Prendo coscienza di quello che è appena successo e lascio cadere l'ombrello per terra.
Alzo la testa per osservare il cielo e ringrazio questa giornata buia per avermi fatto incontrare un insolito raggio di sole.

La scrittura è sufficientemente esaustiva sia per quanto riguarda i paesaggi che i personaggi.
Il contesto è minimale; troviamo buchi temporali e mancanza di informazioni sia per quanto riguarda i protagonisti sia per le situazioni che li circondano, non vi è descrizione accurata in entrambi i casi rendendo il romanzo un po' scontato e noioso.

Colin è un personaggio maschile abbastanza coerente, ciò che proprio non ho trovato in Demet, una ragazza che forse non ho capito appieno in quanto la mancanza di informazioni inerente al suo personaggio erano molte.

Ho trovato l'insieme già sentito e sbrigativo, tralasciando il contorno della storia che avrebbe sicuramente reso il tutto completo, ho faticato a finirlo ed è una cosa che mi è molto dispiaciuta in quanto la sinossi mi aveva trasmesso tutt'altra sensazione.

A CURA DI
VOTO