RECENSIONE: LANCILLOTTO E I SUOI COMPAGNI D'ARMI di Howard Pyle (Autore), Francesca Bellacicco (Traduttore)

 

Arya ha letto Lancillotto e i suoi compagni d'armi scritto da Howard Pyle edito Fanucci editore.


Questo libro prosegue la storia di sir Lancillotto e delle memorabili imprese che compì. Del suo incontro con lady Elaine la Bella e del torneo di Astolat. Della sua fuga da Camelot in preda alla follia, e di come molti cavalieri cercarono sir Lancillotto dopo che impazzì. Segue poi un resoconto di ciò che accadde a sir Galvano, quando anche lui, insieme a sir Bors di Ganis, andò alla ricerca di sir Lancillotto. Perché i due campioni, lasciata la corte di re Artù, viaggiando insieme come compagni d’armi, vissero delle avventure che questo libro racconta con attenzione ai particolari e uno stile ricercato ma scorrevole. Continua il ciclo dedicato a re Artù e ai cavalieri della Tavola Rotonda, con questo terzo volume del grande scrittore inglese Howard Pyle.

Ringraziamo la casa editrice per la copia cartacea omaggio


Rieccomi amici lettori a condividere con voi le mie riflessioni sul terzo volume della serie 
dedicata a Re Artù, opera dell'autore Howard Pyle.
In Lancillotto e i suoi compagni d'armi, l'autore ci racconta le imprese del cavaliere per eccellenza dalla sua nascita al cavalierato passando per il suo amore per Eloise la bella, il periodo della sua follia e alla nascita del figlio Galahad.

In questo volume la regina Ginevra giocherà un ruolo fondamentale per la crescita interiore di Lancillotto che si vedrà costretto ad abbandonare la corte di Re Artù per poi farvi ritorno successivamente.
Nonostante l'autore ci tenga a sottolineare il comportamento impeccabile di Ginevra con Lancillotto e a puntare il dito contro le malelingue, devo dire che in questo volume ho trovato la regina una donna viziata, capricciosa e vuota d'animo. Una regina che crede di avere il monopolio su un cavaliere solo perché quest'ultimo le ha giurato fedeltà. 
Ma dico! Ha giurato di proteggerti, non di compiacerti e di non potersi legare a un'altra donna!
Mi dispiace ma Ginevra è sempre stata un personaggio che non mi è mai piaciuto e non ho mai capito Re Artù cosa abbia trovato di buono in questa donna... scusate le mie considerazioni personali ma doveva condividerle con voi anche per sapere la vostra (vi aspetto nei commenti).

Come per gli altri due volumi, anche qui l'autore utilizza una scrittura elegante e ricercata, a volte è ripetitivo nelle spiegazioni e quelle parti, secondo il mio modesto parere, avrebbero dovuto essere tagliate per quanto piatte e monotone.

Ciò nonostante trovo sempre molto interessanti le riflessioni dell'autore alla fine di quasi ogni capitolo e i piccoli riassunti per paragrafo che permettono al lettore di non perdersi durante l'avventura.

Consiglio il libro agli amanti del ciclo arturiano.

A CURA DI
VOTO