INTERVISTA ALL'AUTORE #7 - MARTA ARVATI


Rieccoci Amici Lettori con la nostra rubrica che intervista gli Autori nostrani.
Ospite di oggi è l'autrice Marta Arvati che si racconta attraverso la nostra intervista.
Buona Lettura!!!
 
1)Chi è Marta? Raccontaci qualcosa su di te
Ho 41 anni, vivo a Verona e lavoro come impiegata in uno studio notarile. Le mie passioni sono scrivere, disegnare e ascoltare musica. Alcune mie poesie sono state inserite in una raccolta di autori contemporanei della casa editrice Pagine e ho pubblicato quattro romanzi con la Collana Floreale (PubMe): tre contemporary romance, "L'inverno nei suoi occhi", "La lunga strada di Sara", "Chiave di violino", e un paranormal romance, "E il Diavolo si innamorò".
Amo l'arte giapponese degli anime e manga e da tre anni a questa parte sto studiando appunto giapponese. Tra le mie letture, il libro che più ho amato è "Il profeta" di Khalil Gibran
2)Come è nata la tua passione per la lettura? E quella per la scrittura?
La passione per la scrittura ce l'ho fin da ragazzina, e ammetto che è nata prima di quella per la lettura. Il mio desiderio era di poter fermare su carta i miei sogni, le mie fantasie, per non scordarli. E poi, essendo io di indole piuttosto timida, ho trovato nella scrittura uno strumento adatto a me per esprimermi. In  principio preferivo leggere poesie, poi, per merito di insegnanti capaci che hanno consolidato il mio amore per la parola, ho iniziato a leggere anche romanzi, soprattutto classici.
3)Quanto tempo dedichi alla scrittura durante il giorno?
Meno di quello che vorrei, purtroppo. Il lavoro non mi lascia molto tempo libero, riesco a scrivere sfruttando la pausa pranzo e la sera, se non sono troppo stanca.
4)Quando scrivi solitamente preferisci il silenzio assoluto o ascolti della musica?
La musica spesso mi è di ispirazione, ma per scrivere, e soprattutto per rileggere, ho bisogno di silenzio. E se questo non è possibile, ho imparato ad estraniarmi da quello che ho intorno e a concentrarmi sulla scrittura.
5)I tuoi romanzi hanno delle colonne sonore?
Sì, tutti. La colonna sonora de «L'inverno nei suoi occhi» è «Miami» di Nek, perché questo brano mi ha ispirato il personaggio della protagonista. La canzona associata a «La lunga strada di Sara» invece è «Sally» di Vasco Rossi, perché la protagonista del brano per certi versi somiglia alla protagonista del mio libro. «Chiave di violino» ha come colonna sonora «Il mio pensiero» di Luciano Ligabue, perché il testo secondo me rispecchia bene i pensieri del protagonista del romanzo. Per l'ultimo libro uscito, «E il Diavolo si innamorò», la canzone a cui ho pensato subito è «Live to tell» di Madonna, brano bellissimo, da ascoltare!
6)Qual è il tuo autore e il tuo libro preferito?
Il mio libro preferito è "Il profeta" di Khalil Gibran, ma ho amato anche "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen
7)Se potessi cambiare qualcosa della storia ormai pubblicata, lo faresti? Se sì, perché? (Raccontacelo nei limiti dello spoiler)
Dei romanzi che ho pubblicato finora, probabilmente ritoccherei «La lunga strada di Sara», seguendo dei consigli che mi sono stati dati, come aggiungere dei dialoghi e limitare le parti descrittive.
8)Ti sei ispirato a qualcuno per la descrizione fisica/caratteriale del tuo/dei tuoi personaggio/i?
Spesso i miei personaggi traggono spunto da persone reali, che possono essere amici, familiari, personaggi famosi. Per qualcuno mi sono ispirata anche a me stessa, come ad esempio è stato per Sara de «La lunga strada di Sara».
9)Che consiglio daresti a chi vorrebbe pubblicare il suo primo libro?
Consiglierei di fare molta attenzione e non accettare mai contratti che chiedono contributi in denaro da parte dell'autore, di non abbattersi se i risultati non arrivano subito, di curare il proprio lavoro sotto tutti i punti di vista, perché si deve avere rispetto di se stessi e della propria passione come delle persone alle quali si propone il proprio scritto.
10)È il momento dello “Spot Time”. Perché i lettori dovrebbero acquistare questo romanzo? 
I miei romanzi sono degli spaccati di vita, che rappresentano appunto la vita sotto vari aspetti e da diversi punti di vista. Raccontano emozioni e situazioni che possono appartenere a chiunque, nella speranza che chi legge possa immedesimarsi o comunque emozionarsi. Per chi vuole in più un tocco soprannaturale, consiglio l'ultimo romanzo pubblicato, «E il Diavolo si innamorò», un paranormal romance dove il romanticismo si mescola alla sensualità, a un Eros raccontato alla mia maniera, con punte di ironia e umorismo talvolta amaro e delle note drammatiche.