RECENSIONE: "LE FAVOLE DELLA BUONANOTTE" di Alessia Piemonte


La nostra Dott.ssa Biotech torna a raccontarci le sue impressioni sul genere che adora, ossia il thriller/horror. Ha letto per noi i racconti horror di Alessia Piemonte "Le favole della buonanotte".





TITOLO: Le favole della buonanotte
AUTORE: Alessia Piemonte
GENERE: Racconti Horror
EDITORE: Self
FORMATO: Digitale

Ringraziamo l'autrice per la copia digitale omaggio







Innaturale coscienza, quando si viene sfiorati da un gelido tatto, e il mondo si dissolve da non esistere più. Ogni cosa è immersa nelle tenebre. Attimi di lucidità che giocano molto sulla labile linea di demarcazione fra incubo e realtà. Ed è ciò che accomuna le cinque favole horror raccolte nell’antologia. Un vascello di parole, disturbanti e grottesche, come un cantino lugubre, che ha radunato una marmaglia composta da: un lupo mannaro, una strega, un’orda di scheletri, un demone e un perfido custode di un cimitero. 


Cinque storie accomunate da un velo sottile, un velo che separa la realtà dall’immaginazione, la vita reale da quella onirica, con i suoi bei sogni e i suoi incubi. Cinque storie ambientate in Italia, in cui prendono vita alcune delle figure più legate alle storie di paura che tutti noi abbiamo ascoltato o raccontato almeno una volta nella vita. 

Ne “Il lupo mannaro” il nostro protagonista ci racconta di alcune vicende accadute nell’estate del 1960 a San Giovanni in Teduccio, il quartiere di Napoli dove viveva quando era un bambino. Un giorno un bambino scomparve misteriosamente, e sul luogo della scomparsa furono ritrovati degli strani peli di animale. Le persone del quartiere iniziarono a parlare di un lupo mannaro, ma il nostro protagonista non credeva a quelle cose… in fondo i lupi mannari non esistono… o forse si?! 

“Lech” racconta di vicende accadute nel 1713 vicino Torino, nel Gran Bosco di Salbertrand, nella Val di Susa. Qui vivevano due sorelle, Alfreda e Marinella, rispettivamente la sorella brutta e quella bella. È una storia di gelosia e di vendetta. Cosa sarà disposta a fare Alfreda per diventare bella come sua sorella? 

In “Un’estate da brividi” ci troviamo a Burgio, un paesino situato tra le colline dei Monti Sicani, vicino Agrigento. Qui, nella Cripta di San Giuseppe si svolgevano i processi di mummificazione; gli anziani del luogo hanno sempre dissuaso gli abitanti del luogo e i turisti dal varcare la porta della Cripta di notte, sostenendo che le mummie prendevano vita. Giuseppe, Mattia e Carlo però non credevano a questa storia, quindi insieme decisero di visitare la Cripta di notte. Cosa troveranno una volta varcata quella porta? 

“Allucinazioni” è ambientato a Roma. Si dice che la sera bisognerebbe consumare pasti leggeri, forse proprio per evitare quello che è successo al protagonista della storia. Egli, infatti, dopo aver cenato con cinghiale e peperoni ripieni, fa fatica ad addormentarsi a causa del senso di pesantezza. Non appena si assopisce, però, inizia a vedere delle cose… 

In “La leggenda del custode” ci troviamo a Napoli. Il 31 ottobre del 1980 il nostro protagonista si reca alla festa di Halloween a casa del suo amico Giulio insieme ad altri amici. Iniziano così a turno a raccontare storie spaventose, almeno finché non torna a casa Simone, il fratello maggiore di Giulio, e sarà lui ora a raccontare una vera storia di paura… 

“Le favole della buonanotte” è una raccolta di cinque brevi storie horror. Nonostante i racconti siano di poche pagine ognuno, sono scritti molto bene, e, data la brevità, arrivano dritti al punto. Sicuramente l’idea è originale, le storie non sono banali, forse l’unica che si potrebbe dare un pò per scontata è “Il lupo mannaro” poiché ci sono tantissime storie sulla figura del Licantropo, ma le altre le ho trovate geniali, soprattutto “Lech”. 

Lo stile di scrittura della Piemonte è scorrevole, semplice e mai prolisso. Questa è la seconda raccolta di racconti dell’autrice che leggo, e non ha per nulla deluso le mie aspettative, esattamente come la prima. 

Non fatevi spaventare, non è una raccolta di storie “horror” nel vero senso della parola, sicuramente dà dei brividi e per questo piacerà agli amanti del genere, ma credo possa essere tranquillamente considerata una lettura per tutti, magari da leggere prima di andare a letto, una storia a sera! 

A CURA DI
VOTO