REVIEW PARTY: "RE ARTÙ E I CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA" di Paolo Gulisano


Dante Wolf partecipa al nostro Review organizzato per l'uscita del saggio di Paolo Gulisano Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda edito Newton Compton Edizioni che ringraziamo per la copia digitale omaggio.



A CURA DI
Re Artù e I Cavalieri della Tavola Rotonda è un saggio edito dalla Newton Compton Editori il 29 Novembre 2024 e facente parte della collana “I volti della storia”. L’autore è Paolo Gulisano, saggista italiano di Milano, classe 1959. Oltre ad aver collaborato con diversi quotidiani e riviste italiane tiene, dal 2000 sull’emittente radiofonica cattolica Radio Mater la rubrica “Testimoni di Fede”. Inoltre ha fondato ed è vicepresidente della Società Chestertoniana italiana ed è sempre presidente e fondatore dell’ARS di Lecco, associazione di studi e rievocazioni storiche.

La Britannia, una terra magica, ricca di storia e leggenda. Proprio come Roma, la sua stirpe è di origine troiana. Terra di druidi ed eroi divini, diventa provincia romana dopo l’ultima eroica resistenza di Budicca, regina degli Iceni. Quando poi agli inizi del V secolo le legioni di Roma i ritirarono, l’isola conobbe un periodo buio, dominato dall’anarchia, malattia e carestia con le popolazioni del Nord, Angli e Sassoni, che facevano le loro incursioni mettendola a ferro e fuoco. Si dice che però i britanni riuscirono a resistere grazie ad un’eroica resistenza proveniente dalle foreste del Galles. È qui che fece la sua comparsa il mito di Re Artù con la sua spada Excalibur e la sua corte di Camelot, formata dal Mago Merlino e i Cavalieri della Tavola Rotonda.

“Un sovrano, la sua spada, una saga indimenticabile … lealtà e amicizia, amori e tradimenti, gesta eroiche indimenticabili: il romanzo cavalleresco per eccellenza”, questo è ciò che si pensa di quest’opera. È un saggio sì, ma allo stesso tempo narra i vari eventi che si susseguono in maniera molto romanzata per far rivivere al lettore la saga immortale in maniera molto semplificata. Per capire il mito i Camelot, bisogna capire prima il contesto storico geografico, ovvero la Britannia pre e post romana. Siamo catapultati in un mondo ne antico e ne medievale ma semplicemente un periodo di passaggio che rincarna un po' il sistema culturale e politico che sarà tipico del medioevo ma che eredità anche qualche rimasuglio dell’età di Roma. 

Partendo dal mito della fondazione, l’autore si sofferma sui principali autori che per primi hanno dato vita alla leggenda per spiegare la lunga ed eroica resitenza gallese contro i sassoni e soprattutto per rievocare i vecchi valori cavallereschi, parliamo di Goffredo di Monmouth prima e Sir Thomas Malory dopo, il primo autore de “Historia Regum Britannea” e “Vita Merlini”, il secondo autore de “La Morte di Artù”, quest’ultima ancora oggi considerata l’opera più completa sul mito di Artù e Camelot. 

Il saggio riassume per filo e per segno ogni singolo episodio a partire dalla comparsa di Merlino, l’avvento di Uther Pendragon, l’incoronazione i Artù a re di Britannia, le prime battaglie, la fondazione di Camelot, la ricerca del Santo Graal e il suo significato, fino allo scontro finale conto il figlio Mordred e la scomparsa del re quasi avvolta nella magia. E non mancano gli episodi secondari ma molto importanti tra cui la storia di Galvano, Lancillotto e il suo amore per Ginevra moglie di Artù, Parsifal e l’amore tra Tristano e Isotta. Insomma una vera e propria enciclopedia di uno dei miti più importanti e conosciuti al mondo che ha ispirato il fantasy moderno, sia in letteratura sia al cinema.