INTERVISTA ALL'AUTORE #33: "ELENA MANDOLINI"





Nuovo Autore da conoscere oggi: Elena Mandolini che si presenta ai lettori con la nostra intervista.



Chi è Elena Mandolini? Raccontaci qualcosa su di te.
Sono nata a Roma e da sempre sono appassionata di cinema e letteratura. Mi sono laureata al DAMS di Roma Tre e, successivamente, ho conseguito due Master, uno in Scrittura per Cinema e Tv e l'altro in Critica Giornalistica. Ho lavorato per tanti anni come critica cinematografica e teatrale e attualmente lavoro in ambito Social Media e Community Management.
Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
Leggo da quando ero bambina e, fin da piccola, ho prediletto le storie di fantascienza e paura. Una passione che mi accompagna ancora oggi e mi ha portata a leggere romanzi di differenti generi letterari, ma il primo amore non si scorda mai! Ancora oggi preferisco la fantascienza, i thriller e gli horror. L'avventura con la scrittura è cominciata all’incirca nel 2013. Ho sempre desiderato scrivere romanzi, ma non ho mai avuto quello slancio che mi spingesse a farlo. Poi, in occasione della presentazione di un amico scrittore, ho visto come le persone fossero piene di aspettative e curiose nel leggere il suo nuovo libro. Lì ho avuto come un’illuminazione: volevo far emozionare allo stesso modo, volevo che le persone si appassionassero alle storie che avrei voluto raccontare. Da quel momento è scattata una molla e ho cominciato.
Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Cerco di scrivere tutti i giorni e di non perdere mai lo stimolo e l'esercizio. Sicuramente ci sono giornate più proficue e altre meno; alcune volte scrivo pagine intere, altre solo poche righe. Una cosa è certa, se per cause di forza maggiore non riesco a scrivere, mi sento incompleta.
Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto o ascolti della musica?
Dipende dal momento. Per scrivere alcune scene ho decisamente bisogno della musica. Metto le cuffie e scelgo a pelle due o tre canzoni che mi aiutino a ricreare le atmosfere e i dialoghi di una data scena. Poi le metto in loop e comincio a scrivere.
I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Sì sempre. La musica è una costante nei miei romanzi.
Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Tra gli autori che mi hanno sempre influenzata spiccano Stephen King, Dan Simmons e Richard Matheson. Su grande schermo ho sempre seguito e ammirato Alfred Hitchcock, Guillermo Del Toro, M. Night Shyamalan, Tim Burton e Christopher Nolan. Il tutto senza dimenticare il fumetto Dylan Dog! Il primo libro che ho comprato al di fuori della scuola e per il solo piacere di leggerlo, è stato It.
Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
Ripensandoci a distanza di mesi, direi di no. Forse avrei potuto dare più spazio a un personaggio secondario. Magari aggiungerei un paio di scene.
Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Per il personaggio principale, Claudia, mi sono ispirata all'attrice Vera Farmiga. Pensando fisicamente a Claudia, mi è venuta subito in mente lei, con i suoi grandi occhi azzurri e la pelle diafana. Per Flavio, altro personaggio importante del romanzo, il modello di riferimento è stato Tom Hiddleston, attore dallo sguardo tormentato.
Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Scrivere, scrivere, scrivere. Tutti i giorni, anche se si è stanchi, anche se il lavoro o lo studio ci ha sfiancati. Non si deve mai perdere l’esercizio: questo è fondamentale. È un consiglio che mi sento di dare per esperienza personale: quando ho smesso di scrivere per cause di forza maggiore è stato molto faticoso riprendere a farlo dopo mesi di interruzione. In oltre bisogna leggere molto e variare spesso il genere letterario; perché leggendo i lavori di altri autori, sia quelli eccelsi che scarsi, possiamo imparare stili diversi, scritture differenti e capire anche quali errori non commettere.
È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo? 
L'ultima Cura è un romanzo mistery - horror con una forte componente romantica e che riserva un bel colpo di scena finale. È un romanzo scritto in prima persona, molto scorrevole e dallo stile cinematografico. Si lascia leggere in poco tempo.