INTERVISTA AL PERSONAGGIO #30: "AMANDA WILES" - Alessandra Tronnolone
Eccoci con una nuova Intervista al Personaggio.
Oggi ospitiamo Amanda Wiles, protagonista del romanzo di Alessandra Tronnolone "Non allontanarmi".
Chi è’ Amanda Wiles?
Sono una detective della polizia di Miami, sezione
omicidi. Ho trentacinque anni e sono mamma di una meravigliosa bambina di otto
anni, Alyssa. Riguardo la mia situazione sentimentale, preferisco non dire
troppo. Mio marito David è scomparso dopo una missione segreta come agente
speciale.
Cosa ne pensi della tua storia? Nei limiti dello spoiler,
sei contento di quello che ti capita nel romanzo?
La mia è una storia forte e a tratti complicata, ma devo
dire che sì, alla fine tutto va come dovrebbe andare. O forse no.
Hai degli hobby di cui il tuo autore parla nel libro?
Il mio lavoro occupa gran parte delle mie giornate, ma
cerco sempre di essere presente per mia figlia. Ora ci sono solo io per lei.
Quindi non mi rimane molto tempo per i miei hobby. Un tempo adoravo correre in
spiaggia a Miami Beach, poco prima del tramonto.
Che personaggio sei? Un protagonista amato sin da subito
o no?
Credo di essere una donna forte, eppure piena di
contraddizioni e debolezze, ma non mi sono mai posta il problema di essere amata
o no dagli altri. Ho fatto scelte controcorrente e anche azioni di cui non vado
fiera. Probabilmente il giudizio su di me è controverso, spero col tempo di far
capire, e comprendere io stessa, il perché delle mie scelte.
Pensi che qualche lato del tuo carattere possa
appartenere al tuo autore?
Sì, ci sono tratti caratteriali molto simili tra noi. In
particolar modo il suo essere mamma, l’amore per sua figlia, e anche in parte
il lato istintivo e passionale. Quella capacità di cercare del buono in ognuno.
Tre aggettivi che ti descrivono.
Tenace, orgogliosa, eppure fragile.
Parlaci della città dove è ambientata la tua storia.
Miami, Florida. Miami è la città delle occasioni e delle
opportunità. Adoro l’oceano e la spiaggia. Il clima è caldo, è una città vivace
e colorata.
Che rapporto hai con gli altri personaggi del romanzo? Ti
va di presentarceli?
Posso parlarvi di alcuni di loro, ma di alcuni non potrò
parlare, perché verranno scoperti con lo svolgersi dell’indagine. Oltre mia
figlia Alyssa e mio marito David, ci sono:
Il detective Erik Portes è in mio compagno di squadra,
insieme indagheremo sul nuovo caso di omicidio. Tra noi c’è stato qualcosa d’
importante, ma ora ci siamo allontanati e non so neanche bene perché.
Il Capo Richard Stern è il nostro Comandante. Abbiamo un
rapporto molto stretto, e tra noi c’è molto affetto e tanta stima. Mi conosce
da quando ero piccola, poiché aveva lavorato nella polizia texana con mio
nonno.
Mio fratello Matt. Anche lui lavora nella polizia di
Miami, sezione antidroga, però. Ha qualche anno in meno di me e dopo la
scomparsa di mio marito David, mi aiuta con mia figlia, Alyssa. È molto istintivo, ma ci
vuole bene e lo dimostra a modo suo.
Per gli altri personaggi dovrete leggere il libro!
La tua storia avrà un seguito?
Sì, presto tornerò con una nuova indagine. Persino più
complicata di questa. Verrò travolta da una tempesta emotiva ad alta intensità,
mi vedrete vacillare e soffrire, purtroppo.
Se potessi cambiare il lavoro che il tuo autore ti ha
affibbiato nel romanzo, cosa ti piacerebbe fare?
Sono nata per fare la detective, nella mia vita non ho
mai avuto l’occasione di pensare a un altro lavoro. Ad ogni modo vorrei
continuare ad aiutare gli altri, a fare giustizia.
Cosa pensano di te
i lettori nelle loro recensioni?
Dicono che sono una donna forte, che le ha passate tante
ma ha sempre rialzato la testa. Da un lato è vero, ma non sono così
infallibile. Ho mille sfaccettature, dubbi e fragilità.
Se potessi entrare nel romanzo di un altro autore, in
quale ti piacerebbe finire e perché?
In nessun altro, in realtà. Non per presunzione, ma
perché questa è la mia vita, è la mia storia.
C’è un messaggio all’interno del romanzo che secondo te
il tuo autore vuole trasmettere ai lettori?
Il messaggio della mia storia è che spesso accadono cose
tremende, negative, che possono portarci alla disperazione più totale, ma
dobbiamo sempre rialzarci. Persino contro una violenza, persino contro la
perdita di un grande amore. Possiamo sbagliare, commettere azioni e pentircene,
possiamo cadere nel baratro, l’importante è cercare sempre di risalire.
Tre buoni motivi per leggere la tua storia.
Suspense e colpi di scena: se vi piacciono le storie che
vi tengono incollati, che vi fanno sussultare sulla sedia, senza perdere
l’attenzione fino alla fine.
Passione: se vi piacciono le storie d’amore piene di eros
e passione, tormentate e tutt’altro che semplici e scontate.
Azione: se vi piacciono le indagini poliziesche
tutt’altro che convenzionali.
Rivolgiti direttamente ai lettori e cerca di catturare la
loro attenzione affinché acquistino il romanzo del tuo autore.
Che dire? Spero che la mia storia vi abbia incuriosito.
Non vi troverete in un’indagine dal finale scontato, sarà un susseguirsi di azione,
suspense e colpi di scena, ma non mancherà l’eros, la passione. E l’amore. Alla
base di tutto ci sarà l’amore a tirare le fila. Non giudicate le singole
azioni, ogni cosa viene da un vissuto, giusta o sbagliata che sia.
Vi ringrazio per essere arrivati alla fine di questa
intervista.
Ringraziamo Amanda Wiles per aver partecipato alla nostra intervista e Alessandra Tronnolone che si è prestata al nostro gioco :)