RECENSIONE: "INVIDIA" di Jennifer Miller
Oggi siamo qui a raccontarvi qualcosa sulla nostra ultima lettura: "Invidia" di Jennifer Miller edito Hope Edizioni.
Alcune persone si fanno
un tatuaggio, un’opera d’arte che valorizza o rivela qualcosa di loro, qualcosa
che amano. Altre persone, come me, sono invece marchiate da qualcosa: azioni o
parole. “Nessuno ti amerà mai, Rowan, non vali niente!” Sono state queste le
parole che hanno creato la macchia, la cicatrice, il marchio sulla mia anima.
Mi furono sussurrate dalla donna che, più di tutti, avrebbe dovuto amarmi. Ma
nel momento più buio della mia vita, nel quale mi sono ritrovata sola e
abbandonata, un uomo mi ha dimostrato che lei si sbagliava. Quando avevo
disperatamente bisogno di qualcuno, il lottatore di MMA, Jackson Stone, è
entrato di prepotenza nella mia vita. Non era lui la persona che avrebbe dovuto
essere lì, ma era esattamente la persona di cui avevo bisogno. Credeva che solo
gli sciocchi vivessero nel passato e mi ha mostrato come una vera relazione sia
piena di sogni, di fede, di fiducia e di passione. Mi ha insegnato che vale la
pena lottare per l’amore, anche quando è inaspettato e va oltre la collisione
fra cuori e anime. Mi ha dimostrato che l’uomo “sbagliato”, al momento giusto,
può guarire tutto.
La famiglia è quella che noi costruiamo, quello che vogliamo. Ne
ho abbastanza di vivere con l’invidia di mia madre per quello che non aveva, perché
la verità è che non lo voleva.
Come vi sentireste
se vostra madre, colei che vi ha messo al mondo e che dovrebbe amarvi in modo
incondizionato, non facesse altro che denigrarvi e maledirvi affermando che
nessuno vi amerà mai nella vostra vita? È quello che la nostra protagonista
Rowan affronta durante il periodo adolescenziale giorno dopo giorno. Lei e il
fratello gemello Tyson sono costretti a sopportare le angherie di una genitrice
alcolizzata ma decidono, una volta compiuta la maggiore età, di lasciare la
loro casa e di trasferirsi insieme il più lontano possibile dalla madre.
È in questa
nuova realtà che incontriamo Rowan, ormai donna. Suo fratello è in carcere per
una rissa e deve scontare ancora dei mesi di galera. Lei è incinta e si sono
appena rotte le acque. Insieme al suo compagno Jason corrono (più o meno) in
ospedale ed è in quel momento che resterà sola per tre ore in sala d’attesa ad
aspettare il compagno che non tornerà da lei, ma è lì che il destino metterà
sulla sua strada Jackson Stone, un combattente di MMA (arti marziali miste) e
forse anche lei potrà avere il suo lieto fine.
Uno sport romance
questo di Jennifer Miller, il primo di una serie, che tocca diversi temi
importanti quali l’abbandono, la depressione, il sentirsi sempre inadeguati e
impossibilitati ad amare ed essere amati.
Tutto questo lo
troviamo in Rowan che, commiserandosi in ogni momento, potrebbe quasi
disturbare il lettore che vorrebbe darle una scrollata e dirle: “Ragazzina,
datti una mossa!”. E poi c’è Jax. Avete presente l’angelo custode? Ecco,
forse il paragone è azzardato, ma ci siamo vicini. Jax è un personaggio forte
ma al contempo fragile, è dolce e protettivo con Lily nonostante non sia
sua figlia e dimostra di essere più genitore di quello biologico.
Un romanzo che mette al centro l'amicizia e l'amore per la famiglia; una famiglia che non sempre è quella che lega i parenti da un rapporto di sangue... anzi!
Gli amici di Jax, tutti combattenti machi e muscolosi, che di fronte a una neonata s'inteneriscono mostrando il loro lato dolce e sensibile.
La vicina di casa
di Rowan che si prende cura della bambina quando lei ha bisogno di staccare la
spina.
Questa è il vero
senso della famiglia.
Concludendo la mia recensione, consiglio il romanzo a tutti gli amanti del genere Sport Romance e a tutti quelli che credono che il destino, a volte, ci mette lo zampino.
VOTO
A Cura di