SETTE BLOG PER UN AUTORE: "FEDERICA STORACE"
Oggi per la rubrica Sette Blog per un Autore ospitiamo l'autrice Federica Storace e il protagonista del suo romanzo.
Sono “Il Figlio” in questo romanzo e… anche nella realtà perché l’autrice è davvero mia madre! Sono uno studente universitario di Medicina, mi piace viaggiare, vado pazzo per le moto e mi alleno costantemente in palestra. Nonostante i miei 21 anni sono sempre il “piccolo” di casa e ho un fratellone unico e speciale. Ho dei buoni amici (anche loro “raccontati” in “Bye Bye amore (mio)”). Mi piacciono l’arte, la letteratura, l’economia, la buona cucina e cucinare...
2) Cosa ne pensi della tua storia? Nei limiti dello spoiler, sei contento di quello che ti capita nel romanzo?
Nei limiti dello spoiler… posso dire che la fine del mio primo grande amore non mi ha reso per niente contento. La mia storia è stata un’esperienza che mi ha ferito ma mi ha permesso di riscoprire tutte le persone che avevo ed ho accanto, mi è servita per crescere, è stata l’occasione per parlare con mia madre più del solito e spiegarle il mio punto di vista su tante questioni …
Sì: viaggiare, visitare luoghi belli, apprezzare l’arte, la natura, il cibo…
4) Che personaggio sei? Un protagonista amato sin da subito o no?
Credo di essere un personaggio schietto, ironico, vero. Dagli altri personaggi del libro sono molto amato infatti fanno “squadra” per risollevarmi dalla me…lma in cui sono precipitato. Credo di essere amato anche dai lettori di “Bye Bye”.
Dato che l’autrice del libro è mia madre, sia nel romanzo che nella realtà, credo proprio di sì! Questioni di genetica! A parte gli scherzi: mia madre ed io abbiamo in comune diverse passioni come la voglia di girare il mondo e l’amore per la bellezza. Alcuni tratti dei nostri caratteri sono però diversi: io sono più razionale, lei è un’impulsiva. E poi io parlo meno!
6) Tre aggettivi che ti descrivono.
Che domanda difficile! Vediamo…: tenace, leale e …comunista.
7) Parlaci della città dove è ambientata la tua storia.
La città in cui viviamo è Genova e la storia è ambientata a Genova anche se l’autrice non si dilunga a descriverla perché punta attenzione e narrazione sulla vicenda. Io non vado pazzo della città in cui vivo. È bella ma non offre, come del resto l’Italia, sufficienti opportunità a noi giovani. Io andrò all’estero a lavorare. Il grande amante di Genova e della Liguria è, invece, mio fratello: mi diverto moltissimo a prenderlo in giro per il suo smisurato amor di patria!
8) Che rapporto hai con gli altri personaggi del romanzo? Ti va di presentarceli?
Escludendo l’ex-grande-amore, ho con tutti i personaggi del romanzo dei buoni rapporti. Oltre alle due voci narranti, io e mia madre, ci sono mio padre e mio fratello.
9) La tua storia avrà un seguito?
Se per “seguito” intendi un’altra batosta sentimentale, spero proprio di no! Se invece si parla delle mie e nostre vicende chissà…: mia madre è imprevedibile e le piace moltissimo scrivere…
10) Cosa pensano di te i lettori nelle loro recensioni?
Fanno il tifo per me, mi vogliono bene, mi stimano e mi trovano divertente. Ho letto recensioni davvero belle che mi hanno fatto piacere. Non immaginavo che una vicenda “ordinaria” come quella che ho vissuto io e che vivono numerosi miei coetanei, potesse suscitare tanto consenso e interesse.
11) C’è un messaggio all’interno del romanzo che, secondo te, il tuo autore vuole trasmettere ai lettori?
Certo e non solo uno, di più! Mia madre è una che abbonda!Ha voluto raccontare ai lettori come, da un’esperienza negativa, si possa rinascere, quanto è importante il rapporto tra figli e genitori, tra generazioni diverse che, spesso, non si comprendono. Ha voluto sottolineare l’importanza delle relazioni, dell’amore e dell’amicizia, “raccontare” i giovani, non solo me, con tutti i loro pregi e le loro difficoltà, riproporre dei valori come la fedeltà, l’importanza del sacrificio e dell’impegno e tanto altro ancora.
12) Tre buoni motivi per leggere la tua storia.
Perché è real.
Perché è divertente.Perché affronta temi importanti con leggerezza e ironia ma senza sminuirne la serietà.