INTERVISTA ALL'AUTORE #46: "ANTONELLA CARULLO"

  


    Eccoci qui Wolves Readers con la rubrica "Intervista all'Autore".
   Oggi conosceremo l'autrice Antonella Carullo che risponderà alle nostre domande.





   1)Chi è ANTONELLA CARULLO? Raccontaci qualcosa su di te
Sono una donna che oramai, mio malgrado, devo definire matura. Ho quasi 57 anni, sono nata e vivo a Napoli, laureata in Scienze della Pubblica Amministrazione. Lavoro presso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, un  ufficio pubblico. 
   2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
La passione per la lettura è sbocciata verso i dodici anni, quando ho cominciato a “pescare” volumi dalla libreria di mio padre, Giuseppe Carullo (poeta, scrittore e giornalista, oltre che autore di riviste per l’avanspettacolo), fornitissima di titoli classici e moderni. Ricordo perfettamente quello che ha colpito la mia precoce e fervida  fantasia: “Cioccolata a colazione” di Pamela Moore. Quella per la scrittura, invece, è scoppiata da poco. Da piccola volevo solo giocare a pallone, sognavo di diventare una calciatrice famosa. Non lo sono diventata, ma mi sono divertita molto lo stesso avendo giocato nel campionato femminile di calcio di serie C fino a 24 anni.
    3) Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Anche per motivi legati al lavoro che svolgo, non ho molto tempo a disposizione per scrivere. Cerco di ritagliarmelo in serata, dopo cena. La notte mai, perché  sono una dormigliona, anche se spesso, durante la stesura di “CHI AMA NON DIMENTICA”,  mi  è capitato di svegliarmi con una intuizione, un dialogo completo, un colpo di scena. In quelle occasioni ho fatto ricorso alla registrazione di un memo sul cellulare, trascritto subito il giorno dopo.
   4)Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto o ascolti della musica?
Silenzio! La mente è già occupata dalle voci dei miei personaggi, non voglio distrarla!
    5) I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Nel mio “CHI AMA NON DIMENTICA” cito Pino Daniele, l’indimenticabile artista napoletano, che con le sue canzoni ha accompagnato la mia gioventù. Ho voluto omaggiarlo, facendo diventare “Je so’ pazzo” l’inno ufficiale della Dinamo Partenope.
    6) Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Non ho un autore preferito né un libro preferito. Se arrivo all’ultima pagina di un romanzo significa che mi è piaciuto, che mi ha coinvolto, intrigata, altrimenti lo avrei abbandonato prima. Devo dire però che ultimamente mi sono fissata per Murakami, sarà che sto attraversando una fase “visionaria” della mia scrittura, e lui mi intriga davvero tantissimo!
   7)Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
No, non cambierei nulla. Quando leggerete il romanzo capirete perché.
   8) Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Devo dire che come tutti gli scrittori sono un’attenta osservatrice, e dunque sottopongo – a loro insaputa J - ai raggi X le persone che mi circondano (parenti, amici, colleghi d’ufficio). Da tutti prendo spunto, anche se non amo indulgere in descrizioni fisiche particolareggiate.
    9)Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Innanzitutto di non abbattersi di fronte alle difficoltà che inevitabilmente dovrà affrontare nel momento in cui deciderà di compiere il grande passo ossia di gettare in pasto alla critica e ai lettori il proprio lavoro. E poi di prepararsi per il “dopo”. La vita dello scrittore esordiente si fa dura quando giunge il momento di promuovere il proprio libro, soprattutto se la casa editrice nella prima fase investe poco o niente in questa attività. Dunque, come venir fuori dalla massa degli scrittori sconosciuti, quelli che non arrivano neppure in libreria perché le librerie più famose (Feltrinelli, Mondadori, etc.) ordinano al distributore solo se sei già un personaggio famoso? E’ quasi impossibile. Bisogna armarsi di buona volontà, organizzare tante presentazioni nei contesti e luoghi più disparati, contattare blogger per avere recensioni o interviste. E a tal proposito, vi ringrazio per la disponibilità e per l’opportunità che mi avete concesso. Attraverso il vostro blog state svolgendo un’attività encomiabile di divulgazione della cultura, complimenti davvero!
   10)È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo? 
Perché è un romanzo condito di sentimenti, ricordi, sesso, affetto, tradimenti, figli illegittimi, calcio, droga, Scampia e Forcella, camorra, morte. Ma è anche un romanzo  di profonda fede nella Madonna del Carmine e di amore per la famiglia oltre ogni limite. E poi perché c’è la mia Napoli, città bella e dannata.