VI SEGNALA NADIA #302: "VENDERE UN CUORE AL MERCATO NERO E ALTRI RACCONTI" di Elisa Fumis





Vi segnaliamo il romanzo di Elisa Fumis "Vendere un cuore al mercato nero e altri racconti".
A voi tutte le info.



I cinque racconti che compongono questa raccolta scavano nel profondo dell'animo umano, conducendo il lettore a compiere un viaggio alla scoperta dei sentimenti più intimi e torbidi, tra sogno e realtà.
Si passa dalle atmosfere oniriche a quelle più introspettive, da quelle romantiche e pure, con richiami ai manga per ragazze, a quelle più cupe e soprannaturali.
Lo stile suggestivo che caratterizza l'autrice porta a un'associazione di immagini avvincente, misteriosa e molto emozionante.
In Vendere Un Cuore Al Mercato Nero, che dà titolo all'intera antologia, troviamo un ragazzo insofferente e uno strano aneddoto che sembra una profezia e che cambierà le vite dei protagonisti. Brutto porta alla luce il tormento di un giovane, che ancora non riesce ad accettarsi e che vive basandosi sulle proprie percezioni, spesso lontane dalla realtà. Tokyo è la manifestazione dei pensieri di una ragazza che cela un radicato senso di vuoto e che cerca consolazione nel proprio ragazzo, dove anche in questo caso il mondo reale si fonde con quello interiore e fantastico. Lucciole è il racconto più cupo della raccolta, dove troviamo una giovane donna che non riesce ad accettare la propria morte e vorrebbe vivere ancora, per non dimenticare ed essere dimenticata, per amare ed essere amata per la prima volta. L'antologia si chiude con La Casa, dove ritroviamo alcuni personaggi già presenti in Lucciole, e che lascia spazio alla speranza e all'amore, senza riserve, abbandonando in modo definitivo le angosce e i sensi di colpa.


Sai, anch'io sento un vuoto dentro, come se rotolassi giù da un precipizio senza mai schiantarmi. Mi fa compagnia durante la giornata, quando sono sul treno oppure quando faccio la spesa al supermercato; mi tiene per mano. Disegnare mi aiuta. Stare con te pure, anche se non voglio dipendere da nessuno. 

Come ti dicevo, sono venuto qui per controllare la situazione e poi andarmene. Eppure, ho sentito l’irrefrenabile desiderio di rivederti. Tu sei come una calamita, che mi attira a sé e non lascia la presa. Mi piaci, chiunque tu sia. È folle, vero?