RECENSIONE: "LA SOLITUDINE DI ASTERIONE" di Danilo Parente
Buongiorno Amici Lupetti e buon venerdì.
Oggi la nostra Iris&Periplo ci racconta le sue impressioni sul romanzo di Danilo Parente "La solituidne di Asterione" edito Santelli Editore.
A voi la trama e la sua opinione.
John è un uomo come tanti altri, o per lo meno così è sempre stato per
gran parte della sua vita. Un buon lavoro in cui riesce bene, un
bell'aspetto che gli permette di avere donne nuove quando vuole, un
rapporto conflittuale con il padre ma un ottimo ricordo della madre
ormai morta e una sorella particolare, un amico fidato e un cane devoto.
Il prototipo dell'uomo che alla mezza età decide di rimanere single per
godersi il bello della vita. A un certo punto, però, qualcosa scatta
nella testa di John. I primi insuccessi sessuali coincidono con la
perdita del lavoro, una scomparsa inaspettata e un evento imprevedibile.
Questi avvenimenti cambiano irrimediabilmente la vita dell'uomo...
Questo è il nuovo romanzo di Danilo Parente, già autore di una raccolta di poesie sui miti Greci.
Una storia davvero interessante, un libro abbastanza lungo ma in questo
modo l’autore riesce a farti conoscere i personaggi molto bene e magari anche
ad immedesimarti nelle loro vicende, soprattutto in quelle del vero
protagonista, John Asterione.
Potrei dire che non è proprio il solito romanzo e non aspettatevi il finale
con il Vissero tutti felici e contenti.
Questo è lo scorcio di una vita comune, con tutte le
difficoltà, lo sconforto e la stanchezza che la vita può portarti.
L’ho trovato così vero e disarmante, c’è quel qualcosa che non ti aspetti e
che ti porta a leggerlo tutto d’un fiato.
Niente male davvero!
Niente male davvero!