INTERVISTA ALL'AUTORE: "MARICA MODAFFARI"


Oggi ospitiamo Marica Modaffari che ci racconta qualcosa di lei attraverso la nostra intervista.


1) Chi è MARICA MODAFFARI?
Sono una editor e correttrice di bozze, faccio bookcoaching a tutti quegli autori che hanno bisogno di aiuto nel portare a termine le storie, oppure scrivo per gli altri: sono una ghostwriter. Nella vita amo studiare e approfondire le mie passioni che ruotano (guarda caso) tutte attorno al mondo dei libri e dell’editoria. Ma, prima di tutto questo sono una lettrice, da sempre. E, per il resto scrivo: sempre, troppo.

2) Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
Ho iniziato a leggere da piccolissima: cinque anni e già leggevo la Divina Commedia (un po’ inquietante, lo so). Ricordo che amici come Pippi Calzelunghe, Gian Burrasca e “Strega come me” di Giusy Quarenghi mi tenevano sempre compagnia.

Il mio amore per la scrittura invece è iniziato alle elementari: poesie e temi erano la cosa che amavo di più. Non capivo perché la maestra mandava puntualmente a chiamare mia madre… alla fine ho scoperto che non era una cosa brutta: voleva capire se ero davvero io a svolgere i compiti. Mettendomi alla prova in classe ha poi capito che ero secchiona di mio e avevo la scrittura cucita addosso.

3) Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Dipende molto dal mio stato d’animo. Quando tutti i pianeti si allineano in modo favorevole posso scrivere anche per quattro ore.

4) Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto o ascolti della musica?
Musica!

5) I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Direi di sì, anche se non mi è mai capitato di condividerle.

6) Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Domanda trabocchetto eh? Posso solo dire uno dei miei preferiti: “Promessi Vampiri” di Beth Fantaskey. L’ho amato da piccola ed è un amore che non passerà. Un autore che apprezzo invece è Alessandro Baricco. Gli ho venduto l’anima quando ho letto “Oceano Mare”. La mia lettura abbraccia tutti i generi, per cui apprezzo tantissimo sia Dante, Victor Hugo, Pablo Neruda, Paulo Coelho che Ali McNamara, Khalil Gibran e Tolkien. Insomma, tanta roba e la domanda è impossibile, lo sapete, vero?

7) Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
No, non cambierei nulla, a dire il vero. La storia è frutto di molti anni di aggiustamenti e revisioni. È andata così: la amo e la accetto con pregi e difetti.

8) Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Direi di sì: la ciocca verde mare di Maya (una dei protagonisti) è un tributo a quella realmente fatta tempo fa dalla mia migliore amica; per il resto ho preso ispirazione dal carattere e dai modi di fare di molte persone che ho attorno a me e persino dal geco che vive sotto casa mia.

9) Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Vi dicono che “è impossibile”? Vi dicono che “tanto ormai scrive chiunque”? Vi dicono “tanto non ti arricchisci”? Non prestate ascolto a quelli che io chiamo gli “ammazza sogni”. Sì, è difficile e no, nessuno si arricchisce. Sì, è lungo il cammino per trovare un editore che sia realmente tale e che investa su di voi. No, non si può evitare di sbagliare e sì, scrivono in molti in Italia. Tuttavia, perché rinunciare? Non mi pare ci siano motivi realmente validi se la scrittura fa parte di voi. C’è posto per tutti coloro che hanno voglia di offrire ai lettori un buon prodotto curato e storie accattivanti, parola di editor!

10)È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo?
Credo che “Effetto Domino” sia il libro che fa per tutti coloro che hanno una voglia matta di credere che nella vita ricominciare e essere felici sia sempre possibile, quali che siano i disastri personali del momento. L’ho concepito dopo un periodo per me tremendo: uno di quegli “effetto domino” in cui tutto ci crolla attorno. Lì ho scoperto che non c’è solo il vuoto in momenti simili: c’è tanto spazio nuovo per costruire di nuovo e, soprattutto, meglio. Il mio romanzo è fatto per chi vuole credere ancora nelle curiose e meravigliose opportunità che la vita ci regala dopo i nostri crolli grandi e piccoli, per chi ha voglia di un sogno maldestro, di una risata, di uno shock, per chi si ostina a credere nella forma un po’ matta dell’amore. Per chi ama il mare e il caffè, ma anche le brioches.