RECENSIONE: "L'ISOLA DEI DEMONI" di Ilaria Vecchietti
Eccoci oggi con una nuova recensione qui sul blog più lupesco del mondo!!!
Sto esagerando... forse sì. XD
Il romanzo di cui vi parliamo oggi è la storia scritta dall'autrice Ilaria Vecchietti e dal titolo "L'Isola dei Demoni".
Leggendo questo romanzo mi sono subito sentita catapultata indietro di quindici/sedici anni a quando tornavo a casa da scuola per l’ora di pranzo e guai a chi fiatava durante la sigla di “Dragon Ball” e “Naruto”.
Non so se l’autrice si sia
fatta influenzare dall’anime, magari appassionata come me della serie ma,
quando ho cominciato a leggere le avventure di Elia, Rigoberto, Grigoria e
Leandro della Tempesta (che sia messo ai
verbali è stato il mio personaggio preferito in assoluto), ho subito
immaginato la squadra del Team 7 composta da Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha,
Sakura Haruno e il grande Maestro Kakashi Hatake con la sua immancabile benda
sulla faccia (che poi si è mai visto il
suo vero volto?!!).
Il Villaggio della Foglia di
Naruto in questo caso è diventato il Paese della Roccia che si trova su Isola;
il nostro giovane protagonista è un giovane orfano di nome Elia. Il ragazzo
dovrà affrontare diverse prove per poter sperare di superare la selezione e
diventare Guerriero; ha infatti un Dono, tramite cui attinge a uno o più
elementi della natura che può utilizzare in combattimento.
Proprio come Naruto, Elia è
unico nel suo genere: un inguaribile ottimista, sempre solare e allegro, che
suscita persino tenerezza per la sua ingenuità.
Non vi racconterò altro sulla
trama per non rovinarvi la lettura, ma sappiate che molte saranno le prove che
Elia dovrà affrontare e diversi sono i personaggi che incontrerà lungo il suo
cammino. Conoscerà anche la vera leggenda di Isola e scoprirà qualcosa in più
sul suo passato e sui suoi genitori perché Elia è più di quello che sembra.
Sebbene la trama non sia del
tutto originale per la somiglianza, come dicevo all’inizio, con l’anime
“Naruto”, l’Isola dei Demoni è una storia che si fa leggere velocemente grazie
alla scrittura pulita e scorrevole della sua autrice. Non mancano piccoli
refusi che però non inficiano sulla lettura del romanzo (e che come sappiamo bene possono sfuggire all’autore self come a un
editor CE).
VOTO: