RECENSIONE: "NON GUARDARE INDIETRO" di Jessica Barry


Nuova lettura per la Dott.ssa Biotech: Non guardare indietro di Jessica Barry edito Mondadori.


Mezzanotte. Cait Monaghan e Rebecca McRae si trovano in macchina su una strada desolata che attraversa il deserto del Nuovo Messico. Non si sono mai incontrate prima. Il lavoro di Cait consiste nel portare al sicuro donne in fuga senza mai fare domande. Come la maggior parte di loro, Rebecca sta cercando di scappare da qualcosa. C'è una ragione per cui Cait sceglie di aiutare delle sconosciute: anche lei ha un passato e sa cosa vuol dire essere inseguite. Entrambe hanno segreti da proteggere e le vite di entrambe sono in pericolo. Quando un camion arriva ad alta velocità alle loro spalle, in un primo momento le due donne pensano si tratti di qualche autista arrabbiato, ma capiscono in fretta che chiunque sia alla guida sta dando loro la caccia. Mentre aumentano i chilometri che si lasciano alle spalle e i pericoli che devono affrontare, il passato tenuto così faticosamente nascosto torna a perseguitarle. Qualcuno vuole morta una di loro, ma quale delle due? E quel qualcuno, considerata la vita che ciascuna di loro ha condotto, potrebbe essere chiunque. Se Cait e Rebecca vogliono sopravvivere, devono imparare a fidarsi l'una dell'altra e di se stesse. Ma la fiducia ha un costo, ed entrambe hanno già pagato un prezzo molto alto.


copia acquistata dal recensore


È notte nel Nuovo Messico, e sulle strade solitarie e silenziose viaggia un’auto, diretta ad Albuquerque, con a bordo due donne che non si conoscono: Cait e Rebecca.

Cait guida l’auto, è una specie di autista, che si è messa a disposizione per trasportare le donne che sono in fuga da qualcosa, o qualcuno, senza chiedere nulla. Questa scelta che Cait ha fatto è nata da alcuni episodi che le sono successi in passato, quando era stata lei a dover fuggire.

Il loro dovrebbe essere un viaggio tranquillo, ma ad un certo punto appaiono due fari dietro di loro: un camion, che inizia un vero e proprio inseguimento. A quanto pare in quel camion c’è qualcuno che ce l’ha con loro, o, almeno, con una di loro. Inizia così una lotta per la sopravvivenza, e Cait e Rebecca dovranno fidarsi l’una dell’altra per potersi salvare.

Non guardare indietro è un thriller adrenalinico che mi ha subito ricordato la trama di una saga di film dei primi anni duemila, “Radio killer”, in cui c’era, appunto, un gruppetto di ragazzi presi di mira da un camionista. Da amante del genere, appena ho letto la trama di questo thriller non ho saputo resistere e l’ho subito preso, terminandolo in pochi giorni.

La storia si sviluppa bene, con salti temporali tra il presente, mentre siamo in auto con Cait e Rebecca, e il passato, dove possiamo conoscere gli eventi che hanno poi trovato l’epilogo nelle scelte delle due protagoniste. Nei capitoli narrati al presente nel titolo c’è una sorta di conto alla rovescia, in cui vengono indicati i chilometri che mancano per arrivare alla meta, e questo rende più ansiosa l’attesa.

Lo stile di scrittura è semplice e scorrevole, e ad ogni capitolo narrato al passato viene svelato un dettaglio in più, così da rendere il lettore curioso e impaziente di arrivare alla fine per conoscere tutto sulle due protagoniste, e lo stesso vale per i capitoli narrati al presente in cui pian piano si scopre chi si nasconde alla guida del camion, e soprattutto, perché.

Unico neo: la fine troppo frettolosa. Mentre per quanto riguarda Cait la faccenda sembra essersi risolta, per Rebecca no. Infatti il libro termina con la situazione in sospeso, come se ci si aspettasse un seguito, non essendo la storia conclusa al cento per cento.

Nonostante il finale, è una lettura sicuramente piacevole, ricca di adrenalina, e che vi consiglio vivamente se anche voi avete amato “Radio killer”!

A CURA DI

VOTO