VI SEGNALA NADIA #296: "LA VITA DI NOI DUE" di Marcella Ricci
Nuova segnalazione sul blog.
Vi presentiamo il romanzo di Marcella Ricci "La vita di noi due".
A voi tutte le informazioni utili.
Francesco ha trentotto anni ed è un pilota Alitalia
di voli di linea a lungo raggio; ama il suo lavoro, che è anche la sua grande
passione, ma questa vita fatta di spostamenti in giro per il mondo gli è
costata un doloroso divorzio. Non crede più nell’amore e anche con Elisa, una
hostess bellissima, la relazione non funziona. In lui non scatta il sentimento,
solo il desiderio. Dopo aver interrotto il legame con Elisa, durante una lunga
vacanza natalizia alle Maldive con il cugino Mirko, incontrerà Aurora,
un’affascinante biologa marina che lo farà capitolare, anche se le avversità si
faranno presto presenti: Francesco deve tornare al lavoro, in Italia, dopo la
vacanza. Inoltre alcuni episodi poco chiari sull’isola costringono lui, Aurora
e Mirko a fronteggiare un potente personaggio che traffica in droga e
prostituzione, e questo li porta a rischiare la vita mentre si sta scatenando
il terribile tsunami del 2004.
Nata
nel 1966 a Milano, dove vive e lavora, laureata in Biologia, si è occupata da
sempre di educazione ambientale e divulgazione naturalistica in giro per il
mondo e in Italia.
Appassionata
di animali, natura, scienza e astronomia, nonché di viaggi, lettura e vela, Una
delle passioni più grandi è la scrittura, con romanzi che spaziano su vari
generi. Attualmente gestisce un’attività di divulgazione naturalistica rivolta
a hotel e resort nel mondo e in Italia, e insegna Biologia e Chimica alle
scuole superiori.
Remarono piano verso la laguna, dirigendosi verso la
spiaggia nord dove sostava l’idrovolante di Robert, per poi superarla e
approdare a una delle isolette deserte attorno a Lunubo. Durante la breve
navigazione, mentre dal bar provenivano le luci e la musica, attorno alla canoa
c’era come un silenzio irreale e i remi, toccando il mare, producevano scie
luminose di plancton sull’acqua immobile della laguna. Francesco era
affascinato da quello spettacolo, anche se gli era già capitato di andare in
barca di notte, ma mai su una canoa.
«È bellissimo, sembra di navigare sulle stelle»
osservò, guardando l’acqua luminosa.
Smise di remare e si voltò verso di lui. «È per questo
che ti ho portato qui» sorrise, mentre le luci del villaggio giocavano sulla
sua pelle nuda.
Francesco alzò il viso verso di lei e ricambiò il
sorriso. «È come volare di notte, con le stelle che sembrano più vicine…»
«Vedi che non siamo tanto diversi, uomo del cielo?» mormorò. «Mare e cielo
si assomigliano, questa notte…»