SETTE BLOG PER UN AUTORE: "MARTINA SPURI"


Ospite di oggi l'autrice Martina Spuri con il protagonista del suo romanzo Pascal Schmitt.


«Noi siamo figli senza padre, adottati da un Plant che non ha la forza di sostenerci e di amarci. Per loro, le nostre vite non hanno importanza. Le nostre paure, le nostre gioie, i nostri amori. Niente ha importanza.» La vita artificiale degli abitanti del Plant Asterion, una struttura verticale dove sopravvive ciò che resta dell'umanità dopo una catastrofe climatica, viene sconvolta da un attentato. Da quel giorno Pascal, avvocato, riservata ma curiosa, e suo fratello Stan, al servizio delle forze dell'ordine ma irriverente e ostinato, si trovano ogni giorno a mettere più in discussione la loro vita di routine in quella "società perfetta"; nel frattempo, il ripetersi degli attacchi terroristici squarcia sempre più il velo che protegge i misteri dietro il Plant Asterion, chi lo controlla spietatamente, chi vi oppone resistenza e chi vuole sovvertire l'ordine costituito a costo di sacrificare ogni cosa… Cupo, inquietante, carico di suspense e colpi di scena, il romanzo d'esordio di Martina Spuri appassionerà i lettori di fantascienza distopica, ma troverà pane per i suoi denti anche chi cerca un thriller coinvolgente con un messaggio di fondo netto e coraggioso.



1) Chi è Pascal Schmitt? Raccontaci qualcosa di te
Mi chiamo Pascal Schmitt e sono un avvocato, vivo con mio fratello Stan e il mio cane Holmes.

2)Cosa ne pensi della tua storia? Nei limiti dello spoiler, sei contento di quello che ti capita nel romanzo?
Beh di alcune cose sicuramente sì (e arrossisce) di altre meno.

3)Hai degli hobby di cui il tuo autore parla nel libro?
In realtà succedono talmente tante cose che non mi sarà possibile avere degli hobby. Però sicuramente amo fare sport e leggere libri.

4)Che personaggio sei? Un protagonista amato sin da subito o no?
Io spero sinceramente di sì. Sono una ragazza con dei pregi e dei difetti. Dubito di tante cose e a volte anche di me stessa, come credo accada a molti lettori.

5)Pensi che qualche lato del tuo carattere possa appartenere al tuo autore?
Sì ne sono certa. Sicuramente il non sentirsi a proprio agio in nessun luogo. La paura di essere in un certo senso “fuori misura”.

6)Tre aggettivi che ti descrivono.
Impacciata, introversa, empatica.

7)Parlaci della città dove è ambientata la tua storia.
Il Plant Asterion è una palafitta metallica sospesa diversi chilometri dalla Terra. Al suo interno non ci sono piante, né animali e l’ossigeno è davvero poco. Il cibo è sintetizzato in laboratorio e fa schifo e le tecnologie sono poche. A causa dei disastri ambientali non abbiamo avuto modo di progredire molto tecnologicamente.

8)Che rapporto hai con gli altri personaggi del romanzo? Ti va di presentarceli?
Beh c’è mio fratello Stan che lavora al Commissariato e che si preoccupa sempre eccessivamente per me.
Luther, il mio collega e vecchio mentore. Lui mi ha insegnato praticamente tutto ciò che so del mio lavoro.
Il Signor Parrotts, un cliente un po’ speciale e che in più di una situazione mi tirerà fuori dai guai grazie ai suoi consigli un po’... al limite della legalità, diciamo. E infine la mia amica Jenny con la quale ho condiviso la mia adolescenza, e che è tutt’ora una persona sulla quale posso contare. Ci sono poi tantissimi altri personaggi che conoscerò lungo il corso della storia… ma che saranno una sorpresa per me e per voi!

9)La tua storia avrà un seguito?
Al momento non ci sono seguiti in programma. Sembra proprio che mi godrò un po’ di tranquillità!

10)Cosa pensano di te i lettori nelle loro recensioni?
Lo scopriremo presto… che ansia! (sorride imbarazzata)

11)C’è un messaggio all’interno del romanzo che secondo te il tuo autore vuole trasmettere ai lettori?
Penso che ciò che ha mosso maggiormente la nostra Autrice nello scrivere questo romanzo è stata la ricerca di una rinnovata genuinità nelle nostre vite e la riscoperta della natura, e della cura che dobbiamo avere per essa. Senza natura le relazioni umane perdono di punti di riferimento, e io lo capirò fin troppo bene nel corso della nostra storia.

12)Tre buoni motivi per leggere la tua storia.
Sicuramente perché vi terrà con il fiato sospeso, perché si intrecciano tante storie di personaggi diversi, ognuno con i propri difetti, sogni e umanità, e perché, se avete un’anima “green”, il messaggio finale della storia vi emozionerà!